Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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credo che lo  stesso  Pater non abbia mai inteso di far critica estetica, ma più
ma più tosto critica generale come la definisce lui  stesso  nel suo saggio su Botticelli.
portare avanti questo lavoro cerco di riprodurre me  stesso  comprimendomi.
di un articolo iniziato nell'annata precedente dello  stesso  annale prussiano.
dotarla finalmente di tale forza espansiva da riporla sullo  stesso  piano della trasfigurazione corporea, sicché i due oggetti
di nobiltà vitale tanto varia si elevano insieme allo  stesso  rango: al rango artistico di soggetto.
naturalmente tra le occupazioni degli uomini con quello  stesso  senso di meriggio ronzante che dà la caratteristica umana
colla nuova superbia di forme dà alle sue figure lo  stesso  calore umano, lo stesso alto ardore benigno che in Melozzo.
di forme dà alle sue figure lo stesso calore umano, lo  stesso  alto ardore benigno che in Melozzo. Eroico ed idillico ad
Murano nello  stesso  anno, ancora plein-air, e l'angelo che - come disse L.
visioni: la lineale e la plastica: si uniscon talora in uno  stesso  artista.
e le prelibate cotture dei «Copenaghen» mi annoiano. E lo  stesso  dico per tutti i servizi di Sèvres, porcellane biscotti
lo  stesso  discorso vale per gli «auguri» in rame di Dominguez, o per
Testa+casa+luce anche più che in Compenetrazione. Il titolo  stesso  ci svela che si tratta di addizione più che di sintesi.
è il simbolo della fine del mondo pagano ma al tempo  stesso  della “forza” della fede, mentre il sempreverde simboleggia
venendo dopo i cubisti, intendo animati inizialmente dallo  stesso  lirismo, i nuovi pittori si propongono di conservare la
ci ritroviamo spesso di fronte a mere ripetizioni dello  stesso  fenomeno storico.
la traccia compositiva, con la stessa precisione e lo  stesso  carattere di improvvisazione della pennellata o del
 stesso  Mantegna dipingerà una seconda volta il tema caricandolo di
la buca dove sarà confitta; sembra raggomitolato su se  stesso  e scava con le mani.
identità» 14. Può significare che è lo stesso, lo  stesso  come se stesso: lo stesso con se medesimo. Oppure si dice
significare che è lo stesso, lo stesso come se stesso: lo  stesso  con se medesimo. Oppure si dice che identico significa
la figura che ha gli attributi del condottiero e al tempo  stesso  dell’oratore, è in un atteggiamento di calmo e sicuro
permea il suo pensiero più vitalmente di quel che l'autore  stesso  non creda o mostri di credere.
volto la resa fisionomica è al tempo  stesso  precisa e generalizzata, quasi ad indicare che proprio
- la miglior molla per una rivolta contro codesto  stesso  sistema, tuttavia quello che non è chiaro (sempre nel
nel settore artistico) è cosa si possa opporre a questo  stesso  sistema, alle sue pompe, ai suoi fasti, e nefasti, e quanto
al versatilissimo Francesco di Giorgio. Lo Schubring  stesso  se n'era particolarmente occupato nel volume su la
opera che, sebbene guasta, reca ancora chiari i segni dello  stesso  artista; cioè la lunetta nella loggia degli Innocenti, col
è difficile dire che cosa il Nicodemi  stesso  concluda sull'Appiani, del quale pare seguire poco
creando i più begli affreschi del secolo, e Lanfranco  stesso  il quale non arrivò al suo eminente senso compositivo senza
che lo raggiunse forse mediatamente attraverso lo  stesso  Caracciolo.
fatto poi che Duchamp si sia risolto a curare egli  stesso  la replica esatta di alcuni suoi ready-made è un fatto
tecnica che gli turba il giudizio, nel caso di Rubens è lo  stesso  banale compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza
degli indirizzi del pensiero scientifico, etico, ecc. dello  stesso  periodo, che, invece, formano la base della filosofia
L'iscrizione riporta quel monumento all'VIII secolo, allo  stesso  tempo del ciborio di San Giorgio, eppure noi vediamo quella
nel Museo di Pavia, e del sarcofago di Teodota, opere dello  stesso  tempo.
con lo stile di un autore che si riproduce nello  stesso  soggetto anche perché se applicasse lo stesso concetto alla
nello stesso soggetto anche perché se applicasse lo  stesso  concetto alla figura rischierebbe di diventare
Bernini sia un classicista; e più tardi interpretando allo  stesso  modo anche più incredibilmente lo stesso Tiepolo. Ci si
interpretando allo stesso modo anche più incredibilmente lo  stesso  Tiepolo. Ci si frega gli occhi leggendo (p. 17) che «il
1916 conobbe, a Roma Tristan Tzara per cui nello  stesso  anno fu presente alla storica mostra dadaista di Zurigo;
rivista, si incontrò con Arp, Kandinskij, Chagall; nello  stesso  anno a Weimar consolidò la sua amicizia con l’ambiente
 stesso  clima di resa immediata, senza vagheggiamenti formali, sono
fondava la progettazione classica, fino al Bernini e allo  stesso  Borromini.
resto il concetto  stesso  di alienazione (con le sue varianti di Entfremdung,
di immagini contigue o sequenziali, che rappresentino lo  stesso  tema, sostituisce la didascalia e permette di neutralizzare
V a cavallo, conservato nel museo del Prado e dipinto dalla  stesso  Tiziano.
spalle, il volto avevano la possibilità di liberarsi. E lo  stesso  effetto provavano altri solisti come Frederic Rzewski,
forme di recente arte concettuale ma che rischiano al tempo  stesso  di venir sommersi da un’eccessiva anoggettualità.
infatti ha bisogno di sentire con impeto; ma deve, nello  stesso  tempo, rendersi conto di ciò che sente e del modo in cui
 stesso  modo è capitato con un’altra “scultura di architettura”, il
 stesso  fatto, del resto, giustifica, sin dall’inizio, la scarsità