Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: sono

Numero di risultati: 79 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

L'Europa delle capitali

257498
Argan, Giulio 50 occorrenze

di certe leggi di verosimiglianza e necessità. Queste, nel dramma, non sono leggi logiche, di rapporto di causa ed effetto: se così fosse e se, dato

critica d'arte

” del Borromini o del Guarini: sono soltanto due modi o processi diversi dell'immaginare.

critica d'arte

Pagina 100

pittura del Reni è quasi un repertorio di tipi di sentimento: i vari David sono la baldanza giovanile, i santi in preghiera la devozione, le Maddalena

critica d'arte

Pagina 102

’antitesi Caravaggio-Carracci, posta dai critici e specialmente dal Mancini e dal Bellori. Essi sono espliciti: il Caravaggio disprezza l’insegnamento

critica d'arte

Pagina 114

pochissimi artisti arrivano a superare il contrasto tra vita moderna e storia antica, e a inquadrare la loro opera in una storia “moderna”. Sono gli stessi che

critica d'arte

Pagina 119

Le facciate, come s'è già detto, non sono più la sezione di una prospettiva né la superficie terminale di un blocco plastico: come fatto visivo

critica d'arte

Pagina 125

proiettate e risolte su quello schermo plastico non sono tutte eguali, anzi sono variamente modulate mediante il gioco degli scorci prospettici, la parete

critica d'arte

Pagina 128

, diventa visione e rivelazione. L’artista deve fenomenizzare, visualizzare tutto: quindi la tecnica ha specie infinite. Sono infinite le tecniche

critica d'arte

Pagina 141

Tanto si bada al fare artistico, che i disegni cessano di essere, come nel passato, progetti dell'opera: sono fasi d'ispirazione, momenti che

critica d'arte

Pagina 142

inevitabile che si formino categorie di specialisti: ogni “genere” ha i suoi tecnici, spesso distinti secondo le specie secondarie. Vi sono paesisti

critica d'arte

Pagina 142

forma unica (la natura) e delle specie infinite, tante sono le forme quante le specie. Ma v'è una gerarchia, dal particolare all'universale: come

critica d'arte

Pagina 154

Il divario corrisponde a quello che Aristotele pone tra tragedia e commedia: le persone della tragedia sono figure storiche, il cui agire e patire

critica d'arte

Pagina 155

non sono concepite e condotte secondo il procedimento consueto dell'allegoria: non v'è trasposizione dall'immagine al concetto, ma una scelta di

critica d'arte

Pagina 156

dal fatto che quei fiori, grappoli e cibi non sono veri ma figurati; quindi si ammette che la mente umana può avere percezioni chiare e distinte e che

critica d'arte

Pagina 161

rispettivamente il valore essenziale e primario dello spazio oppure dell'oggetto. In pittura vi sono figure che fanno lo spazio, definendo coi gesti o col

critica d'arte

Pagina 162

Anche in architettura: vi sono edifici, come quelli del Bernini, che attuano in sé, nel movimento della pianta, nel contrapposto delle masse, nell

critica d'arte

Pagina 162

pubblico borghese. Gli oggetti sono quelli della comune esperienza: figure famigliari, ceste di frutta e mazzi di fiori, scene popolari che possiamo vedere

critica d'arte

Pagina 163

appartiene ormai allo stesso rango sociale dei suoi modelli, li tratta da pari a pari. Gli sono talmente famigliari che, per riconoscerli, non ha

critica d'arte

Pagina 166

. La natura è il mondo degli antichi, il loro spazio vitale: è grande, nobile, solenne come lo sono le rovine monumentali di Roma, ma com’esse

critica d'arte

Pagina 179

Non vi sono gerarchie, neppure tra cosa ed immagine della cosa: il cielo non è meno reale e concreto di un albero, di una roccia; non c'è uno spazio

critica d'arte

Pagina 180

in nome della storia si saccheggia e si uccide, se i fatti storici sono pieni di dolore e di morte, se i grandi protagonisti sono ipocriti che

critica d'arte

Pagina 190

gente abbrutita, ridotta allo stato di gregge, è un’ipotesi di classe: i villani che bevono, giocano, fanno all'amore nelle cucine rustiche sono

critica d'arte

Pagina 193

sono I tutte convincenti. Certo l'isolamento di un gruppo di oggetti da un contesto figurato ha più origini: può esservi l’intenzione di fare opere

critica d'arte

Pagina 196

opera, riconosce che l’imitazione è perfetta. è il solito scambio di verità e illusione: già nell’ambiente romano, al principio del secolo, vi sono

critica d'arte

Pagina 197

gli oggetti sono posti su una tavola, in una condizione di luce pressoché costante (il lumen naturale o di ragione, che diventa una condizione

critica d'arte

Pagina 201

estendersi quanto può estendersi l'esperienza. Ed è uno spazio che non si proroga all'infinito nell’immaginazione del possibile, poiché non vi sono idee che

critica d'arte

Pagina 202

, non vi sono valori che non presuppongano una percezione, e la percezione dell'artista è necessariamente più precisa ed attiva perché collegata al

critica d'arte

Pagina 202

nelle nature morte, specialmente olandesi, non è casuale: v'è, sia pure per minime allusioni, la stanza o l'ambiente; v'è la tavola; vi sono gli

critica d'arte

Pagina 203

Se non v’è un principio o un modello unico all'origine di tutti i fenomeni, anche le attività della mente sono differenziate. Il dominio delle verità

critica d'arte

Pagina 37

classico, la natura e la storia sono, al medesimo titolo, espressioni della provvidenza divina, così come l’idea e l’esperienza sono due modi non

critica d'arte

Pagina 40

La dimostrazione di una verità è uguale per tutti, i modi di comportamento sono molti e bisogna farli convergere a un solo fine. La Chiesa, ora, è

critica d'arte

Pagina 47

critica perché nell'arte italiana e francese vi sono almeno altrettanti esempi di arte "dì genere" quanti sono, nell’arte fiamminga e olandese, gli

critica d'arte

Pagina 50

incongrui rispetto allo spirito pratico della borghesia; non appariranno più tali quando si rifletta che quegli “eccessi” sono anche virtuosismi

critica d'arte

Pagina 51

della filosofia dell'esperienza. Le due grandi fonti del pensiero estetico sono la Poetica e la Rettorica di Aristotele, e le loro derivazioni latine.

critica d'arte

Pagina 52

La Rettorica non tratta alcuna materia specifica, è solo il modo di trovare, ordinare ed esporre “le cose che sono atte a persuadere in qualunque

critica d'arte

Pagina 55

accusa e l’altro difende. Al dimostrativo principalmente il presente, poiché tutti lodano o vituperano, secondo le cose che sono ora; nondimeno si

critica d'arte

Pagina 55

della bontà delle cose che si affermano ed a cui si vuole persuadere, della possibilità e dell'utilità della comunicazione umana. Gli artisti sono

critica d'arte

Pagina 56

instaurano almeno due nuovi tipi architettonici: la strada e la piazza. Anche qui, i modelli sono romani: la lunga via delle Quattro Fontane, disegnata

critica d'arte

Pagina 61

persuadere. Sono già paesi socialmente ed economicamente arretrati, in cui l’autorità fa leva sul fanatismo religioso per ostacolare un progresso

critica d'arte

Pagina 75

sostituisce l'immaginativa “sociale”. Mansart, Le Vau, Perrault sono anzitutto perfetti funzionari tecnici, per i quali l'utile a cui persuade la

critica d'arte

Pagina 75

è certamente un caso che, teologicamente, derivino generalmente dall’arco trionfale classico. Sono anche un segno della distinzione, che sempre più

critica d'arte

Pagina 76

Organismi intenzionalmente monumentali sono anche le grandi piazze e le vie principali della città. Esempio tipico e, a Roma, la piazza Navona: la

critica d'arte

Pagina 76

palazzi vi sono cortili, scaloni, gallerie, saloni monumentali: infatti il palazzo non è più soltanto una casa signorile ma l’ambiente di una vita

critica d'arte

Pagina 77

disegni sommari dati dai missionari, sono costruite e decorate da maestranze locali. La contaminatio d'iconografia pagana e d'iconografia cristiana

critica d'arte

Pagina 78

, definisce lo spazio della ritualità dove operano coloro che sono investiti dell’autorità di guidare e persuadere; la lunga navata è lo spazio dei fedeli

critica d'arte

Pagina 89

Annibale Carracci in palazzo Farnese, per esempio, sono allegorizzanti per il fatto stesso di rappresentare scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio e di

critica d'arte

Pagina 90

“monumentale” nasce dalla combinazione degli effetti proprii delle tre arti: vi sono finte architetture, finte sculture. Ma tutto si fonde nell'effetto

critica d'arte

Pagina 91

Le volte figurate delle chiese del Gesù, del Gaulli, e di Sant’Ignazio, del Pozzo, sono, rispettivamente, di quaranta e sessant’anni più tardi della

critica d'arte

Pagina 93

quantitativa delle grandezze, ma implica un salto qualitativo: certi oggetti vicini sono ritratti con tanta evidenza che pare di poterli toccare, mentre in

critica d'arte

Pagina 96

L’artista, dunque, pensa che le scale di valori sono relative e lo spazio non ha una dimensione costante; vuole muoversi con piena libertà su tutte

critica d'arte

Pagina 97

Cerca

Modifica ricerca