In quella Amanda si svegliò. Sbatté gli occhi, girò la testa, sorrise alla bambina, guardò il cane, vide la Pinuccia, la riconobbe, si stupì, non si
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, infermiera. Vada pure, adesso... E non si preoccupi. Provvederò immediatamente. La Maria Pia chinò la testa, intimidita da quel tono sprezzantemente
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- Quello non cambia. È avanti, che bisogna guardare. - Forse... gli altri. Ma io... - Tu vai a scuola, immagino. - Ci andavo, si. - Quindi dovrai
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LA PORTA della camera si aprì di botto e Melchiorre entrò come un fulmine. - Il professore c'è? - chiese, vedendo il suo letto vuoto. - È qui che si
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Sentì che non c'era più rabbia o disperazione, dentro di sé, ma voglia di lottare. Si vide partire all'attacco, lanciando il grido di Tarzan della
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che adesso Villa Felice tornerà a essere una villa felice. Gli altri annuirono, ancora increduli della rapidità con cui si erano svolti gli ultimi
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cespugli di ligustro, in fila indiana, guidati da una donna infagottata in un grosso scialle grigio, che dirigeva il gioco. La donna camminando si dondolava
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contento. Raccolse il fagotto di stracci e si avviò circospetto verso la villa, seguito dal professore che nascondeva Argo sotto la giacca. Durante il
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professore. - Quello con il cappello a cilindro, dico. Il professore si strinse nelle spalle, come a dire che non sapeva e che comunque non gliene
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la testa e si rivolse decisamente al nuovo arrivato. - Dunque lei sarebbe... - con gli occhi cercò un foglio sul piano della scrivania - ...il signor
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Codemonte, che appariva puntualmente a Villa Felice in occasione del compleanno della zia, porgeva un mazzo di rose gialle, non si fermava mai più di dieci
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sempre qui, pronto ai suoi ordini. Per il momento tolgo il disturbo, signora contessa. Arrivederla. E con un ultimo rigido inchino, il notaio si
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. Fece cenno di sì con la testa, allungò subito la mano verso un magnifico babà alla crema e se lo cacciò tutto in bocca, mugolando di piacere. La
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! - bofonchiò la Maria Pia, scendendo le scale senza troppa fretta. - Eh, che diamine... Proprio non si riesce a star seduti un momento, quest'oggi
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LA RAGAZZA si sistemò lo zainetto sulle spalle, ferma davanti al portone spalancato. Rilesse un'altra volta l'insegna sulla cancellata che diceva
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- ALLORA, hai visto come si fa? - chiese la Clotilde, riportando il bimbo nella sua culla. - Sì, non è difficile. - L'importante è controllare sempre
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figlia... Se sua madre è proprio... - si agitò l'Ernesto, impappinandosi. - Io penso... io temo... - Lo è, lo è, vi dico... Avete letto o no, questi
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marciapiede, il gestore del bar, qualunque fosse il posto dove adesso si trovava. Ma no! Le cose andavano in tutt'altro modo, di questi tempi. La gente
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IL DOTTOR PASTORI uscì dalla camera, immerso nei suoi pensieri, e quasi si scontrò con la ragazza, che aspettava quietamente fuori della porta. - Ah
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Riposo si assume l'onere di gestire gli assegni pensionistici, fornendo un dettagliato resoconto del bilancio mensile. 3. Per assicurare la miglior
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Il professor Zambelli lesse due volte i fogli e si fece pallido in viso. - E del mio Argo, che ne sarà? - balbettò. - Come dice, scusi? - si sorprese
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- SALVE! - Un vecchio magro e ossuto si avvicinò al professore, porgendogli la mano. - Se le mie informazioni sono esatte, tu devi essere Virgilio
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entrò nella camera e si diresse automaticamente verso le finestre. Un paio di braccia robuste afferrarono uno dopo l'altro i saliscendi e tirarono su
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chiesa, ben separati gli uni dalle altre. Virgilio Zambelli vide che i suoi compagni di camera gli avevano tenuto un posto e si sedette accanto a loro
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piante, che dalla morte della contessa più nessuno s'era degnato di curare, avevano fatto tutto quello che gli pareva. Erano cresciuti, si erano
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dica e in fretta. Gli altri possono pure tornare nelle camere. Alcune mani si alzarono esitanti. - Bene. Vediamo subito. Lei, dottor Pastori, scriva le
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giorno del loro funerale - si ricordano solo le qualità. Così gli ospiti di Villa Felice, davanti alla bara di donna Giuseppa, piangevano sinceramente la
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, verso il muro di cinta irto di spuntoni di ferro e di cocci di vetro, subito si ricordava di essere dov'era. L'incantesimo si spezzava e non c'era più
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primo che le venne a tiro e lo condusse via. Gli altri, con il pensiero ancora là, nella spaventosa caverna di Polifemo, si avviarono lemme lemme verso
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litigare tra di noi, allora non va bene. Dobbiamo essere uniti o non ne verrà niente di buono. Piuttosto, chi sa come si tira su un bambino? Tu
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Era una ninna-nanna così dolce che si addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo si addormentò, ronfando tra le braccia del suo padrone.
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aveva visto fare nei film gialli americani. Solo allora si sentì davvero tranquillo. - Finalmente! - disse. - E ora, non chiedetemi dove li ho
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. Forse che lei non ha mai fatto pubblicità alla sua impresa di pompe funebri? - Sì, qualche volta. Ma così, alla buona, senza tanti arzigogoli. Qui invece
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vecchi e le vecchie si ammassarono tutti in un angolo: la Pinuccia, stringendo al seno la piccola Dorotea, il professore, abbracciando con disperata
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- ALLORA, cosa mi state combinando? - il dottor Pastori si accomodò sulla sedia che l'Ernesto gli porgeva e si slacciò il nodo della cravatta per
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