Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Si fa non si fa. Le regole del galateo 2.0

180479
Barbara Ronchi della Rocca 30 occorrenze
  • 2013
  • Vallardi
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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BARBARA RONCHI DELLA ROCCA SI FA NON SI FA VALLARDI

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BARBARA RONCHI DELLA ROCCA SI FA NON SI FA Le regole del galateo 2.0 VALLARDI

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Non so se ci avete fatto caso: spesso i gaffeur sono anche maldestri, perché più si è nervosi, distratti, un po' brilli, più si è a rischio di

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- Asparagi: serviti interi, si portano alla bocca con le dita; se sono molto unti e coperti di salsa, se ne taglia la punta usando la forchetta. Mai

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-Del tutto banditi gli stuzzicadenti: non si mettono in tavola, non si chiedono se (correttamente) non ci sono, e se ci sono, assolutamente non si

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non si dilunghi a raccontare sintomi e cure, non tocchi e non si faccia toccare se è infettivo, non si lamenti troppo, non si crogioli

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fastidio, non dovevamo proprio venire! Meglio un semplice: «Si è fatto tardi, devo andare». A queste parole i padroni di casa risponderanno: «Deve

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), cioè quando si prevede di alzarsi tardi e con lo stomaco poco propenso ad abbuffate tradizionali. Come il termine brunch deriva da breahfast+lunch

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, e neppure di posti a sedere: si beve, si mangia, si chiacchiera stando in piedi. Basta preparare un assortimento di bevande alcoliche e analcoliche

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intrattenimento degli invitati puntuali mentre si attende l'arrivo dei ritardatari, e sa creare un'atmosfera cordiale tra persone che magari si conoscono poco

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siamo animali sociali, e possiamo essere felici solo «grazie agli altri», non «nonostante gli altri». Buone maniere e buon senso si fondono quindi per

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Entrando in un negozio è d'obbligo un saluto generale a chi vi si trova; e la pazienza di aspettare tranquillamente il nostro turno per essere

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, nessuno rifiuterà di togliersi le scarpe. Durante il rito, non si parla, non si ride, non si salutano i conoscenti (basta un cenno del capo, un sorriso

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sgranchirsi le gambe, chiede un posto a sedere di corridoio. Ecco poi come si comporta il viaggiatore bene educato: -salendo a bordo, tiene il bagaglio a mano

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Il confine tra buone e cattive maniere si sposta viaggiando. È vero che abitudini e culture si vanno sempre più uniformando, nel «villaggio globale

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agio: - non si tengono le mani in tasca: è un gesto cafone, che in più deforma la linea del pantalone; - non si allenta il nodo della cravatta (meglio

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Il nemico peggiore dei pranzi di nozze è la durata. Dopo ore e ore a tavola, anche le persone più eleganti imbruttiscono, si annoiano e si

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fare rumore per divertirsi. Solo gli ignoranti esorcizzano superstizioni da cavernicoli con l'arroganza di chi non si preoccupa di disturbare anziani e

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giusta, senza stritolamenti né languidi abbandoni. Di regola, ci si stringe solo la mano nuda, ma per strada, d'inverno, è meglio non togliersi il guanto

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più importante una signora sui 60 anni (ma che non ne dichiara più di 45) o un signore quasi coetaneo che però si atteggia a Matusalemme. Per cui

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In Italia, si sa, siamo tutti dottori. Nel senso che un titolo accademico non si nega a nessuno. Se i gratificati di una laurea inesistente siamo noi

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Si può essere maleducati anche tacendo: ormai sappiamo bene che il linguaggio corporeo ha un impatto cinque volte maggiore di quello verbale. E

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In Francia si dice che «I buoni conti fanno i buoni amici». Perché anche l'amicizia più stretta non sopprime la proprietà privata. Cerchiamo di non

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La buona educazione a tavola si costruisce giorno per giorno. I piccoli devono imparare a impugnare correttamente le posate, masticare con la bocca

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momento che entriamo all'improvviso, non invitati, nella vita di qualcuno; non si telefona a casa di qualcuno prima delle 8 del mattino (le 10,30 nei

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-«Pardon»: scusiamoci in italiano -«Tolgo il disturbo»: meglio accomiatarsi con un semplice «Si è fatto tardi, devo andare» -«La mia signora, la mia

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La vera regola... è saper rompere le regole a tempo e luogo Giambattista Marino Un ritorno in grande stile quello della convivialità a tavola. Si

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Se c'è un elemento da usare solo in modica quantità («quanto basta» si dice in cucina) è la decorazione. Che si può (ma non è un obbligo) mettere al

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Ci sono cibi che si prendono con le mani anche quando siamo seduti a tavola: le verdure crude in pinzimonio (carciofi, finocchi, ravanelli, cardi

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Per nessuna ragione i padroni di casa si comporteranno come dei domestici, facendo il giro della tavola per servire gli ospiti o togliere e mettere

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IL nuovo bon ton a tavola e l'arte di conoscere gli altri

190603
Schira Roberta 20 occorrenze
  • 2013
  • Salani
  • Milano
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trovarvi lì; è un gioco di ruolo e si divertiranno molto. Poi farete capire loro che le stesse regolette dovranno essere applicate anche a casa, la vostra

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livello di civiltà di un popolo si misura a tavola è un po' il concetto più volte ribadito in questo libro. E questo vale in tutti i paesi, quindi non

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cravatta, tranne in rare occasioni; direi che con una giacca e una camicia si può andare quasi ovunque. Alle donne ricordo la straordinaria versatilità

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, diventando prima arcivescovo a Benevento e poi nunzio apostolico a Venezia, dove si occupa con zelo di preparare alcuni famosi processi

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me l'invito per eccellenza. Un'amica che si ostinava a organizzare party noiosissimi, dopo aver ricevuto decine di «Mi dispiace, ma non posso», si

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importante, maggiore dev'essere l'anticipo. - Non chiedete a chi vi invita per telefono: «Chi c'è?» - Gli inviti si ricambiano entro due mesi al massimo

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Ogni ragionamento su cosa portare quando si viene invitati non può prescindere da un postulato: si porta sempre un piccolo regalo a chi ci invita

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- Non la invita a cena alle sei di sera: troppo tardi. - Va a prendere la donna, o le donne, o almeno si offre di farlo. - Chiede alla donna se ha un

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- Non si fa attendere per più di dieci minuti. - Non sceglie ristoranti troppo costosi. - Non tira bidoni cambiando idea all'ultimo minuto. - Non fa

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presentarle Giovanni Anselmi?» andrà benissimo. Altre norme sono riassunte in questi pochi punti. Si presenta: - Un uomo a una donna e non il contrario (qui

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Informatevi il più possibile sui commensali (indispensabile per un pranzo di lavoro). Ricordate che sul web si possono trovare parecchie informazioni

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Il baciamano piace a signore e signorine. Ricordate che non si fa mai all'aperto e nei luoghi pubblici. Si sfiora la mano abbassando il capo

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sedere all'altro capo della tavola l'ospite più importante e del sesso opposto. Tutto però dipende dal numero di commensali. A volte non si riesce a

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rilassata. Più lo spazio diminuisce, più ci si sente a disagio. Parliamo di spazi e territori e riprendiamo il già citato Desmond Morris. Avete mai

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Chiariamo infine una regoletta che genera nei (gentil)uomini ancora un po' di confusione. Quando si entra in un ristorante o in un locale pubblico

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, quasi tutti gli italiani non si pongono neppure la questione, la maggior parte inizia a mangiare, semplicemente. Molti «copiano» come si comporta uno

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di singoli piatti, ma da generosi buffet, dove trionfi di frutta e selvaggina si adagiavano sui tavoli addobbati e si dividevano in «servizi di

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Una sera, a una cena in onore di un avvocato che compiva gli anni, era impossibile non notare che il cameriere si ostinava a ignorarlo continuando a

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- Non si sposta il bicchiere mentre vi versano il vino, ma lo si appoggia sulla tavola. C'è un'eccezione. Se si stanno servendo vini decantati, cioè

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, specialmente con persone che non si conoscono, che all'inizio di un pranzo tutti si impongano una certa rigidità di comportamento e il rispetto delle regole

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