Se il sentimento è, in sostanza, la “naturalità” umana e quindi è sempre, in qualche modo, sentimento della natura, non si arriverà a trasformare il
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uno strumento della pratica devota e un “ genere " della figurazione storico-religiosa; è sempre collegata a una speciale pratica di devozione
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l'arte come sempre insoddisfatto anelito alla trascendenza e al superamento del finito formale. Tanto il Caravaggio che il Borromini danno del maestro
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della forma classica per adeguarla ai nuovi contenuti; il rapporto tra l’attualità e la storia si fa sempre più teso e precario, e soltanto
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sempre riconoscerci in altri. Superato il disgusto del primo incontro, anche la carcassa di un bue squartato apparirà tragica, pietosa, carica di
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: lo spazio architettonico tende sempre a porsi come limite dello spazio reale e apertura dello spazio immaginario. Il primo a tentare questa via è
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elementi. Il motivo naturalistico andrà sempre più sviluppandosi con il complicarsi delle forme: predominerà nella decorazione, ma anche nel disarticolarsi
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. Se ne accorgerà, malignamente come sempre, il Milizia: dirà che il Borromini, più che un architetto, è uno stipettaio. Il punto di crisi si ha in un
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La crisi sta nel fatto che, se la visione è sempre fenomeno, ogni fenomeno tende a porsi come visione: nel momento stesso in cui l’arte tende ai
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fare in scultura una palma scossa dal vento, una veste trasparente, una cascata d'acqua. Ma, sempre, ciò che si cerca non è la similitudine della cosa
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non è una costruzione prospettica ma la rottura, il crollo di ogni schema; la rottura dello schema (di cui si riconoscono quasi sempre i frammenti
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Lo stesso può dirsi della pittura di genere quando supera il livello di una produzione corrente, sempre più sollecitata dalle richieste di un
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nell’aria fosca venissero a posarsi sullo schermo invisibile d’una muta presenza umana. La figura arriva sempre di lontano, dalle profondità dello
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sempre uguale a se stessa. Annibale, e con lui il Domenichino, tentano una restauratio naturae parallela alla restaurati historia: se la storia è sviluppo
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luna sull’acqua: la grande pace è soltanto apparente perché la natura è sempre piena di presenze umane, sempre accade qualcosa che tuttavia non rompe
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Il contributo dei pittori del Nord e quello del Saraceni (veneziano che ha studiato Elsheimer) accentuano sempre più l’elemento sentimentale o
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pittura, anche più che il contrasto tra nobiltà e borghesia o tra borghesia e plebe, riflette quello, che sempre più si va delineando, tra società urbana
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tipici, non caratterizzati. Incarnano sempre gli stessi tipi di brutto (il brutto grasso e il brutto magro: ultima eco dei grassi e magri di Bruegel); e
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, sempre più acuto e mondano, per gli oggetti in sé.
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, avessero avuto come fondamento metodologico l’imitazione; invece i procedimenti delle tecniche meccaniche vanno staccandosi sempre più
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’inventario, la collezione delle cose possono essere illimitati; ma il processo della trasformazione in rappresentazioni è praticamente lo stesso. Sempre
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non siano in relazione alle cose. Quasi sempre gli oggetti delle nature morte hanno un fondo unito, al di là non c'è nulla; per quanto vicini, a
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La costanza del tipo non cancella le differenze delle persone artistiche: l’esperienza è pur sempre un’esperienza individuale. È troppo chiaro che
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la sensazione, ma sempre la nozione: l'oggetto non è visto come nota luminosa o macchia colorata ma come bicchiere, piatto, frutto, fiore: è dunque
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: quell'esistenza, appunto, che tutta l'arte del Seicento cerca di attuare nella forza non più illusiva e sempre subordinata dell’immagine, ma nella sua
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sviluppa come esperienza sempre più estesa della natura e dell’anima umana, in un “discorso” non più logico e storicamente documentato, ma animato
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dimostrativa, la forma cessa di essere forma, che sarebbe pur sempre forma del mondo, e cioè non serve più a formare l'esperienza e sopravvive a se
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scolastica, si fa sempre più incerta: non si può seguitare a negare con la sofisticata ermeneutica dei sacri testi l’evidenza delle scoperte geografiche o
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acquistare una sempre maggiore influenza nel trattare questioni d’interesse generale. Non è soltanto per una sorta di curiosità scimmiesca che, nel
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decisioni dei grandi, coinvolge tutti: la rete sempre più estesa dei traffici anche intercontinentali, l’accumulo di ricchezza da parte della borghesia
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composizione storico-religiosa barocca, così come “il brutto senza dolore”, anzi col piacere che l’imitazione è sempre capace di produrre, è ad un tempo il
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’universo” o in cospetto della natura, ma l'uomo che vive nella società, e in essa ha una situazione sempre diversa, perché la società non ha una forma
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deliberativo, il futuro poiché dell’avvenire conviene che deliberi chi conforta o disconforta. Al giudiziale, il passato, poiché sempre delle cose andate l’uno
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decorativo-allegorica della grande decorazione, e la piccola, sussurrata, o domestica, ma sempre intenzionalmente persuasiva, rettorica della natura morta
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altamente i disegni del maestro italiano, né al Bernini, che si piega a modificare più volte il suo disegnò e sempre nel senso di quella che oggi chiameremmo
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è certamente un caso che, teologicamente, derivino generalmente dall’arco trionfale classico. Sono anche un segno della distinzione, che sempre più
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, come processo di ingrandimento e di generalizzazione, è sempre un processo tendente al monumentale. Ed è facile intendere come queste forme
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può condurre all'universalità della maniera grande: questa è sempre, e non potrebbe non essere, il risultato di una convergenza o di un incontro (ma non
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Attraverso la problematica sempre aperta della costruzione di San Pietro, il tema del monumento si dilata in quello del sentimento del monumentale
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’immaginazione ha già in sé qualcosa di artistico perché è pur sempre un modo di fabbricare immagini, di estendere l’attività della mente, oltre il dato dell
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