con voce dolorosa come se volessero dire: «Atteento! Atteento!» — Sicuro che sto attento — rispose Nemeciech e, passando accanto alla casupola, si
' MINACCIATO DA UN GRAVE PERICOLO E SE NON CI COMPORTIAMO TUTTI DA EROI, IL NOSTRO TERRITORIO SARA' PERDUTO. IL CAMPO E' IN PERICOLO! LE CAMICIE ROSSE
Rosse. — Dev'essere stato così — continuò Ats — perchè se fosse stato qualche altro ragazzo avrebbe portato via qualche arma. Quello invece ha preso
: staccava invece le pagine e portava con sé soltanto quelle necessarie dividendo anche queste con molta cura fra tutte le sue tasche interne ed esterne
La mattina dopo una tale agitazione regnava in classe durante la lezione di latino che perfino il professor Raz se ne accorse. I ragazzi si
lontano dal malato e lo fecero con cautela, senza fracasso. E se i tappeti fossero stati capaci di stupirsi, si sarebbero stupiti molto dal fatto di
mancante era quella che a suo tempo Franco Ats s'era portata con sè. E non l'avevano sostituita perchè la volevano riconquistare in combattimento. Bisogna
Cionacos si fece avanti: — Vengo anch'io! — Se mi prometti di non fischiare! — Te lo prometto... Ma lasciami ora, per l'ultima volta, fischiare... — E
non sarebbe rimasto altro soldato se non Ettore, il cane dello slovacco... Ma prima che il professore Raz fosse uscito di classe, Boka sollevò due dita
avanti. — Ancora tu? Se dici un'altra parola, ti spedisco al tribunale di guerra. Barabas balbettò qualcosa e si mise a sedere. Boka continuò la
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riempiti dalle fate e contenenti frotte miracolose, specialmente se qualche fronda verde si intrecciava fra il rosso. Oggi dalla casa di Mario una donna
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cortile; ma le anitre e le oche preferiscono vivere accanto ad un corso d'acqua o ad uno stagno. Le piante soffrono, anzi muoiono se manca loro il liquido
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e chiamare il dottore, perchè il povero bambino può morire se la guarigione deve dipendere dalle formiche.
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d'acqua. Mario e Sèrafo per la gran calura provano una tentazione: Se scendessero nell'acqua, par così bassa; e giocassero un po' a chi sa farne
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PERCHÉ DOBBIAMO LAVARCI DI FREQUENTE Se d'inverno dobbiamo lavarci con cura ogni giorno, d'estate dobbiamo lavarci anche più volte, perchè la polvere
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rispondergli secco: - Se tu fossi stanco dal lavoro, dormiresti anche sui pruni. - Gigione capì l'antifona e, senza proferir parola, continuò la sua strada.
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portato all'oste. Ma quando la castagna uscì dal riccio, il contadino la raccolse nei sacchi e la tenne per sè, ringraziando il Signore di avergli
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mostri. I bambini ne hanno avuto ribrezzo e da allora hanno giurato la guerra a tutte le mosche. Se anche negli altri paesi si facesse altrettanto
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occhi volentieri. Un moscone passa ronzando, poi esce subito come se avesse capito che ha sbagliato strada. Si ode ad un tratto un pigolio di uccellini
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d'aver mangiato poco. Se lavori di buon cuore non ti stanchi mai. Piglia sempre le cose dal lato buono.. Quando sei irritato conta sino a dieci prima di
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della sua maestra che gli insegnava a guardare le tante bellezze del mondo. Mario ora guarda le finestre e le porte chiuse e s'allontana dicendo a se
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giuggiole per sè. Allora i fanciulli, stizziti, chiesero aiuto alla nonna. Amalindo però si scusò: -Essi leticavano ed io ho prese le giuggiole e me le
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pur risoluta negli atti, mite con tutti, è così sicura di sè che incoraggia ad affidarle qualunque incarico. Difatti compie imbasciate in men che non
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esso i proverbi e poi se li fa spiegare. Questo mese vi ha trovato: Per San Luca (18 ottobre) la merenda nella buca. Le mosche d'ottobre non dormono
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PRIMA CHE GIUNGA L'INVERNO Prima che giunga l'inverno tutti gli uccellini che non sopportano il freddo lasciano la campagna e se ne volano a stormi
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LA CIVETTA Ieri Mario ha visto passare un cacciatore che andava alla caccia nel capanno. Egli portava con sè una civetta ammaestrata. Quando Mario
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UNA BRUTTA DIMORA Mario va malvolentieri in compagnia di Federico quand'esso lo vuole con sè a casa sua. In che brutta cascina abita! Davanti alla
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sua. Una notte, mentre il bimbetto dormiva tranquillo gli parve di essere svegliato da una vocina che gli sussurrò all'orecchio: -Se vuoi venir con me
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VILLA CASTELLI Mario dice tra sè ch'egli il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero! Egli sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che
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mentre i bambini guardano ancora con occhio fisso il Bambino Gesù e se ne ritornano a casa buoni e contenti.
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città. Il nonno la sollevò con le braccia già tremanti e la baciò tanto tanto, e se la tenne stretta come un tesoro, balbettando parole di felicità
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, segue anno fecondo. Se piove a Santa Bibiana (2 dicembre) piove quaranta giorni e una settimana.
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punisca il ghiottone. Dopo poco tornò ad aprire per vedere se la bestia aveva fatto giustizia. Il gatto, difatti aveva ucciso il topo e mangiato il
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IL NUOVO ANNO Comincia l'anno nuovo: quanti propositi buoni! Ogni bambino dice a se stesso che vuoi essere proprio savio, così da non meritare più
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GUARDANDOSI INTORNO Mario ritorna a casa. E una serena giornata d'ottobre ed il fanciullo, per esser proprio obbediente, guarda meglio intorno a sè
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garofani rossi e i gerani, che la mamma tiene in alcuni vecchi vasi, allora sorride contento come se scorgesse un amico.
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I PROVERBI DEL MESE Volete stare attenti e vedere se son veri seguenti proverbi? Eccoli: Gennaio polveraio empie il granaio. Gennaio caldo, Dio ci
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' ora di mezzogiorno tirano fuori iI loro pane e lo mangiano con le noci! Chi sa se un'altra volta si gingilleranno ancora per la strada?
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I PRIMI FIORI Se il febbraio non è troppo rigido, già si vedono spuntare per la campagna, i primi fiorellini. Sulle prode dei fossi dove batte il
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per tirartelo. Quando lo vedi in quella posizione scappa pure, ch'è assai meglio per te.... - E Passero rispose: - E se il sasso lo avesse già in
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più, guarda il cielo, guarda la campagna e, se scopre degli indizi, risponde. Se il cielo è rosso, egli prevede o vento o acqua. Se vede la nebbia sopra
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PER SAN BENEDETTO San Benedetto ricorre il 21 di marzo: le massaie e i contadini, prima ancora che giunga quella data, guardano per l' aria se
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piccolo, Anselmo, che ha solo un anno e mezzo. Ora se lo mette sulle ginocchia e pensa un gioco che lo distragga. Ella incomincia:
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L'AIA DI MARIO Nel pomeriggio, Mario non ha più scuola, e se non piove, esce su l'aia a giocare. Come gli piace la sua aia! Sembra una piazza fatta
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, se ne prende una parola. Quando il ragazzo rimasto fuori ritorna, deve essere bravo a rivolger la domanda ai compagni per capire prima la parola
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raccolta con un grido speciale, se trova qualche verme o qualche grano tenero ; poi col chioccolare continuo, avverte i pulcini inesperti che non devono
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. Partirono a piedi prima dell'alba. L'aria era fresca e la campagna silenziosa come se dormisse. Mario seguiva il babbo, dandosi un'aria di uomo fatto
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con se i loro caprettini. Com' erano bizzarri! Talvolta qualcuno ad un tratto springava quattro salti, poi si portava belando accanto alla sua mamma
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ti puoi difendere. Allora, se credi che questo ti possa bastare, recati dalla vecchina del poggio e chiedi aiuto a lei. - Il Coniglio bianco, tutto
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. Al dottor Paolo non dispiace di aver da fare poco o nulla con malati; se non pensa a questi, pensa ai sani, perchè lui dice: È meglio curare la gente
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