morbida e non ciondoloni lungo i fianchi o, se cammini, dondolanti come in atto di seminare. Stando seduta, non incrociare le gambe, chè, oltre la salute
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gli dava qualcosa o gli parlava, faceva la fusa per ringraziarla, e, quando lei si metteva seduta sul terrazzino tutta triste e immersa nel ricordo di
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suoi e le venivano spontanei, sicuri. E pensare che prima aveva avuto l'ingenuità di domandare a se stessa: "Come dovrò star seduta? Come terrò le mani
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