dialetto, sono invece nel parlar la lingua, non conoscendole, incerti, confusi, diffidenti di sè, inceppati continuamente dal timore e dalla coscienza di
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mio capo le parole e le frasi che mancano, o che si sono alterate; nel qual lavoro mi move una curiosità d'indovinatore d'enigmi, che me lo rende
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Un metodo, io? Ma le pare che un arruffone par mio possa avere un metodo? Io non sono che un dilettante, che studia la lingua per ispasso, in una
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presti a vivificar la lettura. Per me le parole sono creature umane, e le colonne, strade, dove passa una folla maravigliosa. In questa folla incontro
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tastava il viso, credendo che il suo Sfregia lo avesse lavorato d'intaglio. Ricordo sfruconare, che per lui era verbo omnibus. - Questa mattina mi sono
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fare un atto di gentilezza con un' avarizia così spilorcia d'inchiostro. PACCA, PACCHINA. - Colpo della mano aperta. - Non in' occorre, dirai; ci sono
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- Quanto a me, consentirà che non ho bisogno - di studiar l'italiano. Sono un uomo d'affari! - Mi scusi. È forse il dialetto la lingua ufficiale
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stentóreo, e qualche volta anche Satiro per Satiro, santissimi numi! E come sono efficaci le maniere: - LEVAR DI PAN DURO -, per mangiar molto, non lasciar
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PEPITA. Tagliatela, e osserva l'uso del per nei modi seguenti, che per noi sono insoliti: - Si volsero PER ponente - Assalirono il nemico PER fianco
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: - Se si PUNTA, non ottieni nulla. - Ed ecco alla parola PUNTO un mazzo di modi da ricordarsi: - Far punto e da capo, stare a punto e virgola, ci sono i
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, ma sono moltissime, e in special modo di nomi storici, di termini architettonici, matematici, filosofici, chimici, nautici; ai quali forse, leggendo
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. Lingua e nazione sono una cosa sola: dunque chi offende la lingua tradisce la patria; dunque chi parla e scrive male, chi contamina l' idioma nativo di
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, senz'arricchire il proprio linguaggio di dieci parole in un anno. Anche quei pochi che hanno studiato la lingua e che, scrivendo, sono corretti e
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è la prima maestra dei suoi figliuoli, e perchè in ogni società colta sono, e non, possono esser che le donne quelle che insegnano ed impongono nella
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, che ti persuaderà anche meglio della necessità di studiare la lingua. In tutti i paesi del mondo sono argomento di ridicolo gli errori di lingua. Non è
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risate fuor di proposito, e si mangiano a mezzo e forme verbali di cui non sono sicuri, e confondono le frasi dubbie con l'accompagnamento d'una specie
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sono quelli che parlano presso a poco al modo di Coso; che, per infingardaggine intellettuale o per disprezzo dell'arte volgare del discorso, non dànno
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facile trovarle e fissartele in mente, poichè sono, per così dire, i luoghi comuni della vita quotidiana e del linguaggio di ciascuno; e quando ti sarai
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, in somma, a essere uno studio costante di tutti. Osservai nella tua famiglia, come già in altre, che i ragazzi si sono avvezzati a parlar l' italiano
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piace. - Hai ragione di burlarti degli idiotismi altrui; ma in fatti ne dici tu pure. Sono da lei, caro bolognese. Pensava ch'io la potessi
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busto e camminano in punta di piedi, dondolandosi come le anitre e guardando intorno con gli occhi socchiusi o dilatati o languenti? Sono caricature
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rimane affettato. - E concluse: - Basta, è scampata; fra un mese sarà guarita; e io ne sono felicissimo perchè con tutti i suoi fiori poetici, è una
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tutti coloro che le usano dove sono generalmente usate. La cagione dell'effetto che producono in lei non sta in esse medesime; ma nel fatto che lei non
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suono e a ogni parola il suo giusto accento, come sono indicati nelle grammatiche, nei vocabolari e in trattatelli speciali. Tu non hai che da prendere
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vérde, frésco, césto, Róma, dóno, enórme, e le desinenze degli avverbi in ente, che sono uno degli orrori della nostra pronunzia, veramante! E a dare il
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semplice, io, che non sono un linguista ne un pedante, ci trovo altrettante improprietà, quante ce ne troverebbe un francese s' ella gli raccontasse
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meglio che tu incominci coi vocaboli, che sono i più necessari, e che per qualche tempo non t'occupi d'altro. Ci sono, prima di tutto, certe consuetudini
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Io non sono un registratore nè un magaziniere della lingua. Non mi servii mai della penna per questo studio. Lessi e leggo gli scrittori migliori di
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Io sono nello studio della lingua, come in ogni altra cosa, un uomo d'ordine, e in questo vo fino alla pedanteria. Fin da quando principiai, mi
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