Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Cipí

206513
Lodi, Mario 32 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Cipí

degli artigli che ci sono e non ci sono». E con un voletto si posò sul ramo piú lungo del fico, che penzolava proprio sopra l'animale. Appena

Cipí

galoppanti si lanciarono alla carica contro il muro nero e ad un tratto parti una cannonata: ma il proiettile rimbalzò a zig zag contro le corazze, crepitò

Cipí

. — Come sono felice! — esclamò, e insieme con babbo passero spiccò il volo verso il cielo azzurro. Al sole tiepido frullò le ali intorpidite, poi si alzò

Cipí

le piume per difendersi dalle punte di spillo del freddo: — Quest'anno Palla di fuoco si è ammalato presto. — Il cielo è pieno ormai, l'ora è vicina

Cipí

l'uccellino e voleva dire . Ma dopo un attimo ricominciò: — Mamí, che cos'è la pianta? — La pianta sono le braccia verdi dove ci riposeremo al primo

Cipí

In un altro cortile c'era un pollaio socchiuso, ma la casa dell'uomo era vicinissima: dietro i vetri si scorgeva la sua testa che tratto tratto

Cipí

altrove —. E i due passeri risalirono sul tetto. — Amici, — spiegò Cipí. — Il boccone è un tranello, dobbiamo lasciarlo là. Andiamo via! E si slanciò

Cipí

con altre sette commedie e «Come si fa il teatrino» Giuseppe Bufalari, Quando passarono le anatre Italo Calvino, Marcovaldo Italo Calvino, Il

Cipí

facevano ala al suo passaggio, si fermò un momento e rispose: — Il signore della notte da piú di mille anni è mio amico, egli riceve e conserva i miei

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Cipí

Come tutte le cose brutte, anche l'inverno un giorno fini. Palla di fuoco, che aveva fatto una cura ricostituente, si era irrobustito e una mattina i

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Cipí

Che festa, quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e per tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti in onore di Cipí e

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Cipí

finché, con un tonfo, cadde nella cenere del focolare, si rannicchiò in un angolino e col cuore che faceva tum tum... aspettò. Ad un tratto sentì dei

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Cipí

, ma Cipí non si lasciò prendere, correva e gridava: — Mamí, Mamí, adesso vengo! — e presa una lunga rincorsa, frullò le ali e volò, volò... e arrivò

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Cipí

. Prima andarono sull'alto susino dell'orto dove ogni sera prima di dormire i passeri del tetto si raccontavano i fatti della giornata. Per Cipí fu

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Cipí

Mentre si pettinava, Cipí udí una vocina: — Ih, ih! che buffo ciuffetto hai! Si voltò di scatto, ma lí vicino non c'era che una timida margheritina

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Cipí

dei chicchi gialli! Fatti il gozzo intanto che ce n'è! Allora anche lui si mise a raspare, a estrarre i buoni chicchi gialli e a mangiarli. E intanto

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Cipí

La passeretta dall'ala spezzata si rannicchiò tremante in fondo al cespuglio: — Cipí... oh che male... non posso piú volare, che farò? — Zitta

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Cipí

, Cipí stette un pezzo a pensare, ad un tratto si fece coraggio e chiamò: — Passerí...! sai? Credo che sarei capace di fare un'altra cosa.., se vorrai

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Cipí

In pochi giorni cominciò a muovere l'ala, a uscire dal cespuglio, a fare i primi voli. Salita su un piccolo gelso apri le ali, gonfiò le piume e si

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Cipí

Quella sera stessa, Palla di fuoco si era appena coricato quando il vento della collina, strisciando fra i comignoli, arrivò urlando: — Via! Via

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cerca di cibo per sé e la compagna, e alla sera si accovacciava accanto al nido in attesa del sonno. — Nasceranno? — si chiedeva. — Tutto andrà bene

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: — Quando si dice figli di Cipí e di Passerì s'è detto tutto! — esclamò. La terza fu Piumaleggera che portò in dono una spiga intera scovata chissà

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Cipí

E arrivò il vento, che urlò alle rondini: — Si parte per il lungo viaggio sul mare! ... Siete pronte? — , , — risposero le rondini; e per

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Cipí

Un mattino, mentre il vento faceva un pisolino sul fondo della vallata, le nubi si strinsero fra loro come tanti pecoroni. — Sorelle nuvole

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Cipí

parevano dire: beccatemi. Beccodolce osservò: — La gabbia è alzata, ci si passa...! — Io vado! — esclamò l'ultimo nato di Piumaleggera. Cipí si oppose

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sorelle che scherzavano felici nell'aria, ignare della tragedia degli uccelli. Per quanto tentassero di scavare, la terra ormai non si toccava piú e

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Cipí

Una fredda sera che il sonno tardava a venire, Cipí si sporse dalla tegola e vide un fatto straordinario: nel muro della casa di fronte c'era un buco

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Cipí

racconta storielle a chi è nei guai, ma credo che non faccia male a nessuno. — Quel tipo non mi piace affatto! — brontolò Cipí. — Perché di giorno non si

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Cipí

Due stelle calate in quel momento dal cielo si erano fermate di fronte a Cipí ed avevano cominciato a giocare fra loro, roteando e diffondendo

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Cipí

Prima che facesse giorno Cipí si diresse verso il nido di Cippicippi e quando vide la passera cercare disperata il figlio scomparso, si posò

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Cipí

Si fece un silenzio di tomba. E Cipí raccontò: — Fu ieri sera: stavo aspettando il sonno quando vidi calare sul tetto due stelline che con belle

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Cipí

chi si incanta!). Però raccontava anche le storie belle delle cose del mondo: i vestiti colorati che gli alberi mettono in primavera, il festival

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