Tutte si adunano e si protendono verso il giullare che si dispone a dire l'argomento.
melodramma
Si volge, si copre la faccia con ambo le mani: poi si discopre e appare trasfigurata. Discende i primi gradini lentamente, poi con rapidità repentina
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Biancofiore si leva e va presso il letto pianamente. Spia: poi si volge, e torna alla sua predella.
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S'ode il rumore dell'uscio che si richiude. Francesca, rimasta sola, muove qualche passo verso la portiera: si sofferma in ascolto
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Egli si leva in piedi, si toglie dalla tavola ed erra per la stanza, torvo con lo sguardo annebbiato. Urla a caso contro il viluppo funebre. Va verso
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Ella si ritrae nel vano della finestra, si siede, e poggiati i cubiti sulle ginocchia, pone la testa fra le palme, fissa.
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Biancofiore, Garsenda, Donella e Altichiara escono dalle stanze e si arrestano sulla loggia luminosa guardando il giardino che si stende di là, in
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Gianciotto è pensieroso, mentre segue Francesca verso la tavola apparecchiata. Si toglie il bacinetto, si sfibbia la gorgiera, e dà gli arnesi alla
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Francesca si sporge dalla finestra e spia.
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Le donne si dispongono in corona sulla loggia.
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Il giovinetto si riscuote, riprende gli spiriti.
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La schiava si appressa con l'anguistara e la coppa
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Il marito lascia la presa. Paolo balza dall'altra parte della cateratta e snuda il pugnale. Lo sciancato indietreggia, sguaina lo stocco e gli si
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Con l'anelito della sete ella si getta nelle braccia dell'amante.
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Le donne si levano leste a ripiegare lo zendado.
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Le donne si spargono per la loggia. Taluna rientra nelle stanze, poi n'esce nuovamente. Tal'altra si pone in vedetta. E favellano a mezza voce, e i
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Aperto l'uscio, Gianciotto tutto in arme e coperto di polvere, si precipita nella camera furibondo, cercando con gli occhi il fratello. Subito
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Francesca si separa dalla sorella e va lentamente verso l'arca. Coglie una grande rosa vermiglia, poi si rivolge; e, di sopra alla chiusura, la offre
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Le donne ridono. Francesca si getta sui cuscini di sciamito, torbida e molle.
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Egli si accosta alla parete e sceglie tra le armi ordinate una mannariina.
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Francesca si volge alla schiava che spia ancora il cielo per la finestra.
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S'ode scricchiolare una delle coppe d'argento che si schiaccia nel pugno dello Sciancato.
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Francesca si toglie la benda che le chiude le gote e gli fascia l'occhio.
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Si vede Francesca seduta nel vano del finestrone, e Malatestino dall'Occhio in piedi davanti a lei.
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Biancofiore accende il lucignolo al doppiere, e si china a baciare le mani di Francesca.
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I loro volti pallidi sono chini sul libro, così che le guance quasi si sfiorano.
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Francesca si avvicina alla botola in cui scende la scala della torre, e ascolta vigile
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Ella si toglie dal capo la ghirlanda e la pone sul libro aperto ch'è da presso.
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Gianciotto sobbalza terribile, ed alza i pugni come per schiacciare il giovinetto. Ma si contiene: le braccia gli ricadono.
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immobile ed egli si ferma tra gli arbusti; e stanno l'uno di contro l'altro, divisi dal cancello, guardandosi senza parola e senza gesto. I Sonatori
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S'ode battere alla piccola porta ferrata. Francesca balza in piedi, getta lo stocco sulla mensa, e si volge per uscire.
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Paolo sale i gradini rapidamente e si volge alla Cognata che s'è ritratta verso la muraglia. Il balestriere torna alla vedetta.
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Francesca volge la faccia nell'ombra e muove qualche passo verso la torre. La schiava si trae in disparte e resta immobile.
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le mascelle come il bue che ruguma. L'uccisore di Montagna si siede là dov'era seduta Francesca, Il viluppo sanguinoso è immobile sul pavimento. Pe 'l
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Egli fa quell'atto istesso verso la cognata, e la bacia. Quando le bocche si disgiungono, Francesca vacilla e s'abbandona sui guanciali.
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Paolo si volge al grido e scorge la Donna fra il vampeggiare dei fuochi. Toglie il pavese d'un Balestriere e la copre.
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Il gruppo delle ascoltanti subito si scioglie. Elle fuggono su per la scala, con risa e strilli; trascorrono per la loggia; scompaiono.
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La Schiava esce. Dopo alcuni attimi, una mano solleva la portiera: e appare Paolo Malatesta. L'uscio dietro di lui si chiude.
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Francesca ritrae dalla cintura della sorella il suo braccio, e si discosta alquanto come per disciogliersi, arrestandosi mentre quella discende il
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Malatestino ferito viene portato su a braccia per la scala della torre tra fiaccole accese, in sembiante di cadavere.L'ombra si fa più folta.
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Dai merli è un grande saettare di fuochi che infiammano l'aria caliginosa. Paolo Malatesta si toglie dal capo l'elmetto e lo dà alla cognata.
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torcia ardente. Scompare. La piccola porta rimane aperta. Francesca si leva e guarda per entro al vano dileguarsi il bagliore. Subitamente corre alla
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Si vedono uscire dalle stanze e passare per la loggia Francesca e Samaritana, l'una a fianco dell'altra, l'una all'altra cingendo la cintura col
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Francesca si leva ed esce. Dal vano della finestra come per sfuggire ad un'insidia. Ella rimane presso il muro, ove brillano le armi in asta
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Lo Sciancato va ad aprire. Francesca segue con gli occhi per qualche attimo il passo di lui claudicante; poi si ritrae verso la porta che conduce
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Paolo raccatta il suo elmetto, e, copertosi il capo, va verso la torre. Francesca trapassa verso la porta onde venne, l'apre e si chiude nel vano a
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I due Cognati si guardano, nel primo istante, senza trovar parola, entrambi scolorando. Ancora s'odono i suoni lontanare per il palagio. Dalla
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Si vedono le Donne protendersi dalla loggia e discendere giù per la scala, curiose accennando verso il Giullare che porta appesa sul fianco la sua
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per abbatterlo. Sbigottiti, gli amanti sobbalzano e si levano.
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Le Danzatrici con rapido giro si volgono tutte a Francesca disponendosi in una fila e tenendo l'una mano, che tiene la rondine, e l'altra verso di
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