Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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parti di acido solforico a 66°, nel miscuglio  si  introduce della limatura di ferro in eccesso, si riscalda
miscuglio si introduce della limatura di ferro in eccesso,  si  riscalda leggermente, e quando il liquido cessa di fare
e quando il liquido cessa di fare effervescenza  si  filtra, e si lascia cristallizzare; si raccolgono i
quando il liquido cessa di fare effervescenza si filtra, e  si  lascia cristallizzare; si raccolgono i cristalli, si lavano
fare effervescenza si filtra, e si lascia cristallizzare;  si  raccolgono i cristalli, si lavano per poco tempo, si fanno
e si lascia cristallizzare; si raccolgono i cristalli,  si  lavano per poco tempo, si fanno seccare celeremente, e si
si raccolgono i cristalli, si lavano per poco tempo,  si  fanno seccare celeremente, e si conservano in vasi
si lavano per poco tempo, si fanno seccare celeremente, e  si  conservano in vasi ermeticamente chiusi.
 Si  fa riscaldare il tutto, si dilunga con 140 parti di acqua,
fa riscaldare il tutto,  si  dilunga con 140 parti di acqua, si fa bollire alcuni
fa riscaldare il tutto, si dilunga con 140 parti di acqua,  si  fa bollire alcuni minuti, e si filtra.
con 140 parti di acqua, si fa bollire alcuni minuti, e  si  filtra.
 si  è ottenuto la tinta che si desidera, si toglie la prova da
si è ottenuto la tinta che  si  desidera, si toglie la prova da questo bagno e la si
si è ottenuto la tinta che si desidera,  si  toglie la prova da questo bagno e la si immerge nella
che si desidera, si toglie la prova da questo bagno e la  si  immerge nella soluzione di iposolfito al 15 per cento, ove
immerge nella soluzione di iposolfito al 15 per cento, ove  si  lascia per un quarto d’ora.
angolare viene modificata anche quando  si  avvicina, o si allontana la lente dagli oggetti, perchè in
angolare viene modificata anche quando si avvicina, o  si  allontana la lente dagli oggetti, perchè in tal modo si
o si allontana la lente dagli oggetti, perchè in tal modo  si  altera la lunghezza focale. La massima apertura angolare si
si altera la lunghezza focale. La massima apertura angolare  si  ha quando la lente si presenta con tutto il suo diametro ai
focale. La massima apertura angolare si ha quando la lente  si  presenta con tutto il suo diametro ai raggi paralleli, e la
il suo diametro ai raggi paralleli, e la minima quando  si  avvicina il più che si può la lente agli oggetti.
raggi paralleli, e la minima quando si avvicina il più che  si  può la lente agli oggetti.
5 minuti. Questo cotone  si  lava, si fa seccare, e si scioglie nell’alcool assoluto. La
5 minuti. Questo cotone si lava,  si  fa seccare, e si scioglie nell’alcool assoluto. La
5 minuti. Questo cotone si lava, si fa seccare, e  si  scioglie nell’alcool assoluto. La soluzione si addiziona
seccare, e si scioglie nell’alcool assoluto. La soluzione  si  addiziona con un ioduro, e si adopera a preparare le
assoluto. La soluzione si addiziona con un ioduro, e  si  adopera a preparare le lastre, come il collodio ordinario.
 si  estrae la carta, si lava nell'acqua, e si portata un
estrae la carta,  si  lava nell'acqua, e si portata un liquido fatto con
estrae la carta, si lava nell'acqua, e  si  portata un liquido fatto con
E. Becquerel, se in una soluzione alcoolica di iodio  si  introduce una prova ottenuta col bicromato sopra carta
ottenuta col bicromato sopra carta incollata con amido,  si  lava quindi nell’alcool e. si fa seccare, i bianchi
carta incollata con amido, si lava quindi nell’alcool e.  si  fa seccare, i bianchi diventano color blù, ed i gialli più
diventano color blù, ed i gialli più o meno trasparenti. Se  si  copre di amido la superficie della carta in modo uniforme,
copre di amido la superficie della carta in modo uniforme,  si  passa quindi in una debole soluzione alcoolica di iodio, e
quindi in una debole soluzione alcoolica di iodio, e poscia  si  lava con molt’acqua, essa assume un bel colore blù. Se ora
essa assume un bel colore blù. Se ora questa carta  si  introduce in una soluzione concentrata di bicromato di
in una soluzione concentrata di bicromato di potassa,  si  asciuga e si secca perfettamente vicino al fuoco, diventerà
soluzione concentrata di bicromato di potassa, si asciuga e  si  secca perfettamente vicino al fuoco, diventerà così
una negativa in cinque minuti. La positiva ottenuta  si  lava, e si fa seccare. Ora si porta in una debole tintura
negativa in cinque minuti. La positiva ottenuta si lava, e  si  fa seccare. Ora si porta in una debole tintura di iodio, e
minuti. La positiva ottenuta si lava, e si fa seccare. Ora  si  porta in una debole tintura di iodio, e dopo qualche tempo
porta in una debole tintura di iodio, e dopo qualche tempo  si  lava nell’acqua, quindi, dopo di averla accuratamente
di averla accuratamente asciugata con carta senza colla,  si  lascia seccare spontaneamente.
 Si  fa sciogliere nell’acqua il protosolfato di ferro o
nell’acqua il protosolfato di ferro o vetriolo verde, dopo  si  aggiunge l’acido acetico e l’alcool, si mescola la
verde, dopo si aggiunge l’acido acetico e l’alcool,  si  mescola la soluzione, e si filtra.
l’acido acetico e l’alcool, si mescola la soluzione, e  si  filtra.
del miscuglio sulla prova  si  fa nel modo seguito per albuminare. Cioè si versa la
sulla prova si fa nel modo seguito per albuminare. Cioè  si  versa la soluzione in un bacino di vetro, si pone sopra di
Cioè si versa la soluzione in un bacino di vetro,  si  pone sopra di essa la prova, e, quando questa sembra bene
prova, e, quando questa sembra bene impregnata col liquido,  si  estrae e si fa seccare penzolone per aria.
questa sembra bene impregnata col liquido, si estrae e  si  fa seccare penzolone per aria.
 Si  mette un foglio di carta sopra il bagno di acetato di
un foglio di carta sopra il bagno di acetato di piombo, vi  si  lascia per 5 minuti, si estrae, e si asciuga per carta
il bagno di acetato di piombo, vi si lascia per 5 minuti,  si  estrae, e si asciuga per carta bibula.
acetato di piombo, vi si lascia per 5 minuti, si estrae, e  si  asciuga per carta bibula.
qualunque maniera  si  proceda per introdurre la lastra nel bagno sensibilizzatore
nel bagno per 25 secondi all’incirca. Dopo un tal tempo  si  estrae, si fa sgocciolare per un angolo sopra del bagno per
per 25 secondi all’incirca. Dopo un tal tempo si estrae,  si  fa sgocciolare per un angolo sopra del bagno per pochi
per un angolo sopra del bagno per pochi istanti, e  si  espone nella camera oscura se si vuole operare a umido, ma
bagno per pochi istanti, e si espone nella camera oscura se  si  vuole operare a umido, ma se si vuole operare a secco, come
nella camera oscura se si vuole operare a umido, ma se  si  vuole operare a secco, come è regola generale, si immerge
ma se si vuole operare a secco, come è regola generale,  si  immerge la lastra in un bacino ripieno d’acqua, ove si
si immerge la lastra in un bacino ripieno d’acqua, ove  si  lascia per alcuni minuti; l’acqua toglie dalla lastra
il quale colla sua presenza impedirebbe che  si  potesse conservare la sensibilità all'albumina dopo del suo
del suo essiccamento. Il lavamento della lastra sensibile  si  potrebbe anche più convenientemente effettuare sotto un
più convenientemente effettuare sotto un getto di acqua che  si  fa cadere da una bottiglia o da una fontana artificiale.
sostanza proposta da Bingham  si  ottiene con calce estinta e bromo liquido. Per ottenere la
estinta e bromo liquido. Per ottenere la calce estinta  si  immerge nell’acqua un pezzo di calce viva, quando cessa di
nell’acqua un pezzo di calce viva, quando cessa di stridere  si  estrae, e si pone in mezzo ad un foglio di carta. La calce
pezzo di calce viva, quando cessa di stridere si estrae, e  si  pone in mezzo ad un foglio di carta. La calce in breve
in mezzo ad un foglio di carta. La calce in breve tempo  si  riscalda, esala abbondanti vapori, e cade in polvere.
e cade in polvere. Questa polvere è la calce estinta,  si  raccoglie, si passa al setaccio, e si conserva pel bisogno
polvere. Questa polvere è la calce estinta, si raccoglie,  si  passa al setaccio, e si conserva pel bisogno in fiasco ben
è la calce estinta, si raccoglie, si passa al setaccio, e  si  conserva pel bisogno in fiasco ben otturato. Quando si
e si conserva pel bisogno in fiasco ben otturato. Quando  si  vuole produrre la combinazione della calce col bromo si
si vuole produrre la combinazione della calce col bromo  si  pone nel compartimento a destra uno strato di calce estinta
di un mezzo centimetro circa, quindi nel mezzo della calce  si  introduce una piccola capsula di vetro o di porcellana
parti di bromo liquido per 100 parti di polvere di calce;  si  ricopre il compartimento, e quando la calce ha preso un
soluzione del cloruro di sodio  si  può conservare indefinitamente senza che si guasti. Dopo
di sodio si può conservare indefinitamente senza che  si  guasti. Dopo ciascuna volta che ha servito si ripone sempre
senza che si guasti. Dopo ciascuna volta che ha servito  si  ripone sempre nella stessa bottiglia, alla quale si destina
servito si ripone sempre nella stessa bottiglia, alla quale  si  destina un imbuto di vetro piuttosto grande con entro un
piuttosto grande con entro un filtro di carta, nel quale  si  versa il liquido stato adoperato.
la base delle operazioni fotografiche. Per ottenerlo puro  si  fa sciogliere dell’argento monetario nell’acido nitrico
monetario nell’acido nitrico dilungato, alla soluzione  si  aggiunge del cloruro di sodio, oppure dell’acido
per precipitare l’argento allo stato di cloruro,  si  raccoglie, si lava, si fa seccare il precipitato, si
precipitare l’argento allo stato di cloruro, si raccoglie,  si  lava, si fa seccare il precipitato, si mescola gradatamente
l’argento allo stato di cloruro, si raccoglie, si lava,  si  fa seccare il precipitato, si mescola gradatamente con due
si raccoglie, si lava, si fa seccare il precipitato,  si  mescola gradatamente con due volte il suo peso di carbonato
fuso in un crogiuolo al calor rosso. L’argento metallico  si  separa e forma un bottone in fondo del crogiuolo.
 Si  ripulisce una lastra di acciaio con un miscuglio di aceto e
di acciaio con un miscuglio di aceto e di acido solforico,  si  stende sopra di essa uno strato di gelatina contenente in
gelatina contenente in soluzione del bicromato di potassa.  Si  fa seccare a dolce calore, vi si applica (come nella
del bicromato di potassa. Si fa seccare a dolce calore, vi  si  applica (come nella macchina a copiare) il disegno a
(come nella macchina a copiare) il disegno a riprodurre, e  si  pone il tutto alla luce. Dopo dell’impressione luminosa i
luce. Dopo dell’impressione luminosa i bianchi del disegno  si  accusano con color bruno sulla lastra, mentre i neri
mentre i neri conservano la loro tinta gialla primitiva.  Si  introduce la lastra nell’acqua che scioglie le parti dello
dello strato non impressionate, e mette a nudo il metallo.  Si  tratta ora con una soluzione di bicloruro di platino per
di platino per incidere l’acciaio. Quando l’azione  si  giudica abbastanza profonda, si lava la lastra, si tratta
l’acciaio. Quando l’azione si giudica abbastanza profonda,  si  lava la lastra, si tratta con inchiostro da stampa per
l’azione si giudica abbastanza profonda, si lava la lastra,  si  tratta con inchiostro da stampa per tirare le prove.
 Si  agita con una spatola di legno, o di vetro la soluzione di
la soluzione di iposolfito di soda, e nel medesimo tempo  si  fa cadere sopra di essa, a poco a poco, con sottil getto,
la soluzione di cloruro d’oro. Il precipitato a misura che  si  va formando si scioglie nel miscuglio. La soluzione
cloruro d’oro. Il precipitato a misura che si va formando  si  scioglie nel miscuglio. La soluzione ottenuta si filtra, e
formando si scioglie nel miscuglio. La soluzione ottenuta  si  filtra, e si conserva all’oscuro.
scioglie nel miscuglio. La soluzione ottenuta si filtra, e  si  conserva all’oscuro.
 Si  pone un foglio di carta in un bagno di nitrato di uranio al
di carta in un bagno di nitrato di uranio al 10 per 100,  si  estrae, si fa seccare al buio, e si espone sotto di una
in un bagno di nitrato di uranio al 10 per 100, si estrae,  si  fa seccare al buio, e si espone sotto di una negativa alla
uranio al 10 per 100, si estrae, si fa seccare al buio, e  si  espone sotto di una negativa alla luce per un tempo eguale
una prova positiva sulla carta positiva ordinaria, e quindi  si  porta in un bagno di nitrato di argento cristallizzato al 5
un bagno di nitrato di argento cristallizzato al 5 per 100;  si  vedrà svilupparsi la positiva e terminarsi in meno di un
la positiva e terminarsi in meno di un minuto, e questa  si  può fissare lavandola semplicemente nell’acqua. Secondo il
positiva sarà anche migliore se la carta esposta alla luce  si  porta in un’acqua contenente 1/1000 di bicloruro di
in un’acqua contenente 1/1000 di bicloruro di mercurio,  si  lava, e poscia si immerge in una soluzione al 3/100 di
1/1000 di bicloruro di mercurio, si lava, e poscia  si  immerge in una soluzione al 3/100 di nitrato d’argento.
 si  impressiona quindi nella camera oscura. Dopo della posa
camera oscura. Dopo della posa l’immagine è latente, ma  si  sviluppa da sè dopo qualche tempo acquistando una grande
acquistando una grande perfezione e finezza di dettagli.  Si  fissa coll’iposolfito di soda. Se si tentasse sviluppare
e finezza di dettagli. Si fissa coll’iposolfito di soda. Se  si  tentasse sviluppare più presto l’immagine coll’acido
sviluppare più presto l’immagine coll’acido gallico  si  perderebbe facilmente la prova.
 Si  porta al buio il quadro mobile della camera oscura che
della camera oscura che inchiude la lamina impressionata,  si  inserisce la lamina stessa nella cassetta a mercuriare. Col
cassetta a mercuriare. Col mezzo di una lampada ad alcool  si  riscalda il fondo della cassetta ove sta il mercurio, fino
questo sia arrivato alla temperatura di circa +60°, come  si  osserverà in un piccolo termometro posto nella cassetta
posto nella cassetta stessa. Dopo un minuto o due  si  approssima il lume di una candela alla finestrina gialla
di una candela alla finestrina gialla dell’istrumento, e  si  segue coll’occhio lo svilupparsi dell’immagine. Quando si
e si segue coll’occhio lo svilupparsi dell’immagine. Quando  si  giudica la prova abbastanza intensa, si estrae dalla
Quando si giudica la prova abbastanza intensa,  si  estrae dalla cassetta, si esamina di nuovo attentamente, e
la prova abbastanza intensa, si estrae dalla cassetta,  si  esamina di nuovo attentamente, e se si stima sviluppata a
dalla cassetta, si esamina di nuovo attentamente, e se  si  stima sviluppata a dovere, si procede alla sua fissazione.
di nuovo attentamente, e se si stima sviluppata a dovere,  si  procede alla sua fissazione. In caso diverso, riponendo la
diverso, riponendo la lamina nella camera mercuriatrice,  si  prolunga l’azione dei vapori mercurei sino a che lo
 Si  tratta una moneta d’oro con acqua regia. Quando la
è verdastra pel rame che contiene. La polvere nera che  si  trova al fondo è cloruro di argento. Questa soluzione si fa
si trova al fondo è cloruro di argento. Questa soluzione  si  fa evaporare in capsule di porcellana sino a che abbiano
a che abbiano cessato di svilupparsi vapori acidi. Dopo  si  scioglie, si filtra, e si aggiunge, a goccie, una soluzione
cessato di svilupparsi vapori acidi. Dopo si scioglie,  si  filtra, e si aggiunge, a goccie, una soluzione di carbonato
di svilupparsi vapori acidi. Dopo si scioglie, si filtra, e  si  aggiunge, a goccie, una soluzione di carbonato di soda,
a goccie, una soluzione di carbonato di soda, sino a che  si  forma un precipitato di carbonato di ossido di rame, onde
di ossido di rame, onde saturare tutto l’acido nitrico,  si  aggiunge qualche goccia di acido muriatico per far
per far nuovamente sciogliere il precipitato. Dopo  si  aggiunge alla soluzione una soluzione filtrata e ben
limpida di solfato di ferro, agitando il miscuglio. L’oro  si  depone in forma di polvere bruna, si lava questa polvere
il miscuglio. L’oro si depone in forma di polvere bruna,  si  lava questa polvere con acido muriatico, e poi con acqua
di prussiato di potassa giallo. L’oro puro, che così  si  ottenne, si tratta con acqua regia, si fa evaporare a
di potassa giallo. L’oro puro, che così si ottenne,  si  tratta con acqua regia, si fa evaporare a siccità, a calore
L’oro puro, che così si ottenne, si tratta con acqua regia,  si  fa evaporare a siccità, a calore lento, ed il sale ottenuto
lento, ed il sale ottenuto sarà cloruro d’oro puro. Se  si  riscalda troppo a lungo ed al calore di 150°C una parte del
troppo a lungo ed al calore di 150°C una parte del cloro  si  evapora, non rimane che un cloruro d’oro di color giallo
non rimane che un cloruro d’oro di color giallo AuCl che  si  decompone in oro e bicloruro d’oro quando si scioglie
AuCl che si decompone in oro e bicloruro d’oro quando  si  scioglie nell’acqua. Quest’ultimo cloruro non conviene al
Carta alla gelatina. —  Si  fa fondere a bagno-maria 2 grammi di colla di pesce in 100
2 grammi di colla di pesce in 100 grammi di acqua, cui  si  aggiunge 1 gramma di ioduro di potassio. Si immerge la
di acqua, cui si aggiunge 1 gramma di ioduro di potassio.  Si  immerge la carta per 10 minuti in questa soluzione, e poi
immerge la carta per 10 minuti in questa soluzione, e poi  si  fa seccare; quando si vuole far uso di questa carta, non si
10 minuti in questa soluzione, e poi si fa seccare; quando  si  vuole far uso di questa carta, non si ha più che a
si fa seccare; quando si vuole far uso di questa carta, non  si  ha più che a sensibilizzarla per le operazioni susseguenti.
Himly, se  si  tratta la carta con una soluzione d’oro nel prussiato di
con una soluzione d’oro nel prussiato di potassa giallo,  si  fa seccare, e si porta in una soluzione di nitrato
d’oro nel prussiato di potassa giallo, si fa seccare, e  si  porta in una soluzione di nitrato d’argento, quindi si fa
e si porta in una soluzione di nitrato d’argento, quindi  si  fa nuovamente seccare, si ottiene una carta positiva molto
di nitrato d’argento, quindi si fa nuovamente seccare,  si  ottiene una carta positiva molto sensibile, che dà delle
molto sensibile, che dà delle buone fotografie, che  si  fissano con acqua salata e con iposolfito di soda. Ma
non è da proporsi alla pratica, perchè la soluzione d’oro  si  deve produrre sciogliendo il pericoloso oro fulminante in
 Si  leva i margini dello strato lavato ed ancor umido per la
ancor umido per la larghezza di un mezzo centimetro circa.  Si  versa su di esso un miscuglio di 24 goccie di acido
solforico e di circa un mezzo litro d’acqua, dopo 5 minuti  si  getta via, si lava nuovamente con acqua. Quando la lastra è
circa un mezzo litro d’acqua, dopo 5 minuti si getta via,  si  lava nuovamente con acqua. Quando la lastra è così
è così sgocciolata, che da essa non cade più altra acqua,  si  porta sullo strato la tela incerata nera tagliata più
la tela incerata nera tagliata più piccola del vetro. La  si  fa ben combaciare col collodio mettendovi sopra un piccol
con la mano. Il combaciamento è perfetto quando non  si  ravvisa più esistere alcuna bolla d’aria tra il vetro e la
esistere alcuna bolla d’aria tra il vetro e la tela. Dopo  si  riscalda leggermente il vetro, e si trova che alzando la
vetro e la tela. Dopo si riscalda leggermente il vetro, e  si  trova che alzando la tela incerata per un angolo, il
che alzando la tela incerata per un angolo, il collodio  si  alza con essa.
 Si  impregna la carta con una soluzione moderatamente
moderatamente concentrata di ammonio-citrato di ferro,  si  asciuga tra carta bibula, e si espone nella camera oscura.
di ammonio-citrato di ferro, si asciuga tra carta bibula, e  si  espone nella camera oscura. Si sviluppa con una dilungata
asciuga tra carta bibula, e si espone nella camera oscura.  Si  sviluppa con una dilungata soluzione d’oro nell’acqua
soluzione d’oro nell’acqua regia, e neutralizzata con soda,  si  lava nell’acqua debolmente acidulata con acido solforico,
lava nell’acqua debolmente acidulata con acido solforico,  si  fa seccare, quindi si tratta con una soluzione di bromuro,
acidulata con acido solforico, si fa seccare, quindi  si  tratta con una soluzione di bromuro, oppure di ioduro di
di bromuro, oppure di ioduro di potassio, e nuovamente  si  fa seccare. Così l’immagine sarà terminata e fissata. Il
l’azione è molto più lenta, ed in questo caso per fissare  si  farà uso dell’iposolfito di soda.
carbone abbruciando  si  combina coll’ossigeno, si cambia in acido carbonico CO2; ma
carbone abbruciando si combina coll’ossigeno,  si  cambia in acido carbonico CO2; ma quando la combustione non
CO2; ma quando la combustione non può farsi liberamente  si  cambia in ossido di carbonio CO, che è un gas velenoso, al
in ossido di carbonio CO, che è un gas velenoso, al quale  si  devono ascrivere i casi di asfissia col carbone; questo gas
devono ascrivere i casi di asfissia col carbone; questo gas  si  vede spesso abbruciare con fiamma blù sopra i carboni
corrispondono ai metalloidi, e le basi ai metalli. Quelli  si  formano specialmente quando si combinano insieme due
e le basi ai metalli. Quelli si formano specialmente quando  si  combinano insieme due metalloidi; essi si formano ancora
quando si combinano insieme due metalloidi; essi  si  formano ancora quando l’ossigeno si unisce in eccesso con
due metalloidi; essi si formano ancora quando l’ossigeno  si  unisce in eccesso con un metallo. Queste all’incontro si
si unisce in eccesso con un metallo. Queste all’incontro  si  formano nella combinazione di un metallo coll’ossigeno, in
 Si  mette del fosforo nell’acido cloroidrico. Quando la
cloroidrico. Quando la soluzione è satura di fosforo  si  dilunga con acetato di soda sino a che il suo colore sia di
sino a che il suo colore sia di un verde oliva intenso.  Si  immerge la carta in questo bagno per cinque o sei ore, dopo
immerge la carta in questo bagno per cinque o sei ore, dopo  si  fa seccare perfettamente. Si espone nella macchina a
per cinque o sei ore, dopo si fa seccare perfettamente.  Si  espone nella macchina a copiare sino a
 Si  riduce in polvere il nitrato di potassa o salnitro del
polvere il nitrato di potassa o salnitro del commercio, e  si  pone in un bicchiere della capacità di un mezzo litro. Dopo
pone in un bicchiere della capacità di un mezzo litro. Dopo  si  versa sopra del sale l’acido solforico e si agita ben bene
litro. Dopo si versa sopra del sale l’acido solforico e  si  agita ben bene il miscuglio con un mestatoio di vetro;
quando il miscuglio appare in forma di siroppo omogeneo  si  introduce in esso il cotone cardato, mondo, per quanto si
si introduce in esso il cotone cardato, mondo, per quanto  si  può, da ogni materia estranea.
 Si  mescoli a parti eguali colla predetta soluzione di acido
eguali colla predetta soluzione di acido pirogallico, e  si  sparga sopra dell’immagine da intensare. Il miscuglio di
da intensare. Il miscuglio di queste due soluzioni non  si  deve fare che al momento di adoperarlo, perchè si decompone
non si deve fare che al momento di adoperarlo, perchè  si  decompone molto presto.
foco di una lente  si  comporta come il foco degli specchi sferici, di cui abbiamo
colla distanza dall’origine della luce cui la lente  si  presenta. Se un punto luminoso si avvicina alla lente, il
della luce cui la lente si presenta. Se un punto luminoso  si  avvicina alla lente, il foco, ossia l’immagine di questo
alla lente, il foco, ossia l’immagine di questo punto  si  allontana dalla lente, ed inversamente, per cui se si mette
punto si allontana dalla lente, ed inversamente, per cui se  si  mette il punto luminoso alla distanza presso cui dapprima
mette il punto luminoso alla distanza presso cui dapprima  si  formava la sua immagine, il foco va ora a formarsi alla
il foco va ora a formarsi alla distanza presso cui  si  trovava dapprima il punto luminoso. Questo effetto si
cui si trovava dapprima il punto luminoso. Questo effetto  si  distingue chiamando fochi coniugati i due punti opposti
sua immagine. I fochi coniugati sono così fatti, che non  si  può spostare l’uno senza spostare anche l’altro, e si
non si può spostare l’uno senza spostare anche l’altro, e  si  chiamano coniugati per esprimere una tale mutua relazione
per esprimere una tale mutua relazione tra essi. Ciò  si  comprenderà meglio da quel che segue.
 Si  fa bollire il miscuglio sino a che il riso incomincia a
sino a che il riso incomincia a rompersi, e screpolarsi.  Si  passa tra tela fina il liquido, e gli si aggiunge
e screpolarsi. Si passa tra tela fina il liquido, e gli  si  aggiunge
1859. bibula, sino a che sia diventato secco. In caso non  si  possa aspettare, che il cotone fulminante si essichi così
In caso non si possa aspettare, che il cotone fulminante  si  essichi così lentamente, si riscalda dell’acqua sino
che il cotone fulminante si essichi così lentamente,  si  riscalda dell’acqua sino all’ebollizione, si allontana dal
lentamente, si riscalda dell’acqua sino all’ebollizione,  si  allontana dal fuoco il vaso che la contiene, e si copre con
si allontana dal fuoco il vaso che la contiene, e  si  copre con un piatto di terra cotta su cui si stese il
la contiene, e si copre con un piatto di terra cotta su cui  si  stese il cotone fulminante. Il calore trasmesso produrrà in
 Si  pone 1 parte di noce di galla in polvere grossolana con 5
in polvere grossolana con 5 parti di acqua in un vaso, che  si  mantiene alla temperatura di 20 a 25 gradi per lo spazio di
impedire l’essiccamento del miscuglio. Dopo un tal tempo  si  fa evaporare sino a siccità, e si tratta il residuo con
Dopo un tal tempo si fa evaporare sino a siccità, e  si  tratta il residuo con alcool bollente. L’acido gallico si
e si tratta il residuo con alcool bollente. L’acido gallico  si  scioglie, e si depone col raffreddamento in forma di
residuo con alcool bollente. L’acido gallico si scioglie, e  si  depone col raffreddamento in forma di cristalli aghiformi.
aghiformi. Facendo cristallizzare una seconda volta  si  ottiene l’acido gallico sufficientemente puro.
sarà ricoperta di albumina o di una prova negativa che  si  vuole cancellare. In questa circostanza si deve toccare la
negativa che si vuole cancellare. In questa circostanza  si  deve toccare la parte albuminata della lastra con ammoniaca
breve tempo stropicciando con una tela ordinaria, questo  si  stacca compiutamente dal vetro. Si lava con acqua, si
tela ordinaria, questo si stacca compiutamente dal vetro.  Si  lava con acqua, si asciuga con tovagliolo, quindi si
si stacca compiutamente dal vetro. Si lava con acqua,  si  asciuga con tovagliolo, quindi si pulisce nello stesso modo
vetro. Si lava con acqua, si asciuga con tovagliolo, quindi  si  pulisce nello stesso modo che si deve fare per le lastre
con tovagliolo, quindi si pulisce nello stesso modo che  si  deve fare per le lastre nuove.
versare il liquore albuminoso sulla lastra  si  deve aver cura, che non si producano delle piccole bolle
liquore albuminoso sulla lastra si deve aver cura, che non  si  producano delle piccole bolle d’aria, che potrebbero
piccole bolle d’aria, che potrebbero difettare la prova che  si  vuol produrre, e quando queste bollicelle si formano
la prova che si vuol produrre, e quando queste bollicelle  si  formano tuttavia, giova riunirle colla bacchetta di vetro,
prima di versar via l’eccesso di albumina, perchè riunite  si  possono far partire più agevolmente.
di mettere la prova nell’acido gallico sciolto nell’acqua  si  mette in una decozione di campeggio, si ottiene una
sciolto nell’acqua si mette in una decozione di campeggio,  si  ottiene una immagine nera su fondo grigio. Se si mette in
campeggio, si ottiene una immagine nera su fondo grigio. Se  si  mette in decozione di altre materie coloranti, p. e. di
coloranti, p. e. di legno giallo, di Brasile, di Robbia  si  ottiene immagini diversamente colorate; se infine dopo di
infine dopo di avere passato la prova nel bagno ferrico, la  si  mette in una soluzione di prussiato di potassa si ottiene
la si mette in una soluzione di prussiato di potassa  si  ottiene una immagine di color blù su fondo bianco.
 Si  prende un cartone della grandezza di 0m 80×0m 60, si copre
prende un cartone della grandezza di 0m 80×0m 60,  si  copre con carta bianca, poscia si tirano sopra di esso
grandezza di 0m 80×0m 60, si copre con carta bianca, poscia  si  tirano sopra di esso delle linee equidistanti, e si
poscia si tirano sopra di esso delle linee equidistanti, e  si  scrivono delle lettere maiuscole a misurati intervalli in
a misurati intervalli in modo simmetrico. Questo cartone  si  posa inclinato sopra di una tavola, così che sul davanti
un angolo ottuso di circa 130 gradi. Dirimpetto al cartone  si  pone la camera oscura, e la sua distanza dal cartone sia
camera oscura, e la sua distanza dal cartone sia quella che  si  usa per prendere i ritratti, p. e. di soli 3 metri; si
che si usa per prendere i ritratti, p. e. di soli 3 metri;  si  metta al foco nel mezzo del vetro smerigliato il punto O,
del vetro smerigliato il punto O, centro del cartone, e  si  osservi che questo punto sia della maggior nitidezza
dell’immagine del cartone saranno egualmente confuse. Ora  si  fa un segno colla punta di un temperino sul tubo più
più grande, e senza spostare nè la camera, nè il cartone,  si  tira una prova, e si osserva quali parti sono restate le
spostare nè la camera, nè il cartone, si tira una prova, e  si  osserva quali parti sono restate le più distinte.
che  si  voglia fare un ritratto in scala naturale, se si avesse,
che si voglia fare un ritratto in scala naturale, se  si  avesse, per esempio, una lente di 2 metri di distanza
per esempio, una lente di 2 metri di distanza focale,  si  porrebbe la persona a 4 metri dalla lente, e l’immagine si
si porrebbe la persona a 4 metri dalla lente, e l’immagine  si  farebbe in eguale grandezza anche a 4 metri dalla lente.
venne a mescolarsi, combinarsi coll'iposolfito di soda, non  si  dovrà più operare nel modo sopraindicato, converrà cambiare
quale scioglie il solfato di ferro formatosi. Coll’argento  si  depone anche del ferro, perciò si scioglie il deposito con
formatosi. Coll’argento si depone anche del ferro, perciò  si  scioglie il deposito con acido nitrico, e dalla soluzione
scioglie il deposito con acido nitrico, e dalla soluzione  si  precipita l’argento in forma di cloruro, che si tratta nel
soluzione si precipita l’argento in forma di cloruro, che  si  tratta nel modo sopraddetto per convertirlo in nitrato. Ma
Ma sarebbe più utile trattare il bagno argenteo che  si  vuole utilizzare con solfuro di potassio sino a che si
che si vuole utilizzare con solfuro di potassio sino a che  si  forma ancora un precipitato. Il liquido chiarificato si
che si forma ancora un precipitato. Il liquido chiarificato  si  decanta, il deposito si raccoglie, si fa seccare e si
Il liquido chiarificato si decanta, il deposito  si  raccoglie, si fa seccare e si mescola col doppio del suo
liquido chiarificato si decanta, il deposito si raccoglie,  si  fa seccare e si mescola col doppio del suo peso di nitrato
si decanta, il deposito si raccoglie, si fa seccare e  si  mescola col doppio del suo peso di nitrato di potassa in
in un crogiuolo fortemente riscaldato. Quando nel crogiuolo  si  pose la quantità totale del nitrato si riscalda più
Quando nel crogiuolo si pose la quantità totale del nitrato  si  riscalda più fortemente, e così l’argento cola al fondo e
di riconoscere se il lavamento non è perfetto. — Quando  si  teme che nel seno della prova possa ancora trovarsi una
soda per causa di un incompiuto lavamento, e che perciò non  si  osi ancora levarla dal suo contatto coll’acqua, si operi
non si osi ancora levarla dal suo contatto coll’acqua,  si  operi nel modo che segue: si estragga la prova, si faccia
dal suo contatto coll’acqua, si operi nel modo che segue:  si  estragga la prova, si faccia sgocciolare, e si faccia
si operi nel modo che segue: si estragga la prova,  si  faccia sgocciolare, e si faccia cadere le ultime goccie
che segue: si estragga la prova, si faccia sgocciolare, e  si  faccia cadere le ultime goccie sopra di una soluzione
di mercurio. La presenza dell’iposolfito di soda  si  accuserà, producendo un precipitato nero. Con un altro modo
un precipitato nero. Con un altro modo più semplice  si  potrà riconoscere se il lavamento è sufficiente, cioè
l’angolo inferiore della carta; imperocchè in questo caso  si  fa sentire un sapor dolce particolare. Ma questi due modi
formazione delle formole chimiche  si  pone sempre prima il corpo più elettro-positivo della
della combinazione, affatto il contrario di quello che  si  usa nella nomenclatura parlata. E siccome presso
nella nomenclatura parlata. E siccome presso quest’ultima  si  dice protossido di ferro, acido cloroidrico, iposolfito di
col mezzo della nomenclatura scritta le stesse combinazioni  si  esprimono mettendo dopo il corpo che si metteva prima,
stesse combinazioni si esprimono mettendo dopo il corpo che  si  metteva prima, come:
 Si  pone la prova su di un treppiede orizzontale, si ricopre
pone la prova su di un treppiede orizzontale,  si  ricopre con tanto cloruro d’oro, quanto la lamina è capace
transitando sotto di questa una lampada ad alcool accesa,  si  riscalda la prova sino a che essa, col sorgere di una folla
abbia ricevuto un grande splendore, e che le bollicine  si  siano divelte dalla lamina per la forza del calore. Col
per la forza del calore. Col mezzo di una tanaglietta  si  afferra ora per l’apice di un angolo la lamina, si scaccia
si afferra ora per l’apice di un angolo la lamina,  si  scaccia di un tratto il liquido soprastante e tosto la si
si scaccia di un tratto il liquido soprastante e tosto la  si  immerge in un bacino ripieno d’acqua. Si riprende la lamina
e tosto la si immerge in un bacino ripieno d’acqua.  Si  riprende la lamina colla tanaglietta, si diluvia con un
ripieno d’acqua. Si riprende la lamina colla tanaglietta,  si  diluvia con un forte getto d’acqua filtrata per allontanare
 Si  incomincia per far sciogliere l’acido pirogallico
per far sciogliere l’acido pirogallico nell’acqua, poscia  si  aggiunge l’acido acetico. Si adopera la soluzione senza
pirogallico nell’acqua, poscia si aggiunge l’acido acetico.  Si  adopera la soluzione senza aver bisogno di filtrare, ma
soluzione dell’acido pirogallico sia perfetta, perciò essa  si  deve preparare almeno una mezz’ora prima di farne uso a
mezz’ora prima di farne uso a sviluppare. Questa soluzione  si  deve preparare al libero contatto della luce, ed una tale
ed una tale proprietà è comune a tutte le soluzioni che  si  impiegano in fotografia; ma essa si deve conservare nel
tutte le soluzioni che si impiegano in fotografia; ma essa  si  deve conservare nel gabinetto oscuro, e siccome una piccola
di essa può mettere in disordine il bagno d’argento,  si  deve aver cura di mettere il vaso che la contiene in un
che sia ben segregato dal nitrato d’argento, e quando la  si  impiega a sviluppare, bisogna fare attenzione che il bagno
sensibilizzatore non le sia vicino, ma il più lontano che  si  può.
 Si  versi una parte di ambe le soluzioni nei bicchierini a b,
di ambe le soluzioni nei bicchierini a b, quindi in questi  si  introducano contemporaneamente due liste della carta
formate dividendo per metà una lista più grande, e  si  immergano per i capi corrispondenti. Dopo un breve spazio
per i capi corrispondenti. Dopo un breve spazio di tempo  si  estraggono dai bicchierini le due liste, e si paragoni
di tempo si estraggono dai bicchierini le due liste, e  si  paragoni nella modificazione prodotta l’azione delle due
solforico ordinario aggiungiamo 1 equivalente di acqua  si  sviluppa un grande calore, e si produce un acido che
1 equivalente di acqua si sviluppa un grande calore, e  si  produce un acido che chiamare si può acido solforico
un grande calore, e si produce un acido che chiamare  si  può acido solforico bi-idratato. Quest’ultimo si distingue
chiamare si può acido solforico bi-idratato. Quest’ultimo  si  distingue nel suo modo di essere da ciò che cristallizza
di +4°, mentre l’acido solforico monoidratato non  si  solidifica che alla temperatura di -34°.
 Si  ripulisce la lastra d’acciaio da incidere con bianco di
la lastra d’acciaio da incidere con bianco di creta,  si  tratta con una soluzione composta di 1 parte di acido
di 1 parte di acido cloroidrico e di 20 parti di acqua,  si  lava e si fa seccare. Si stende sulla superficie ripulita
di acido cloroidrico e di 20 parti di acqua, si lava e  si  fa seccare. Si stende sulla superficie ripulita del bitume
e di 20 parti di acqua, si lava e si fa seccare.  Si  stende sulla superficie ripulita del bitume di Giudea
del bitume di Giudea sciolto nell’essenza di lavanda,  si  riscalda ora il metallo per seccare la vernice, riparandola
seccare la vernice, riparandola dalla luce e dall’umido.  Si  applica sulla vernice una prova positiva e si espone alla
e dall’umido. Si applica sulla vernice una prova positiva e  si  espone alla luce; per circa 10 minuti al sole, e per un’ora
è segno che l’esposizione venne prolungata di troppo. Ora  si  tratta la lastra con un dissolvente per sciogliere le parti
 Si  porta la carta impregnata di acetato di piombo sopra della
di piombo sopra della soluzione di ioduro di potassio, vi  si  lascia per 3 minuti e si lascia sgocciolare.
di ioduro di potassio, vi si lascia per 3 minuti e  si  lascia sgocciolare.
e che può servire al fotografo, è la melassa, la quale  si  ottiene nella fabbricazione del zuccaro cristallizzato. Si
si ottiene nella fabbricazione del zuccaro cristallizzato.  Si  adoperano grandi quantità di melassa per preparare
grandi quantità di melassa per preparare dell’alcool;  si  fa fermentare e si distilla Per convertire in alcool
di melassa per preparare dell’alcool; si fa fermentare e  si  distilla Per convertire in alcool
soluzione di gomma arabica  si  deve versare sullo strato di collodio mentre questo è ancor
sullo strato di collodio mentre questo è ancor umido, e  si  distribuisce sopra tutta la superficie della prova
della prova inclinando leggermente il vetro, come  si  fece per collodionare. Versando invece la soluzione gommosa
di cotone, operando come abbiamo veduto presso l’albumina,  si  trova che spesso lo strato di collodio si lacera sin dai
l’albumina, si trova che spesso lo strato di collodio  si  lacera sin dai primi istanti in modo irreparabile, per
esercitatavi dal liquido inegualmente distribuito.  Si  vede a fortiori che se si volesse far uso del cotone, non
liquido inegualmente distribuito. Si vede a fortiori che se  si  volesse far uso del cotone, non si mancherebbe di guastare
vede a fortiori che se si volesse far uso del cotone, non  si  mancherebbe di guastare l’immagine.
la soluzione  si  passa per tela, e si conserva al bisogno.
la soluzione si passa per tela, e  si  conserva al bisogno.

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