o pennelli luminosi vengono da una distanza che si può considerare infinita, p. e. dal sole e dalle stelle, essi si possono considerare paralleli. I
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La differenza di intensità della luce, che emana dalle diverse sorgenti, luminose od illuminate, è grandissima. La intensità della luce del sole sta
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uniti nei raggi del sole, sono cose tra loro distinte da non confondersi insieme, e che si comportano con proprietà diverse.
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esso, l’immagine è abbastanza intensa, e che si può riprodurre fotograficamente, se la luce del sole, che illumina gli oggetti, non viene direttamente
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Ma se il sole manderà i suoi raggi verso la piccola apertura, per cui la luce penetra nella camera oscura, in modo che i raggi solari vengano a
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lunghezza dalla lente al punto F è la lunghezza o distanza focale principale della lente. Essa si ottiene facilmente ponendo una lente davanti al sole
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a distanza infinita, come possono supporsi il sole e le stelle, avrassi 1/D = o, onde 1/d = 1/F ossia d = F così che F non è altro che la distanza
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sole, ossia gli oggettivi fotografici semplici.
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Per far ben comprendere in che consista un tal difetto delle lenti, sia la lente m n esposta ai raggi del sole, i raggi rifratti saranno più o meno
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Quando la camera senza lenti si pone avanti gli oggetti dirimpetto al sole, in modo che i raggi solari vengano a rasentare obliquamente il piccolo
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, cui a tal uopo si rivolge il fronte della camera, altrimenti la luce si prende o da un fondo bianco illuminato dal sole, oppure da una luce artificiale
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Uno specchio piano A (fig. 42) riflette i raggi del sole nel condensatore B, che è una lente piano-convessa posta colla sua parte convessa vicino
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’ozono, ma al sole il coloramento succede prontamente. La carta amido-iodurata all’oscuro non si altera, ma al sole prende una tinta violacea.
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Si mette il disegno negativo sulla carta bagnata con bicromato di potassa sciolto nell’acqua e quindi essiccata all’oscuro, e si espone al sole. Dopo
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Br + 10HO, e venendo esposta ai raggi del sole si decompone, si scinde in acido bromoidrico ed acido bromico. L’alcool ne scioglie una quantità molto
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La cera comune ha la composizione indicata dalla formola C34H34O2 è gialla, con odore particolare, fonde a +62°, esposta al sole, all’aria ed all
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Colloca la camera oscura avanti gli oggetti che vuoi riprodurre fotograficamente. Se tali oggetti si trovano illuminati dal sole, procura che essi lo
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temperatura ordinaria, e si effettua in tre o quattro ore se viene esposto ai raggi del sole.
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miglior modo di far seccare il cotone fulminante consiste nell’esporlo ben aperto al sole, oppure esporlo semplicemente all’aria in carta
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collodio metilato, depone dell’argento metallico sulle pareti del recipiente, e per correggerlo lo si deve o esporre al sole affinchè la luce precipiti
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più obliqua all’orizzonte quando il sole è verso il tropico del sud. Il fotografo è dunque esposto ad avere delle pose troppe corte nell’inverno, e ad
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esporlo per alcune ore ai raggi solari, esponendolo al sole nella bacinella che serve a sensibilizzare, coperta di una lastra di vetro per preservarlo
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aranciati di tinta un po’ intensa possono venire esposti ai raggi del sole e trasmettere una abbondante luce gialla nel gabinetto oscuro, senza che
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Non bisogna neppure pensare ad operare alla luce diretta del sole quando si vuole prendere un ritratto, tranne il caso in cui si voglia un
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esso sia persino rasentato dai raggi stessi del sole. Ciò fa sì, che le lenti di esso trovinsi sempre esposte ad una luce diffusa assai forte, e
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fortemente quando è possibile, e le pitture a ritrarre è conveniente siano illuminate colla luce diretta del sole, perchè allora la impressione che si
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Le dagherrotipie si possono agevolmente copiare illuminandole obliquamente col mezzo del sole, e ponendole di fronte alla camera oscura. Per l’angolo
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, esponendolo per alcune ore alla luce diretta del sole che farà precipitare in forma di nero deposito le materie organiche estranee in combinazione con
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Prendi carta preparata con cloruro di sodio e nitrato d’argento, e ponila al sole finchè sia diventata nera; ora fa una soluzione di ioduro di
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(a) si ottiene il bagno incoloro; ma il bagno d’argento se si espone ai raggi del sole, depone un precipitato nero e diventa perfettamente
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del sole per alcuni giorni non produceva alcun cambiamento di colore quando il cloruro d’argento era coperto di acido muriatico invece di acqua (a)».
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semplice è quello di portarla al sole per alcune ore, come già avvertimmo. Si forma un precipitato nero, che è una combinazione di ossido d’argento colla
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Espongasi alla luce del sole un foglio di carta sensibilizzato con cloruro di sodio e nitrato d’argento nel modo prescritto, si applichi sul foglio
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che lo strato che porta l’immagine negativa venga a combaciare colla superficie della carta. Se ora tu porti il tutto ai raggi del sole, la luce
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essendo di necessità piccolissimo, il più lieve sforzo che con esse si faccia produce una pressione fortissima. Esponendo l’istrumento al sole viene
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Nell’inspezionare l’andamento della formazione della positiva si deve naturalmente fare in modo che i raggi del sole non vengano a dardeggiare sopra
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Vi sono negative molto chiare e trasparenti, le quali lasciano riprodursi con un buon sole nel breve spazio di due o tre minuti, od anche meno
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Nell’esposizione della carta sensibile, sia che vi sia molta, sia che vi sia poca luce, ovvero sia che si operi ai raggi del sole, sia che si operi
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viva e diretta luce del sole. Le semitinte vengono molto più profondamente corrose ed indebolite dall’azione del bagno fissatore in quest’ultimo caso
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diretti del sole, senza che questi siano capaci di offenderla in modo troppo sensibile. Bisognerà soltanto osservare che l’azione luminosa si estenda
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giallo) ed esponendo al sole per mezz’ora, si può ottenere una negativa che si fissa lavando nell’acqua in cui si sciolse un poco di solfato di soda per
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sensibile che al sole può riprodurre una negativa in cinque minuti. La positiva ottenuta si lava, e si fa seccare. Ora si porta in una debole tintura di
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, tolta dal sole la prova, se si lava con nitrato d’argento si ottiene una bella positiva. Si fissa lavando nell’acqua pura.
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al sole, e per un’ora alla luce diffusa. Dopo dell’azione della luce l’immagine non deve ancora essere visibile; nel caso opposto è segno che l
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mezzo della macchina a copiare basta l’esposizione al sole di uno a quattro secondi ed alla luce diffusa il tempo varia tra alcuni secondi ed un minuto.
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Abbiasi una incisione, si esponga al sole per mezz’ora, si applichi per circa 20 ore sopra di un foglio di carta sensibile, si otterrà sopra di
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