questione. Infatti, leggete questa lettera, che ho ricevuto alcuni giorni fare che non è stata ancora pubblicata: « Caro signore, togliendo il cemento
Ditelo, voi, signore, che avete avuto la compiacenza d’ascoltarmi fino qui; esagero forse la colpa dei cattolici? O non furono proprio le donne, le
specialisti, i bazars, l’unione e la cooperazione dei consumatori e grande sarà la loro meraviglia di non trovare più nemmeno il contadino signore della terra
Signore e signori! Ciascuno di voi si sarà per naturale effetto del nostro egoismo che fa del nostro io il centro del tempo e dello spazio che ci
tempi in cui ci troviamo?» Ed ecco, o signore e signori, quello che volevo dirvi oggi, quello stigma di sana modernità che vorrei le mie parole quasi
del resto è già cominciata. Ma non è tutto, ancora, signore e signori. «Colui che ha studiato la cosa a fondo dice de Saint Bonet sa che dopo il primo
nazioni offriranno le loro preghiere e il suo sepolcro sarà glorioso... La terra è ripiena della cognizione del Signore, come le acque coprono il mare».
, da secolo a secolo. Signore e signori! La storia del fiume giallo e della sua terra è la storia della cultura umana. Anche questa ha la sua
consapevoli? Quando, in una parola, un primo atto psichico di conoscenza e di desiderio può divenire quasi materia dello Spirito del Signore e
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del sacerdote, che commenta il mistero, invocano il Signore su di una offerta di pane, fatta a nome della comunità, poi si dividono quel pane: si
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carne del Signore.
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quasi dubitando che il Signore non potesse anche dopo mille colpe ricevere nella sua comunione colui che la potenza dell'amore rinnovasse, ma perché
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doni di questa gnosi teosofica che diletta oggi le ore d'ozio di molte poco spirituali signore delle grandi città; e il buon senso vi basta a
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Laudato sii signore
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cristiana, fioriscono anche oggi, talora anche rifioriscono, dopo un periodo di meno intenso fervore. Lo spirito vivo del Signore è nella società dei
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sull'opinione pubblica, che non se ne occupano, ne hanno i proprietarii che abbandonano i loro fondi, le signore le quali logorano e disperdono
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festa il giorno della coscienza cristiana, della Chiesa e del Signore. È imposta cioè, in questo giorno, la partecipazione ai riti collettivi della
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Ma il dovere del clero non è tutto nell'imprimere a queste riunioni sacre, in cui i fedeli partecipano alla carne ed al sangue del Signore, il
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sesso diverso; il male è grave e troppo ancora inadeguati i rimedii. E vi sono anche signore che spendono in un vestito solo quanto basterebbe a
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, riposano nel Signore, i nuovi venuti che, prima di acquistare conoscenza di sé, sono messi dai sacramenti in mezzo a questa circolazione di vita che è
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verbale di sé senza che segua l'effetto od il frutto, è eminentemente farisaico e condannato dal Signore, così vigorosamente, col farisaismo. Esso fa
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; volere il bene è fare il bene, qui, in questa vita. Dai frutti li conoscerete, dice il Signore. Ed anche: la salute è in voi. I beni coi quali si
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Interrogato un giorno Gesù quale fosse nella legge il primo e supremo comandamento rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutta la tua mente
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odiare, essere uccisi meglio che uccidere. Uomo o donna, fanciullo o adulto, schiavo o padrone, servo della gleba o signore feudale, proletario o
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signore od il libero, il bianco od il negro, oggetto è ogni uomo, pel solo fatto che egli è uomo, ad onta di qualsiasi tirannia della società o dei fati
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E quindi nel precetto del Signore, e nelle comunicazioni divine che danno al nostro essere spirituale la forza di compierlo, noi troviamo il
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campagne, quando la tirannide del signore feudale infuria e quando poi essa rallenta, attorno alla pieve e al convento la piccola comunità politica si
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suoi spirituali destini, un eguale e solidale con noi nell'opera della salute. Questo atteggiamento è la volontà benefica che il Signore ci impone.
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[ministratore] che è andato a vedere per la prima volta i beni lontani di un ricco signore, e torna a darvi conto, facendogli conoscere gli ordini che ha
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visitarla. Le signore e le signorine procedevano paurose, fra strilli e risate. Due bambini correvano, tornavano indietro, riprendevano a correre, felicissimi
pezzo unico lo riempiva d'orgoglio e di speranza. Il Signore, che lo aveva aiutato finora, avrebbe continuato ad aiutarlo. Ormai si credeva uomo maturo
i vasi, chiuso nello standone a parte, ripeteva dentro di sè la preghiera: - Signore, aiutatemi! Fatemi riuscire un altro pezzo unico ... . Così il
. Infine, se si rammaricava di dover morire - il Signore lo vedeva! - se ne rammaricava soltanto per le po- vere orfanelle ... Oh, sì, il Signore e la
lontani da piccole folli signore incipriate, le confortava un poco. Qualche gufo co' i tristi occhi, dall'alto nido scricchiolante incantava l'ombra
- Non s'addormenterà di più invece? - No, signore: la renderà furibonda e parlerà. Il benafuli modera l'azione dell'oppio. - Che si possa tentare la
. - Che cosa vuoi tu, signore? - Io so che il tuo padrone è potentissimo alla corte del rajah e vengo a chiedere il suo appoggio per ottenere una
sorprendermi nella tua stanza. - Ma come tu, signore, sei qui? - Taci ora: la porta. - Surama abbassò i due ganci, assicurandola solidamente
questo il luogo che il rinoceronte frequenta? - chiese Yanez al cornac che stava a cavalcioni dell'elefante. - Sì, signore - rispose l'indiano. - Quel
al mio signore uno spettacolo veramente indiano. - È degno dei briganti indiani che adorano Kalì, - rispose Yanez ironicamente. - Credevo aver da
donne. - Fin qui non ci trovo nulla di straordinario, - disse il rajah. - Molte delle nostre donne hanno sposato degli inglesi. - E se quel signore fosse
tuo padrone, desiderando avere un posto alla corte del rajah. - Il mio signore è potentissimo e può, se vuole, fartelo avere. - Dovrò pagare molto? - Il
Sindhia. - Signore ... Muoio! ... - risponde il dignitario con voce fioca. Yanez che non capisce nulla di quel colpo di scena, getta uno sguardo presso
servi. Erano appena usciti quando un uomo entrò: era uno dei ministri del rajah. - Eccola signore - disse il maggiordomo, inchinandosi profondamente. - Le
vicinanza di qualche tigre forse? Noi siamo uomini da ammazzarne anche una dozzina. - Pessimo terreno, signore - rispose il conduttore crollando il
allora il paese per procurarsi delle bajadere. - Ah! - fece il ministro. - Credete Eccellenza che abbia agito bene il rajah vostro signore? - chiese
codesto il modo di svegliare un mylord? - Il maggiordomo, tutto umile, si avanzò dicendo: - Signore, è mezzodì. - Aho! benissimo. Non mi ricordavo più
, impallidendo. - E potrebbero quelle bestie venire qui? - Sì, se i sacerdoti alzano la saracinesca che mette nella galleria. - Noi e le signore tigri
bianchi e pagheranno colla loro vita. - Va' a dire allora al tuo signore, che il suo grande cacciatore li difenderà finché avrà una cartuccia e un
. - Nella pelle d'un biscnub, signore, - rispose il maharatto ridendo - che non ha però rinunciato né alle ricchezze, né ai piaceri della vita, né ai beni di
il pirata. - Non lo nego. - Fra non molto ne avrai una più bella: il palazzo del rajah. - Tu dunque speri sempre, signore? - Non avrei lasciata la