Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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fu chiamato, molti secoli fa, e  si  chiama ancora, il punto Est; il secondo fu chiamato e si
e si chiama ancora, il punto Est; il secondo fu chiamato e  si  chiama Ovest. È, così pure, il punto di mezzo della parte
È, così pure, il punto di mezzo della parte di mezzodì  si  chiama Sud e il punto opposto, di mezzanotte, si chiama
di mezzodì si chiama Sud e il punto opposto, di mezzanotte,  si  chiama Nord. I quattro punti Est - Sud - Ovest - Nord si
si chiama Nord. I quattro punti Est - Sud - Ovest - Nord  si  chiamano Punti Cardinali e si indicano colle lettere
Est - Sud - Ovest - Nord si chiamano Punti Cardinali e  si  indicano colle lettere iniziali E - S - O - N. I punti
iniziali E - S - O - N. I punti intermedi fra est e sud  si  dicono punti di Sud-Est (SE); quelli fra sud ed ovest si
si dicono punti di Sud-Est (SE); quelli fra sud ed ovest  si  dicono di Sud-Ovest (SO); quelli fra ovest e nord di
migliora, li rende odorosi, saporiti, di facile digestione.  Si  mette il foraggio in tinelli, od altro recipiente, vi si
Si mette il foraggio in tinelli, od altro recipiente, vi  si  versa acqua salata e calda; si rimescola e si copre. Dopo
od altro recipiente, vi si versa acqua salata e calda;  si  rimescola e si copre. Dopo ventiquattro ore il foraggio ha
vi si versa acqua salata e calda; si rimescola e  si  copre. Dopo ventiquattro ore il foraggio ha fermentato, e
copre. Dopo ventiquattro ore il foraggio ha fermentato, e  si  dà al bestiame. Con la fermentazione si conservano, per la
ha fermentato, e si dà al bestiame. Con la fermentazione  si  conservano, per la stagione invernale, sempre scarsa di
foglie di alberi, e specialmente quelle della vite. Queste  si  mettono in tini, o in fosse entro terra: si spruzzano
vite. Queste si mettono in tini, o in fosse entro terra:  si  spruzzano d'acqua salata; si comprimono bene, quindi si
tini, o in fosse entro terra: si spruzzano d'acqua salata;  si  comprimono bene, quindi si coprono con terra battuta, o con
si spruzzano d'acqua salata; si comprimono bene, quindi  si  coprono con terra battuta, o con tavole cariche di grosse
pietre, come hai già veduto farsi per le vinacce. Così  si  conservano bene, e piacciono molto alle vacche; quantunque
Come  si  chiama il Figliuol di Dio fatto uomo? Il Figliuol di Dio
Figliuol di Dio fatto uomo? Il Figliuol di Dio fatto uomo  si  chiama Gesù Cristo. - Perchè il Figliuol di Dio si fece
uomo si chiama Gesù Cristo. - Perchè il Figliuol di Dio  si  fece uomo? Il Figliuol di Dio si fece uomo per salvarci,
Perchè il Figliuol di Dio si fece uomo? Il Figliuol di Dio  si  fece uomo per salvarci, cioè per redimerci dal peccato e
Ivi  si  apre un Porto; dove dai bastimenti si scaricano le
Ivi si apre un Porto; dove dai bastimenti  si  scaricano le mercanzie che arrivano dal mare e si caricano
si scaricano le mercanzie che arrivano dal mare e  si  caricano quelle che dalla terra sono mandate oltre il mare
dita di una mano, le lettere dell'alfabeto, le persone che  si  trovano in una stanza, e così via, si fa uso di numeri
le persone che si trovano in una stanza, e così via,  si  fa uso di numeri interi; e per trovare il numero intero che
che indica quanti sono certi dati oggetti bisogna, come  si  dice, contarli Di numeri interi se ne hanno quanti se ne
ne hanno quanti se ne vuole e di essi in 1ª e 2ª elementare  si  sono già incontrati quelli che vanno da zero Quando i
stati tutti consumati, anzichè dire che la scatola è vuota,  si  può dire che contiene zero fiammiferi; perciò lo zero si
si può dire che contiene zero fiammiferi; perciò lo zero  si  suol considerare come un numero intero. a cento. Altri ne
poco intanto sarà bene avvertire che spesso i numeri interi  si  dicono numeri, senz'altro. 2. Per contare degli oggetti,
oggetti, per es., i cioccolatini contenuti in un sacchetto,  si  toglie dal sacchetto un cioccolatino e si dice uno; si
in un sacchetto, si toglie dal sacchetto un cioccolatino e  si  dice uno; si toglie un altro cioccolatino e si dice uno e
si toglie dal sacchetto un cioccolatino e si dice uno;  si  toglie un altro cioccolatino e si dice uno e uno, oppure
e si dice uno; si toglie un altro cioccolatino e  si  dice uno e uno, oppure due; si toglie un altro cioccolatino
un altro cioccolatino e si dice uno e uno, oppure due;  si  toglie un altro cioccolatino e si dice due e uno, oppure
uno e uno, oppure due; si toglie un altro cioccolatino e  si  dice due e uno, oppure tre; e così via. Ebbene, il numero
qualsiasi viene nominato immediatamente dopo un altro  si  dice il successivo di questo. Così, dunque, il, successivo
come il successivo di zero 3. I primi numeri che  si  incontrano a partire da uno, che si dice anche una unità,
3. I primi numeri che si incontrano a partire da uno, che  si  dice anche una unità, sono: uno, due, tre, quattro, cinque,
sette, otto e nove. Il successivo di nove è dieci; e, come  si  sa, invece di dieci si dice pure una diecina. Continuando a
successivo di nove è dieci; e, come si sa, invece di dieci  si  dice pure una diecina. Continuando a contare si potrebbe
di dieci si dice pure una diecina. Continuando a contare  si  potrebbe dire, cominciando dal successivo di dieci dieci e
nove, ossia una diecina e nove; ma nell'uso, come sappiamo,  si  suol dire invece: undici, dodici, ............. ,
di diciannove è dieci e dieci, ossia due diecine, e  si  chiamama venti. Continuando a contare, dopo venti si
e si chiamama venti. Continuando a contare, dopo venti  si  incontrano i numeri: venti e uno, cioè due diecine e uno;
e due; venti e nove, cioè due diecine e nove; i quali  si  dicono: ventuno, ventidue, . . , ventinove. Il successivo
ventinove è due diecine e dieci, cioè tre diecine, o, come  si  dice, trenta. Così proseguendo si hanno i numeri: tre
cioè tre diecine, o, come si dice, trenta. Così proseguendo  si  hanno i numeri: tre diecine e uno,......., tre diecine e
nove diecine e uno, . . . , nove diecine e nove, che  si  chiamano: trentuno, . . . . , trentanove; quaranta,
Il successivo di novantanove è cento, o, come anche  si  dice, un centinaio. 4. I numeri zero, uno, due, tre,
uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto e nove  si  rappresentano, come sappiamo, con i segni 0, 1, 2, 3, 4, 5,
sappiamo, con i segni 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9, che  si  dicono cifre. Invece ciascuno dei numeri interi che vanno
ciascuno dei numeri interi che vanno da dieci a novantanove  si  rappresenta, come si sa, con due cifre. Così, per es.,
che vanno da dieci a novantanove si rappresenta, come  si  sa, con due cifre. Così, per es., trentasette, cinquanta e
Così, per es., trentasette, cinquanta e novantacinque  si  rappresentano con 37, 50 e 95. Infine per indicare cento si
si rappresentano con 37, 50 e 95. Infine per indicare cento  si  scrive 100, cioè si adoperano tre cifre. 5. Consideriamo
37, 50 e 95. Infine per indicare cento si scrive 100, cioè  si  adoperano tre cifre. 5. Consideriamo uno qualunque dei
a due cifre, la prima cifra (a partir dalla sinistra)  si  dice la cifra delle diecine e la seconda la cifra delle
 Si  pieghi su se stesso un foglio di carta in un modo qualunque
su se stesso un foglio di carta in un modo qualunque e poi  si  ripieghi il foglio così duplicato in modo che una parte
così duplicato in modo che una parte della prima piegatura  si  sovrapponga all'altra.
tal caso  si  dice pure che ciascuno di esci è un prolungamento
pure che ciascuno di esci è un prolungamento dell'altro.  Si  vegga la fig. 2 nella quale sono rappresentati, l'uno in
ogni segmento vi sono, come è chiaro, quanti prolungamenti  si  vuole. Ebbene, un segmento e tutti i suoi prolungamenti
un segmento e tutti i suoi prolungamenti stanno su ciò che  si  dice una retta. Sopra un foglio di disegno, per ampio che
retta. Sopra un foglio di disegno, per ampio che sia, non  si  possono rappresentare rette, ma soltanto porzioni di rette.
non v'è che una sola retta la quale li contenga, o, come  si  dice, passi per essi.
quanto  si  riferisce agli angoli, un triangolo si dice ottusangolo, se
quanto si riferisce agli angoli, un triangolo  si  dice ottusangolo, se ha un angolo ottuso;
PERPENDICOLARI. - DISTANZE. 66. Due rette di un piano, che  si  incontrino in un punto, lo dividono in quattro regioni
lo dividono in quattro regioni (fig. 5), ognuna delle quali  si  dice un angolo. Il contorno di un angolo è dunque
di un angolo è dunque costituito da due semirette (che  si  dicono i suoi lati), aventi in comune l'origine (che si
si dicono i suoi lati), aventi in comune l'origine (che  si  dice il vertice dell'angolo). Veggasi per questo la fig. 6.
 si  è annunciato con una spruzzatina di pioggia, poi ha buttato
Non bisogna fidarsi troppo del sereno novembrino spesso  si  annuvola e regala piogge e piogge. In casa si accende già
spesso si annuvola e regala piogge e piogge. In casa  si  accende già il fuoco verso sera. Le donne del Quartiere
già il fuoco verso sera. Le donne del Quartiere Corridoni  si  riuniscono a veglia, ora in casa dell'una ora in casa
Fabbricano piccoli oggetti, le casine per il Presepio e  si  preparano a diventare buoni artigiani. Si ama meglio la
per il Presepio e si preparano a diventare buoni artigiani.  Si  ama meglio la casa, quando fuori è freddo.
giornate  si  allungano già. Si riprendono i lavori nei giardinetti,
giornate si allungano già.  Si  riprendono i lavori nei giardinetti, negli orti; presto
le viole e l' insalata novella. Sui bordi delle aiuole  si  affacciano le primavere. I bimbi sgambettano nei cortili
i più grandicelli. Gli uomini dicono - Meno male; l'aria  si  scalda e possiamo risparmiare un po' di carbone. Le mamme
il resto scivola via come l'olio. Coraggio, bambini,  si  avvicina il raccolto.
cardinali, potrete fissare meglio l'esposizione o, come  si  dice, l'orientamento delle case, delle strade, di voi
l'orientamento delle case, delle strade, di voi stessi.  Si  dice orientamento perchè l'est si dice anche oriente. -
strade, di voi stessi. Si dice orientamento perchè l'est  si  dice anche oriente. - Quando si è trovato l'oriente, o est,
orientamento perchè l'est si dice anche oriente. - Quando  si  è trovato l'oriente, o est, è facile trovare anche gli
io ve la riferisco in lingua topesca:  si  chiama La guerra dei topi e delle rane; attenti che
topi e delle rane; attenti che incomincio. Il topo istruito  si  ripulì la bocca, si soffiò il nasetto, tossì due o tre
che incomincio. Il topo istruito si ripulì la bocca,  si  soffiò il nasetto, tossì due o tre volte, e cominciò a
e la povertà fa presto a raggiungerla. La chiave che sempre  si  adopera è lucente; quella che non si usa si copre di
La chiave che sempre si adopera è lucente; quella che non  si  usa si copre di ruggine: così il corpo col lavoro si
che sempre si adopera è lucente; quella che non si usa  si  copre di ruggine: così il corpo col lavoro si fortifica,
non si usa si copre di ruggine: così il corpo col lavoro  si  fortifica, nell'ozio si logora. L'acqua, se corre, si
ruggine: così il corpo col lavoro si fortifica, nell'ozio  si  logora. L'acqua, se corre, si mantiene limpida e buona; se
si fortifica, nell'ozio si logora. L'acqua, se corre,  si  mantiene limpida e buona; se ristagna, si fa torbida e
se corre, si mantiene limpida e buona; se ristagna,  si  fa torbida e limacciosa: così l'anima col lavoro si
si fa torbida e limacciosa: così l'anima col lavoro  si  conserva bella e pura, e con l'ozio si empie di vizi, come
l'anima col lavoro si conserva bella e pura, e con l'ozio  si  empie di vizi, come l'acqua stagnante di insetti schifosi.
una ninna-nanna così dolce che  si  addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo si addormentò,
dolce che si addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo  si  addormentò, ronfando tra le braccia del suo padrone.
questo libro  si  chiuda, come si era cominciato, nel nome del Padre e del
questo libro si chiuda, come  si  era cominciato, nel nome del Padre e del Figliulo e dello
Essa è più lontana e più larga di quella che  si  vedeva stando in basso (fig. 3). Imaginiamo di salire su
su una di quelle montagne più alte, e poi su altre che  si  vedono dietro a quelle, più alte ancora, fin dove si vede
che si vedono dietro a quelle, più alte ancora, fin dove  si  vede quel bianco, di neve e di ghiaccio. Guardando
la linea dell'orizzonte sempre più lontana. Quanto più  si  va in alto, tanto maggiore estensione di terra si vede,
più si va in alto, tanto maggiore estensione di terra  si  vede, tanto più grande cupola di cielo e largo giro di
e parenti. Claudio e Maria sono fratello e sorella, e  si  vogliono bene, come debbono volersi bene tra loro i
bene, come debbono volersi bene tra loro i fratelli;  si  aiutano nei lavori e nelle faccende di casa: non avviene
nei lavori e nelle faccende di casa: non avviene mai che  si  bisticcino fra loro, o si guardino storto. Ma io ne conosco
di casa: non avviene mai che si bisticcino fra loro, o  si  guardino storto. Ma io ne conosco altri che non vanno guari
Ma io ne conosco altri che non vanno guari d'accordo, che  si  fan dei dispetti, che si tengono il broncio per un
che non vanno guari d'accordo, che si fan dei dispetti, che  si  tengono il broncio per un nonnulla. Costoro a vederli non
tengono il broncio per un nonnulla. Costoro a vederli non  si  direbbero fratelli, cresciuti nelle braccia della stessa
come cane e gatto! È un vero supplizio! A volersi male non  si  guadagna altro che male. Sii dunque compiacente, amorevole
Anche allo zio, ai nipoti, ai cugini, a tutti coloro che  si  chiamano parenti, devi ricambiare l'affezione che essi ti
caldo, tranquillo, felice, dove tutti, grandi e piccini,  si  trovano bene.
mi fissa mai direttamente.  Si  ferma a quattro passi di distanza e si siede sulla coda.
mai direttamente. Si ferma a quattro passi di distanza e  si  siede sulla coda. Resta così per un po', poi si alza e
distanza e si siede sulla coda. Resta così per un po', poi  si  alza e raggiunge la bandierina del calcio d'angolo. È una
storto. Le gira intorno un paio di volte, la annusa, poi  si  siede sulla pancia, la lingua fuori. Sembra un soldato a
guarda la bandierina con interesse disciplinato. Di colpo  si  tira su, si gratta, alza la zampa e innaffia la bandiera. -
bandierina con interesse disciplinato. Di colpo si tira su,  si  gratta, alza la zampa e innaffia la bandiera. - Fortuna che
a suonare. Intanto il cane, zitto com'era venuto,  si  gira e se ne va via. Un soffio di brezza leggera mi sfiora
come  si  adopera. Suppongasi di voler cercare il prodotto di 7 per
Suppongasi di voler cercare il prodotto di 7 per 8.  Si  consideri la riga, a capo della quale, a sinistra, si trova
8. Si consideri la riga, a capo della quale, a sinistra,  si  trova 7; e la colonna, a capo della quale, in alto, si
si trova 7; e la colonna, a capo della quale, in alto,  si  trova 8: al loro incrocio i trova 56. Ebbene il prodotto di
24. Moltiplicazioni col moltiplicatore ad una sola cifra.  Si  voglia il prodotto di 236 per 4. Disposti i numeri come qui
moltiplicando il segno x e tirato il tratto sotto del quale  si  scriverà il prodotto, si dirà: 4 volte 6 unità è 24 unità,
e tirato il tratto sotto del quale si scriverà il prodotto,  si  dirà: 4 volte 6 unità è 24 unità, ossia 2 diecine e 4
scrivo 9 ed ho come prodotto 944. In pratica l'operazione  si  compie dicendo: 4 volte 6, 24; scrivo 4 e riporto 2. 4
scrivo 9. 25. Moltiplicazioni col moltiplicatore 10 o 100.  Si  debba calcolare il prodotto 34 x 10. Esso è la stessa cosa
= 300 + 40 = 340, quindi il prodotto richiesto è 340. E  si  osservi che 340 si ottiene da 34 scrivendo a destra di
quindi il prodotto richiesto è 340. E si osservi che 340  si  ottiene da 34 scrivendo a destra di questo uno 0.
da 34 scrivendo a destra di questo uno 0. Similmente  si  trova 27 x 10 = 270 ; 42 X 10 = 420; ecc., ecc. Insomma: Il
= 420; ecc., ecc. Insomma: Il prodotto di un numero per 10  si  ottiene subito scrivendo uno zero alla destra del numero
che 6 X 100 è lo stesso che 100 X 6, ossia 6 volte il 100,  si  trova 6 x 100 = 600; e similmente 5 x 100 500; 10 x 100 =
10 x 100 = 1000. E dunque: Il prodotto di un numero per 100  si  ottiene subito scrivendo due zeri alla destra del numero
cioè (n.° prec.te) 940. Cosicchè il prodotto di 47 per 20  si  ottiene scrivendo la cifra 0 a destra di 94, che è il
la cifra 0 ed ho 750; 750 è il prodotto voluto. Ma dunque:  Si  moltiplica un numero per 20 (o per 30,..., o per 90)
9) e scrivendo la cifra 0 a destra del risultato che così  si  ottiene. 27. Moltiplicazione con un qualunque
la cifra 0 del 760 che non ha influenza nella somma,  si  dispone come qui a fianco. Cosicchè, dunque, per eseguire
Cosicchè, dunque, per eseguire il prodotto di 38 per 24,  si  moltiplica 38 per 4, con che si ottiene 152; si moltiplica
il prodotto di 38 per 24, si moltiplica 38 per 4, con che  si  ottiene 152; si moltiplica 38 per 2, con che si ottiene 76;
38 per 24, si moltiplica 38 per 4, con che si ottiene 152;  si  moltiplica 38 per 2, con che si ottiene 76; si scrive il 76
4, con che si ottiene 152; si moltiplica 38 per 2, con che  si  ottiene 76; si scrive il 76 al di sotto del 152, scalando,
ottiene 152; si moltiplica 38 per 2, con che si ottiene 76;  si  scrive il 76 al di sotto del 152, scalando, come si dice,
76; si scrive il 76 al di sotto del 152, scalando, come  si  dice, di un posto verso sinistra, ed infine si eseguisce la
come si dice, di un posto verso sinistra, ed infine  si  eseguisce la somma. 28. Compiuta una moltiplicazione, se ne
una moltiplicazione, se ne verifica l'esattezza, cioè, come  si  dice, se ne fa la prova, eseguendone un'altra, per la quale
il moltiplicatore e il moltiplicando della prima. Se non  si  sono commessi errori, le due moltiplicazioni condurranno al
In cui  si  fa conoscenza con alcuni dei principali personaggi di
dei principali personaggi di questa storia pag. 7 II In cui  si  apprende che il conte di Trencabar ha un figliolo e si
cui si apprende che il conte di Trencabar ha un figliolo e  si  conosce un terribile capitano ambrosiano-spagnolo 20 III In
un terribile capitano ambrosiano-spagnolo 20 III In cui  si  rimane stupiti di fronte alla formidabile cultura del
imbattiamo in qualcuno di quei maledetti spagnoli ai quali  si  è alluso nel capitolo precedente e si assiste ad un
spagnoli ai quali si è alluso nel capitolo precedente e  si  assiste ad un incontro che non esitiamo a definire fatale
un incontro che non esitiamo a definire fatale 55 V In cui  si  sente parlare del famoso tesoro degli incas e si fa la
V In cui si sente parlare del famoso tesoro degli incas e  si  fa la conoscenza con un sacerdote incas a cui piace fare
del modo di dire "fare scherzi da prete" 73 VI In cui  si  vede che la storia di Romeo e Giulietta può ripetersi anche
vergine e nell'interno di un tempio incas 102 VII In cui  si  assiste al Gran Consiglio dei Fratelli della Costa e allo
di Maracaibo, ha anche lui i suoi guai 130 IX In cui  si  fa la conoscenza con un misterioso personaggio che, pur
che, francamente, non sappiamo in quale angolo del mondo  si  trovi in questo momento, spintovi dal caso o da vaghezza di
caso o da vaghezza di solitarie meditazioni 191 XI In cui  si  rimane di stucco apprendendo qualche cosa di veramente
erano dunque cent'anni fa ben dolorose! Molti generosi  si  proposero allora nobilmente di strappare la Patria a tanta
la Patria a tanta miseria, anche a costo della vita, e  si  raccolsero in numerose Società segrete. Una di queste
in numerose Società segrete. Una di queste Società  si  diffuse maggiormente, e fu detta dei Carbonari, perchè i
membri usavano vocaboli presi dal gergo dei carbonari. Così  si  intendevano fra loro, mentre non li poteva comprendere la
dalla sorpresa, e una mosca che abitava là sul soffitto  si  mise a ballare. Una foglia di quercia si affacciò e
là sul soffitto si mise a ballare. Una foglia di quercia  si  affacciò e gentilmente si mosse per fare da ventaglio. Tit
a ballare. Una foglia di quercia si affacciò e gentilmente  si  mosse per fare da ventaglio. Tit si sollevò con fatica, e
affacciò e gentilmente si mosse per fare da ventaglio. Tit  si  sollevò con fatica, e alla vista di Caterina si mise a
Tit si sollevò con fatica, e alla vista di Caterina  si  mise a ridere: — Sei molto elegante, signora, con codesto
a strascico, — le disse poi, per non offenderla. Caterí  si  vergognava, ma era felice: — Sei guarito, eh, Tit? —
al sole, pareva dipinta a nuovo, per la soddisfazione. Tit  si  addormentò, e nel frattempo lo scoiattolo si affacciò per
Tit si addormentò, e nel frattempo lo scoiattolo  si  affacciò per chiedere come stava. — Pic è stato arrestato,
incuriosita, s'era posata sul suo naso. Quando Tit  si  risvegliò, fu contento di vedere che la casina era
Precisamente, — confessò Caterí, e, non sapendo che dire,  si  mise a piangere per far capire la sua contentezza. Tit la
36.  Si  hanno 20 tavolette di cioccolata: è possibile distribuirle
toccate 4 tavolette. Naturalmente alla prima domanda  si  è dovuto risponder no, perchè 20 non si può spezzare nella
alla prima domanda si è dovuto risponder no, perchè 20 non  si  può spezzare nella somma di 6 numeri interi eguali; alla
nella somma di 6 numeri interi eguali; alla seconda  si  è potuto risponder sì, perchè 24 è la somma di 6 addendi
eguali a 4. Dunque non sempre, dati due numeri interi,  si  può spezzare uno di essi nella somma di tanti numeri interi
eguali quante sono le unità dell'altro. Quando è possibile,  si  dice che il primo è multiplo del secondo, o anche che il
sono eguali gli addendi in cui può essere spezzato il primo  si  dice il quoto del primo per il secondo. Per conseguenza,
per 7, e il quoto è 9; ecc., ecc. Per indicare i quoti  si  fa uso del segno : che si legge diviso per; quindi 24 : 6
ecc., ecc. Per indicare i quoti si fa uso del segno : che  si  legge diviso per; quindi 24 : 6 (leggi: ventiquattro diviso
sono le unità del quoto, senza alcun avanzo; e dunque, se  si  eseguisce la divisione del primo per il secondo si ottiene
se si eseguisce la divisione del primo per il secondo  si  ottiene come quoziente il quoto e come resto 0. Da ciò si
si ottiene come quoziente il quoto e come resto 0. Da ciò  si  trae un mezzo per decidere se un intero dato sia, o no,
un intero dato sia, o no, divisibile per un altro. Per es.,  si  voglia decidere se 168 sia divisibile o no per 14. Si
es., si voglia decidere se 168 sia divisibile o no per 14.  Si  eseguisca la divisione di 168 per 14. Si trova come
o no per 14. Si eseguisca la divisione di 168 per 14.  Si  trova come quoziente 12 e come resto 0; dunque 168 è
divisibile per 14 e il quoto del primo per il secondo è 12.  Si  osservi che, per quanto è detto nel n° 31: Un intero è
uno zero; nel qual caso il suo quoto per 10 è il numero che  si  ottiene da esso sopprimendo lo zero finale; e che: Un
zeri; nel qual caso il suo quoto per 100 è il numero che  si  ottiene da esso sopprimendo i due zeri finali. Così, ad
una palla, un piatto, un oggetto materiale qualunque. Se  si  tocca o si guarda tutto in giro, ciò che viene a contatto
un piatto, un oggetto materiale qualunque. Se si tocca o  si  guarda tutto in giro, ciò che viene a contatto con la pelle
viene a contatto con la pelle delle mani o ciò che di esso  si  vede è la sua superficie, la quale separa dallo spazio
ben levigata, le pareti di una stanza dànno idea di ciò che  si  dice una superficie piana; la superficie di una palla, di
di superficie curve diverse. Buona immagine di ciò che  si  dice una superficie dànno i fogli di carta velina molto
su lastre di vetro o avvolgendoli intorno a bottiglie,  si  può dar forma di superficie piane o curve. 60. Se due
insieme costituiscono ancora una superficie piana, questa  si  dice un ampliamento di ciascuna di quelle. Una superficie
di quelle. Una superficie piana ammette quanti ampliamenti  si  vuole; e questi appartengono tutti, insieme con essa, ad un
o su di una palla di legno dalla punta di una matita che vi  si  faccia scorrere sopra, un filo molto sottile, comunque
filo molto sottile, comunque disposto, dà idea di ciò che  si  dice una linea. Ogni granellino di sabbia molto piccolo,
siano leggermente premuti con la punta, dà idea di ciò che  si  chiama un punto. Sopra ogni superficie si possono tracciare
idea di ciò che si chiama un punto. Sopra ogni superficie  si  possono tracciare quante linee si vuole, ed ogni linea
Sopra ogni superficie si possono tracciare quante linee  si  vuole, ed ogni linea contiene quanti punti si vuole. 62. Le
quante linee si vuole, ed ogni linea contiene quanti punti  si  vuole. 62. Le linee possono essere di forme molto diverse.
di linea della prima forma compresa fra due suoi punti  si  dice un segmento, e i due punti si dicono gli estremi del
fra due suoi punti si dice un segmento, e i due punti  si  dicono gli estremi del segmento (fig.1).
entrare. I bambini gli fanno la corte. Chi sa che egli non  si  commuova e non li lasci sgattaiolare dentro! Il ragazzino
e non li lasci sgattaiolare dentro! Il ragazzino non  si  commuove. È un bel moretto sveglio, sorridente. E che
bocca aperta e intanto sbirciano se mai le tende della sala  si  aprano sullo schermo. Inutile. Non si vede niente. Al più
le tende della sala si aprano sullo schermo. Inutile. Non  si  vede niente. Al più si ode qualche musichetta o il
aprano sullo schermo. Inutile. Non si vede niente. Al più  si  ode qualche musichetta o il frammento di un dialogo. Nino e
musichetta o il frammento di un dialogo. Nino e Ninetta  si  divertono al cinematografo della loro scuola, che è
quella Amanda  si  svegliò. Sbatté gli occhi, girò la testa, sorrise alla
bambina, guardò il cane, vide la Pinuccia, la riconobbe,  si  stupì, non si spaventò, tornò a sorridere a Dorotea. - Lei
il cane, vide la Pinuccia, la riconobbe, si stupì, non  si  spaventò, tornò a sorridere a Dorotea. - Lei è mia figlia -
bellissima? - ...Oh, sì! - biascicò a stento la Pinuccia. E  si  sedette sul bordo del letto, con molta prudenza, perché di
sul ghiaccio  si  fanno le belle scivolate, e colla neve si gioca a tirarsi
sul ghiaccio si fanno le belle scivolate, e colla neve  si  gioca a tirarsi le palle e a fare i fantocci. Ma una parte
rimane sul terreno, scorre dove il terreno è inclinato, e  si  raccoglie nei solchi in rigagnoli; i rigagnoli diventano
 Si  scende alla seconda stazione. Il maestro del paese, coi
quello della città per recarsi tutti assieme al campo, dove  si  svolgerà la festa degli alberi. I ragazzi, sulle prime, si
si svolgerà la festa degli alberi. I ragazzi, sulle prime,  si  guardano in cagnesco: quelli del paese sono quasi tutti
da quelli della città. Guidati dai loro maestri, mentre  si  attraversa il paese e si prende la strada dei campi, si fà
Guidati dai loro maestri, mentre si attraversa il paese e  si  prende la strada dei campi, si fà amicizia, non solo, ma
si attraversa il paese e si prende la strada dei campi,  si  fà amicizia, non solo, ma sono quelli del luogo che
a burlarsi degli altri. C'è, per esempio, Cherubino che  si  ferma a bocca aperta davanti a una distesa di cespugli alti
E io ti butterò nella spazzatura, con la faccia in giú. Ci  si  sta bene nella spazzatura?
rimase un po' di tempo profondamente assorto. Poi  si  mise a passeggiare guardando il soffitto, e si ricordò di
assorto. Poi si mise a passeggiare guardando il soffitto, e  si  ricordò di Caterí: — Puoi cominciare a farti vedere,
bene fin che lo hai. L'arte di impiegar bene il tempo  si  impara da ragazzi; si perfeziona con l'età e l'abitudine; e
hai. L'arte di impiegar bene il tempo si impara da ragazzi;  si  perfeziona con l'età e l'abitudine; e poi non si perde, nè
ragazzi; si perfeziona con l'età e l'abitudine; e poi non  si  perde, nè si dimentica più. Bada anzitutto che ogni cosa ha
perfeziona con l'età e l'abitudine; e poi non si perde, nè  si  dimentica più. Bada anzitutto che ogni cosa ha il suo
poi i fiori, poi maturano i frutti. Così il campo prima  si  ara, poi si semina, più tardi si miete. Se un contadino
poi maturano i frutti. Così il campo prima si ara, poi  si  semina, più tardi si miete. Se un contadino volesse mietere
Così il campo prima si ara, poi si semina, più tardi  si  miete. Se un contadino volesse mietere quando è tempo di
bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo,  si  diventa vecchi senza aver fatto mai nulla di bene.
Nei nostri paesi viticoli poverissimi di foraggi, non  si  sa che farne delle vinacce, ossia i residui della
vinacce, ossia i residui della fabbricazione del vino, e  si  gettano al letamaio. Altrove si apprezzano molto e, prima
fabbricazione del vino, e si gettano al letamaio. Altrove  si  apprezzano molto e, prima che vadano a concimare la terra,
apprezzano molto e, prima che vadano a concimare la terra,  si  dànno per nutrimento invernale al bestiame, sole, o
Perciò le raccolgono in tini, o entro apposite fosse, dove  si  comprimono e si chiudono. Il bestiame mangia volentieri le
in tini, o entro apposite fosse, dove si comprimono e  si  chiudono. Il bestiame mangia volentieri le vinacce, e ne
e i maiali. Anche i semi delle vinacce, vagliati e seccati,  si  dànno d'inverno al pollame. Servono ugualmente bene, alla
quindi alle vacche, e particolarmente agli animali che  si  vogliono ingrassare.
anche al di là del mare, se  si  sale su un bastimento, e si naviga per giorni e giorni,
anche al di là del mare, se si sale su un bastimento, e  si  naviga per giorni e giorni, sempre tra cielo ed acqua, si
e si naviga per giorni e giorni, sempre tra cielo ed acqua,  si  arriva ad altre grandi terre, abitate da genti diverse, con
(fig. 20); anche le grandi terre sono grandissime isole e  si  dicono continenti. Il contorno delle terre (continenti ed
La domenica è giorno del Signore; e il Signore vuole che  si  consacri al riposo e alla preghiera. Come è desiderato
fa festa, e vuole che tutto abbia un aspetto più gaio.  Si  vestono gli abiti più belli per andare a messa ed a vespro:
di amichevoli saluti. Sembra che in questo giorno tutti  si  voglian più bene; si rammentano i cari lontani, e anche i
Sembra che in questo giorno tutti si voglian più bene;  si  rammentano i cari lontani, e anche i trapassati; si scrive
bene; si rammentano i cari lontani, e anche i trapassati;  si  scrive al figliolo, o al fratello, che andò soldato; si
si scrive al figliolo, o al fratello, che andò soldato;  si  legge qualche pagina di un libro istruttivo o morale, e vi
legge qualche pagina di un libro istruttivo o morale, e vi  si  ragiona sopra. Così le ore fuggono, come fossero minuti. Ma
Ma la giornata non finisce senza una qualche opera buona:  si  ricorda qualche vecchia ammalata, priva di tutto, e le si
si ricorda qualche vecchia ammalata, priva di tutto, e le  si  porta anche solo un po' di pane; ma le si reca insieme una
di tutto, e le si porta anche solo un po' di pane; ma le  si  reca insieme una parola di conforto, che le giova più del
una parola di conforto, che le giova più del pane. Così  si  santifica la festa nelle buone famiglie campagnuole. Così
una linea  si  dice una circonferenza, se è l'insieme dei punti di un
distanze tutte eguali. E codesto punto fisso è ciò che  si  dice il suo centro. Raggio di una circonferenza è ogni
raggio. La porzione di piano racchiusa da una circonferenza  si  dice cerchio. Si badi bene, pertanto, che le circonferenze
di piano racchiusa da una circonferenza si dice cerchio.  Si  badi bene, pertanto, che le circonferenze sono linee, i
ciascun diametro. Nella pratica per disegnar circonferenze  si  adopera il compasso. 85. Un poligono si dice regolare, se
circonferenze si adopera il compasso. 85. Un poligono  si  dice regolare, se ha tutti i lati e tutti gli angoli
mescolanze. Tutto è buono, a chi sa usarne: e con poco  si  contenta il bestiame. Con minima spesa, e con lieve
minima spesa, e con lieve disturbo, gli alimenti ordinari  si  rendono più piacevoli al gusto, più salubri e nutritivi.
gusto, più salubri e nutritivi. Anche gli alimenti mediocri  si  possono convertire in buoni cibi. Gli alimenti del bestiame
possono convertire in buoni cibi. Gli alimenti del bestiame  si  migliorano con le mescolanze, la fermentazione, la
Con foraggi mediocri, ma convenientemente mescolati,  si  preparano profende, o razioni più appetitose, nutritive, e
come lui, dell'acqua fredda. Ne conosco di quelli che  si  lavano solamente alla domenica. Ne conosco degli altri che
lavano solamente alla domenica. Ne conosco degli altri che  si  lavano con la punta delle dita, con una sola mano, come
come i gatti! Il gatto ama la nettezza: tutti i giorni  si  lava il muso con lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si
la nettezza: tutti i giorni si lava il muso con lo zampino;  si  lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se lo arruffi,
si lava il muso con lo zampino; si lecca ora qua, ora là;  si  liscia il pelo. Se lo arruffi, gli fai dispiacere; se lo
il pelo. Se lo arruffi, gli fai dispiacere; se lo insudici,  si  impermalisce, e ti graffia, perchè vuol essere sempre
pulito; l'acqua non costa nulla; e dopo ben lavati,  si  prova un vero benessere.
Deve quindi essere un luogo sano, arioso, allegro, dove  si  sta volentieri. Ma al contrario, molte case campaguole son
finestra. Più che un'abitazione di cristiani, queste case  si  direbbero canili! E a farle più malsane, quasi non lo
E a farle più malsane, quasi non lo fossero già abbastanza,  si  aggiunge il letamaio. Questo lo si mette proprio sull'uscio
fossero già abbastanza, si aggiunge il letamaio. Questo lo  si  mette proprio sull'uscio di casa; e non si bada a
Questo lo si mette proprio sull'uscio di casa; e non  si  bada a raccoglierne il sugo, che in neri rigagnoli solca
il sugo, che in neri rigagnoli solca l'aia, e qua e là  si  spande in laghetti. Bisogna proprio essere senza naso, per
non sentire la puzza ammorbante che ne esala! Per quanto  si  abbia una tempra robusta, come si può vivere sani in luoghi
che ne esala! Per quanto si abbia una tempra robusta, come  si  può vivere sani in luoghi sì fatti? A dormire in camere
dalle abitazioni malsane. Nella casa di Gian Pietro  si  ammalarono tutti, un dopo l'altro, dello stesso male; e due
Quanto foraggio  si  perde! Scarseggiano i prati nei luoghi asciutti. Non
terre irrigue, le più adatte alla produzione dei foraggi.  Si  ha quindi poco bestiame e, sovratutto di inverno, lo si
Si ha quindi poco bestiame e, sovratutto di inverno, lo  si  tien magro con razioni di fieno e paglia mescolate insieme,
mescolate insieme, e misurate con mano avara. A stento  si  giunge alla primavera. Il bestiame che dalle fatiche estive
giunge alla primavera. Il bestiame che dalle fatiche estive  si  sarebbe rifatto col riposo invernale, scarsamente nutrito,
le ossa. Con tutto ciò da per tutto, per trascuranza,  si  perde moltissimo foraggio. Son pochi i prati in terra, e si
si perde moltissimo foraggio. Son pochi i prati in terra, e  si  trascurano i prati in aria, cioè le foglie di alberi e di
per ignoranza, o trascuratezza! Quanto foraggio secco  si  avrebbe di più per l'inverno, e quant'altro bestiame si
si avrebbe di più per l'inverno, e quant'altro bestiame  si  potrebbe mantenere, senza maggiore spesa, o soverchia
CIECO I ragazzi all'uscita di scuola  si  sfrenano. Mamme, sorelle, zie, domestiche venute a prendere
hanno un bel da fare per agguantarli. Oggi, nella baraonda,  si  fa largo un signore trascinato da un grosso cane lupo. Un
a ringhiare e a far salti verso di lui. Il cane lupo  si  secca, da' uno strattone alla catena, si avventa sul
lui. Il cane lupo si secca, da' uno strattone alla catena,  si  avventa sul cagnetto petulante. Il suo padrone, costretto a
con dolcezza - Vi prego di scusarmi. Forse qualcuno di voi  si  è fatto male? I ragazzi lo guardano stupiti e si accorgono
di voi si è fatto male? I ragazzi lo guardano stupiti e  si  accorgono che le sue pupille sono spente. All'occhiello
sopra cui brilla una stella: medaglia d'argento. I ragazzi  si  commovono e si scoprono. - Perdonate - mormora quello che
una stella: medaglia d'argento. I ragazzi si commovono e  si  scoprono. - Perdonate - mormora quello che ritrova per
bianchi entrano al galoppo nella pista mentre due pagliacci  si  scambiano scemenze. Op là! Una bimba piove dall'alto e si
si scambiano scemenze. Op là! Una bimba piove dall'alto e  si  colloca in groppa di un cavallo, poi salta sull'altro e
sull'altro e continua così per un pezzetto, fino a che  si  aggrappa a una fune che pende dal soffitto e sparisce
venuta. Applausi... Ma questo spettacolo non è divertente;  si  ha sempre paura che la bambina si faccia male. Nemmeno gli
non è divertente; si ha sempre paura che la bambina  si  faccia male. Nemmeno gli equilibristi sospesi al trapezio
sospesi al trapezio svegliano il buon umore del pubblico;  si  ha fretta che finiscano. Ninetta chiude gli occhi perchè
Foche e pinguini strillano come diavoli, forse protestano;  si  domandano - Che ci sta a fare tutta quella gente? - Poi una
io una domanda? - Certo, Nadir. - Perché gli extraterrestri  si  chiamano così? - Perché non abitano sulla Terra.
Terra. Extraterrestri, infatti, significa proprio "che non  si  trovano sulla Terra". Capito? - Capito. - E allora perché
Capito? - Capito. - E allora perché gli extracomunitari  si  chiamano così? - Perché non abitano nella Comunità Europea,
i fili del telegrafo. Giocano a rimpiattino: ogni tanto  si  scontrano e precipitano. Un bambino piccolissimo avanza
un ombrello rosso all'angolo della strada. Pare un fungo;  si  vedono soltanto i suoi piedini. Si ferma alla grondaia e si
strada. Pare un fungo; si vedono soltanto i suoi piedini.  Si  ferma alla grondaia e si diverte a udire lo scroscio
si vedono soltanto i suoi piedini. Si ferma alla grondaia e  si  diverte a udire lo scroscio dell'acqua sull'ombrello.
in parentesi il segno abbreviativo che nella pratica  si  adopera per indicare la parola a fianco, o il suo plurale.
per indicare la parola a fianco, o il suo plurale. Così  si  scrive: m. 1, m. 5, m. 12, .... invece di 1 metro, 5 metri,
Tutte queste lunghezze, per una ragione che vedremo,  si  dicono le unità di misura più comuni per le lunghezze. Si
si dicono le unità di misura più comuni per le lunghezze.  Si  noti che: 1 hm. = 10 dam., 1 km. = 10 hm. = 100 dam. Se
km. = 10 hm. = 100 dam. Se ciascuno dei 10 decimetri di cui  si  compone un metro si divide in 10 parti eguali, il metro
Se ciascuno dei 10 decimetri di cui si compone un metro  si  divide in 10 parti eguali, il metro resta suddiviso in 100
dunque 1 dm. = 10 cm. Se ciascuno dei 100 centimetri di cui  si  compone un metro si divide in 10 parti eguali, il metro
Se ciascuno dei 100 centimetri di cui si compone un metro  si  divide in 10 parti eguali, il metro resta diviso in 1000
1 dm. = 100 mm. 43. Tenendo presenti queste osservazioni  si  risolvono subito problemi come i seguenti: 1° A quanti
equivale la somma km. 3 hm. 50? Per risolvere il primo  si  osserverà che, poichè ogni metro è 100 centimetri ed ogni
metro è 100 centimetri ed ogni decimetro è 10 centimetri,  si  avrà m. 7 = cm. 100 X 7 = cm. 700, dm. 4 = cm. 10 X 4 = cm.
= cm. (700 + 40 + 5) = cm. 745. E per risolvere il secondo  si  osserverà che, poichè ogni chilometro è 100 decametri ed
è 100 decametri ed ogni ettometro è 10 decametri,  si  avrà: km. 3 = dam. 100 x 3 = dam. 300, hm. 5 = dam. 10 x 5
orientarci, dobbiamo ricorrere a uno strumento, che  si  chiama bussola. È uno strumento inventato per orientarsi e
può farsi un'idea di questa immensa distesa d'acqua. Chi  si  trova in mare su un bastimento, lontano da terra, non vede
acqua e cielo (fig. 9). E spesso tanto il cielo che l'acqua  si  fanno cattivi. Il cielo si copre, si oscura a tempesta, con
tanto il cielo che l'acqua si fanno cattivi. Il cielo  si  copre, si oscura a tempesta, con nuvole nere, che fanno
il cielo che l'acqua si fanno cattivi. Il cielo si copre,  si  oscura a tempesta, con nuvole nere, che fanno buio come di
e lo abbassano e lo scuotono, con onde enormi, che spesso  si  rovesciano anche al di sopra di esso. Il pilota non può più
stadio, mamme, babbi, fratelli più piccoli o più grandi  si  agitano, applaudono, salutano i ginnasti. Gli altri, tutta
cittadina dai sei ai diciotto anni, maschi e femmine,  si  esibiscono nell'arena agli ordini del direttore sportivo,
del direttore sportivo, gridati dal megàfono. Le squadre  si  alternano, si succedono con ritmo impeccabile. Sfilano nel
sportivo, gridati dal megàfono. Le squadre si alternano,  si  succedono con ritmo impeccabile. Sfilano nel campo,
di teste: forza, gioventù, bellezza, armonia. I genitori  si  commuovono.
per la libertà e sbigottiva i soldati dell'oppressore.  Si  ebbero episodi di leggendario valore. Un umile popolano
portate con sè, dar fuoco alla porta di una caserma, in cui  si  erano asserragliati gli Austriaci. Divamparono le fiamme, e
Divamparono le fiamme, e gli Austriaci, spaventati,  si  arresero. Enrico ed Emilio Dandolo e Luciano Manara fecero
in cui fu strappata al nemico Porta Tosa. I Milanesi  si  avanzavano, proteggendosi dalla tempesta di palle e di
in modo da formare grosse cataste di forma cilindrica, che  si  potevano agevolmente rotolare avanti e indietro. La porta
tutte le finestre comparvero le bandiere tricolori. E tutti  si  abbracciavano, si baciavano, piangevano, nella gioia della
comparvero le bandiere tricolori. E tutti si abbracciavano,  si  baciavano, piangevano, nella gioia della riconquistata
i fascisti. Quando i ragazzi  si  pulirono l'ultima bricciola dalle labbra (occorrerebbe per
ottobre. Pioveva a dirotto: tuttavia lungo la via Nomentana  si  scorgevano filare motociclette con due uomini neri sopra, e
scorgevano filare motociclette con due uomini neri sopra, e  si  scorgevano automobili che correvano all'impazzata per le