Se si opera con un composto impermeabile, si viene a rendere inutile il potere assorbente del gesso; se con un composto, che secco, indurisca troppo
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Il prosciugo, come si è detto, è quella perdita di lucidezza che si vede succedere nel colore ad olio quando lo si distende in strati sottili, e
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Nelle tempere odierne invece, o perchè non si afferri l’intrinseco dell’antico procedimento, o perchè non si voglia sottostare al martirio di un
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Così se meccanicamente con un brunitojo si forzano le molecole superficiali di un metallo greggio ad una direzione diversa, l’effetto luminoso si
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Il bianco di piombo (biacca, cerusa, bianco d'argento, carbonato di piombo). — Si ottiene facendo reagire l'acido carbonico su di un sale basico di
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Bentosto la temperatura si innalza per le combinazioni chimiche che si svolgono. L’aceto opera sul piombo trasformandolo in acetato di piombo, che l
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Nel processo francese, detto di Clichy, si prepara la biacca per mezzo dell’acetato neutro di piombo. Si aggiunge a questo acetato del litargirio per
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Raggiunto colla calcinazione il grado di colore che si desidera, il crogiuolo si spezza o si batte finchè n’esca la massa colorata di un bel giallo
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I gialli di cadmio si ottengono facendo passare una corrente d’idrogeno solforato (acido idrosolforico) attraverso una dissoluzione di un sale di
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Le colorazioni d’anilina si scoprono mescolando il colore coll’alcool, che sciogliendo l’anilina si tingerà subito proporzionatamente all’anilina
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Se l’oltremare artificiale contiene della cenere azzurra (bleu di montagna) l’ammoniaca si tinge di un colore azzurro intensissimo. Quando l
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Si tritura e porfirizza finamente il minerale, umettandolo coll’aceto finchè si sciacqua e si pone a seccare riguardato dalla polvere.
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Compiuta questa prima operazione, si compone un pastello di tre parti di ragia di pino, tre di pece greca, tre di cera vergini, tre di trementina, ed
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Se le acque risultano di egual grado di tinta si mescolano, e, se diverse, si pone a parte la meno colorita che darà un prodotto di seconda qualità
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Dal residuo pastello si può ancora ricavare una cenere d’oltremare, aggiungendovi quattro volte d’olio di lino e facendolo liquefare a bagno maria
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Messi nel matraccio l’essenza, la resina ed il vetro pesto, si pone sul bagno-maria finchè a piccolo calore si sia sciolta la resina e dopo pochi
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Quando si giudica il vetro abbastanza caldo che non abbia da spezzarsi, si appoggi con riguardo sulla parte più moderata, che non deve essere quasi
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Vengo dunque ad indicare come si può fare da sè una buonissima vernice, poi in che modo si deve applicare, e quali precauzioni si devono prendere
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Accorgendosi che un leggero vapore si innalzi dal matraccio, si ritiri adagio e si rimetta in parte meno calda, essendo questa una prova che il
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Quando la vernice sarà completamente fredda, si tappa la bottiglia e si lascia riposare due o tre giorni, dopodichè si potrà adoperare la vernice con
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Sciolta la vernice, si ritiri il matraccio asciugandolo bene dall’umidità esterna; si travasi e operi in tutto come si è detto antecedentemente.
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Scelte, delle parti animali descritte, le quantità che si desidera di trasformare in colla si lavano da ogni impurità sciacquandole in acqua corrente
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Quando si devono ridurre in soluzione acquosa i pezzi secchi di colla, si mettono in molle per una notte con tanta quantità d’acqua che basti solo a
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Preso il formaggio si sminuzza, oppure si taglia in sottilissime fette, e queste poste in una pezza e legate uso tampone si immergono colla mano in
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Degli antichi pittori uno dei più manomessi fu certo il Giambellino. Dall’opera del senatore Morelli: Della pittura italiana, si hanno questi
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La cognizione tecnica che si presuppone guidi ogni atto di difesa delle opere d’arte, specialmente a cui spetta l’ufficio di custodia, non si può
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Quando si proclama o si vuole proclamare che si conserva, e non si restaura più, che il ritocco non lo si pratica e che non si puliscono i dipinti
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Ed ecco come dal Cennini si procede alla continuazione del disegno e si inizia l’affresco propriamente detto:
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«Ma pel bianco che qui si adopera come si sa, si piglia il fior della calce bianchissima com’è comunemente quella di Genova, di Milano e di Ravenna
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La calce si ricava, come è noto, dal portare ad una elevatissima temperatura del marmo (carbonato di calce) o della pietra calcare. Per l’effetto del
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Si prende un telaio a chiavi e ci si tira sopra una tela con la grana più o meno grossa secondo le simpatie e le abitudini che ciascuno ha; è bene
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Una tela preparata così sarebbe una tela a gesso molto assorbente. Per dargli quelle qualità di cui ho parlato prima si faccia la seguente operazione
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È bene però studiare gli effetti del pennello come quelli della matita con cui si disegna. Il pennello corto e tondo dà una pennellata soda e si
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È opinione corrente che un quadro non si debba verniciare che dopo un anno che esso è stato dipinto, così almeno si dice che facessero gli antichi. A
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Ho spesso provato pure a dipingere su tela incerata, quella comune che si usa per coprire i tavoli nelle camere da bagno; gli effetti che si
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Per macinare comodamente i colori bisogna tenere la colla in una boccetta; si dispongono le polveri a mucchietti sulla lastra, sufficientemente
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Tutte queste sostanze messe in una boccetta che si tura bene e si scuote con forza secondo il metodo già indicato. Bisogna pure scuotere la boccetta
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Come tela si userà una tela a gesso su cui si saranno date due mani di quest’emulsione senza allungarla con l’acqua. Per lavorare con maggior
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Ecco come si prepara. Si mette in una boccetta o, piuttosto, in una piccola bottiglia, un torlo d’uovo; il chiaro però questa volta non bisogna
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si procede per ottenere questa tempera. In un recipiente si mette a parti eguali acqua, cera vergine e sapone da bucato; il sapone dev’essere bianco
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sfregare la pittura con una soluzione di cera, bisogna avere una superficie solida ove si possa premere con forza. Con questa tempera si dipinge come
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In questo caso bisogna sempre scegliere una tela dalla grana sottile perché il pennello scivoli con facilità. Si può disegnare prima accuratamente
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Si prepara o si compera una tela a gesso assai assorbente. Poi, a parte, sopra una lastra di vetro o sopra una tavolozza molto pulita si prepara un
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Poi per il panno rosso e lo sfondo si procederà nello stesso modo; si osserverà bene il colore e il tono della parte più in luce, si rifarà tale tono
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Finito il disegno si comincia a campire i contorni con toni chiarissimi. Per esempio ammettiamo che si abbia a dipingere una figura nuda seduta sopra
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Si prepara, come nel sistema precedente, sopra una tela assorbente uno sfondo unito. Questa volta però è meglio fare un grigio piuttosto scuro e non
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pezzo dopo l’altro e lavorando sempre nel colore fresco. Né si dimentichi mai di bagnare con vernice allungata d’olio quella parte che si vuol velare
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Si piglia una tela non assorbente, cioè preparata a olio, della grana che si vuole; soltanto si stia attenti che se la grana è alquanto grossa il
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Fatto questo si campiscono i contorni con una preparazione di colori neutri; al solito: terre e nero. Tale preparazione si farà del tono che si vuole
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Se giunti alla fine d’una giornata di lavoro si vuole lavorare l’indomani nel colore ancora fresco e pertanto si teme che si prosciughi durante la
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