Ora, sapendo che le linee orizzontali perpendicolari alla linea d’orizzonte, quelle cioè che formano coll’incontro di questo un angolo retto, si
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Essa consiste in una stricia di carta sostenuta, che si applica, in senso orizzontale o verticale, di fronte a quanto si vuol copiare, tenendola
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La si applica davanti a quanto si vuol copiare, distante dall’occhio destro (l’altro sia chiuso) 3 volte almeno la sua dimensione verticale, e
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Adoperando la carbonella,(1) il carboncino Contè o il gesso vi facciamo osservare che, temperando i medesimi, non si procede come si usa fare colla
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Alle parti chiare del viso che staccano sul fondo, si contrappongano delle mezze tinte incolore fredde, e alle oscure, le più chiare del fondo, che
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In questo caso la luce si spande sul resto della figura e si armonizza colle mezzetinte dello stesso grado di cui è composta la luce.
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Se attraverso un quadro si descrive una linea diagonale, e se il massimo scuro e la massima luce sono collocati negli angoli opposti, si produrrà
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Nella necessità di dover modificare qualche tinta troppo forte e decisa oltre il bisogno, si adopera la mollica di pane, la gomma elastica, il
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Si copra tutto il dipinto con un foglio di carta sostenuta, nel quale si avrà intagliato un foro grande abbastanza da lasciar vedere tutta la macchia
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Quando un incidente irreparabile capita nel primo piano, e non si vuole ricominciare tutto il lavoro, talvolta riuscitissimo nelle altre parti, si
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Ammettiamo, quindi, che il sole si trovi in S. Eccovi l’operazione per trovare le ombre degli oggetti che si trovano nella Tav. IX.
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Il colorito è una delle parti colla quale si danno i lumi, le ombre e i colori convenienti agli oggetti che si vogliono rappresentare.
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Come si prepara la superficie su cui si vuol miniare.
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Volendo miniare delle figure in oro o in argento; se in oro, si preparano con un’imprimitura d’oro in conchiglia e si ombreggiano col giallo di fiele
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I verdi delle foglie si abbozzano con verde malachite, massicotto e gomma gutta e si finiscono colle lacche verdi o verde lilla.
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Per le rose gialle, si prepara un’imprimitura di massicotto e si ombreggiano con gomma gutta, giallo di fiele e bistro; cavando i lumi con massicotto
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Quei violetti, si improntano di oltremare, carminio e bianco; e si ombreggiano e finiscono coi medesimi colori. I bordi si ottengono col bianco.
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I rossi si improntano di cinabro; si finiscono collo stesso colore coll’aggiunta di carminio o lacca negli scuri. I bordi si dispongono colla gomma
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Parleremo dei più belli e in ispecie di quelli screziati. Alcuni screziati di rosso si abbozzano con carminio e bianco; terminandoli col carminio
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I gialli, si abbozzano di gomma gutta; ombreggiando coll’ocra e terra d'ombra, o bistro. I bordi si miniano con cinabro, aggiungendo, qualche volta
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Il campo bianco dei petali, le cui striscie sono di color carminio, si ombreggia ordinariamente con bianco e indaco; quello le cui striscie sono di
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I bianchi si preparano col bianco, e si lavorano collo stesso colore mescolato coll’oltremare e col nero; e i loro bordi si ottengono col carminio.
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Gli stami si dispongono, in alcuni di indaco, nero e bianco e si ombreggiano con indaco; in altri di massicotto e bianco.
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I semplici violetti, si abbozzano di violetto e bianco; si finiscono coi medesimi colori, aggiungendo però del carminio in quelli tendenti al rosso.
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Gli anemoni doppi e screziati si abbozzano, se rossi, di cinabro e si ombreggiano di cinabro e carminio; toccando le ombre centrali a sbalzi e con
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Le foglie degli anemoni si dispongono di verde malachite e massicotto, e si ombreggiano col verde vescica.
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Gli steli si improntano di massicotto e si finiscono con lacca e bistro, aggiungendo del verde per i meno rossi.
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Quelli rossi, si improntano di carminio, oltremare e molto bianco; si finiscono cogli stessi colori, ma di tinta più carica. Quelli bianchi, come
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Gli effetti d’acqua si ottengono coll’indaco mescolato col bianco in diverse proporzioni, e, in certi casi, coll’aggiunta di verde; si ombreggia
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Così preparati, e ancora umidi, si ripongono in piccoli alberelli, da dove si levano colla spatola di corno o d’avorio, per allinearli su una lastra
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Volendo farne uso, si stemperano coll’acqua, e con un macinello di agata o di vetro, si macinano sulla superficie di una lastra di cristallo opaco.
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La pasta ben manipolata si riduce a cilindri, e le si dà forma regolare colle stampe. A certi colori artificiali e diverse ocre molto dure, che non
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Dove molti raggi sono riuniti, il brio della luce è aumentato, e quando essi diventano più diffusi e più estesi, la luce si mostra naturalmente più
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L’azzurro è quasi sempre di tinta fredda, si allontana e si regge in tutti i colori rotti.
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I pennelli sporchi di colore si lavano con sapone comune e acqua, meglio se calda. Si possono anche sgrassarli bene con benzina, e, dopo averli
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Per scioglierla, la si rompe in pezzi, si pone nel bagnomaria, ricoprendola d’acqua, e la si lascia così per cinque o sei ore. Poi si fa bollire
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Dopo aver accuratamente piallata la parte su cui si deve dipingere, la si pulisce strofinandovi sopra l'olio di lino, con un pezzetto di pomice. Per
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La seta si prepara stendendola su di un telaio come se fosse per ricamare, vi si passa sopra con una pennellessa di setola finissima, una mano d
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L’olio di lino si chiarisce, prendendo 4 parti di esso che si pongono in una boccia di vetro con dentro 2 parti di acqua calda, e una parte e mezza
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Si chiarisce ancora con calce viva, ponendo 1 litro di olio dentro a un fiasco insieme con 1/4 di calce viva; e poi si agiti molto spesso. L’olio
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Pongasi a bagnomaria, che bolla, l'olio purificato, cioè lavato in un fiasco di vetro che abbia il collo aperto, sì che molta superficie dell’olio
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Si pesta l'ambra grossamente e si pone in un matraccio a secco per fonderla a fuoco vivo. Sciolta che sia, vi si getta sopra a riprese l’essenza già
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Si sciolga a secco la coppale polverizzata, e quando è liquefatta vi si aggiunga tre volte il suo peso di essenza di trementina rettificata e
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Questa è la vernice di coppale più colorita di tutte, sebbene la resina non abbia sofferto alterazioni. Per decolorarla alquanto si fa uso di vetro
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Si stendono sul dipinto con pennello di martora piatto, largo, fino e flessibile. Asciugano presto, e si levano con spugna e acqua pura, il che si
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smeriglio. Sciolta la resina, vi si aggiunge, a riprese, ugual peso di essenza di trementina o di ragia rettificata bollente, agitando di tanto in
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Questo seccativo, che si fabbrica a Parigi dal signor Duriorez, supplisce ai sali di piombo e all’olio grasso come seccativi. Si mescola con i colori
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Le velature si applicano quasi sempre quando il quadro è quasi terminato, e il loro effetto nella pittura è di addolcire l’esecuzione; perciò quando
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Quando non si dipinge alla prima, e quand’anche si è obbligati di tornare più volte sulle parti di maggior importanza, non bisogna impiegare delle
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Questo punto di comune incontro, si chiama punto di vista, il quale, in effetto, rappresenta il punto che si trovava dirimpetto all’occhio vostro
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