Non temete, me ne vado subito. Ditemi soltanto se c' è vostro figlio Turiddu.
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A tre due soldi, se ti contenti. Guarda, ne ho tante!
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Intanto andate a vedere se ce n' è ancora.
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Eccovi la chiave, se mai. E voi non venite al solito quando stanno per terminare le funzioni in chiesa.
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mandi, se l'incontro?
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Ma essa no! Essa non se lo mise il cuore in pace.
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m'ammazzano colle sue mani stesse! Ma di ciò non m'importa. Se Turiddu non volesse bene a quell'altra, morirei contenta. Ieri sera venne a dirmi: - Addio
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Non dubitate, in casa non entrerò. Non mi scacciate anche dalla porta, gna' Nunzia, se volete fare come il Signore misericordioso che andate. a
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Eh!... che non vi mangio, diavolo!... Come se non si sapesse...
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Se corri, ci arrivi.
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Vedete, io faccio come il campanaro, che chiama la gente in chiesa, ma lui se ne sta fuori.
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Perché andate in collera se vi domando dove siete stato? Non me lo potete dire?
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Colpa tua; che ti sei messa in capo non so che cosa; e vai a svergognarmi con questo e con quello; e a spiare dei fatti miei, come se fossi ancora un
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Cosa vuoi che faccia se non credi più alle mie parole? A ciò che ti dicono gli altri invece, sì, ci credi! Non è vero niente, ti ripeto: Compar Alfio
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Sì, compare Turiddu, siete padrone di scannarmi colle vostre mani stesse come un agnello, se volete; che vi leccherei le mani come un cane.
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No, non posso tacere, che ho la rabbia canina in cuore! Ora come farò se voi mi abbandonate?
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Io non ti abbandono, se tu non mi metti colle spalle al muro. Ma te l'ho detto: voglio essere padrone di fare quel che mi pare e piace. Sinora
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Vedete se la difendete?
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Non la difendo. A me non me ne importa se suo marito la tiene come la Madonna sopra l'altare. Quello che m'importa è di non passare per uno che non
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Se vi dico che non abbiamo nulla da fare!
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Che te ne importa di quel che dice lei, se non mi vuoi far morire disperata?
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Pel nome di Dio, gna' Santa, che se siete ubbriaca di buon'ora la mattina di Pasqua, vi faccio escire il vino dal naso!
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Sentite! S'è la verità che m'avete detto, allora vi ringrazio, e vi bacio le mani, come se fosse tornata mia madre istessa dal camposanto, comare
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Scellerata non siete voi, comare Santa. Scellerati son coloro che ci mettono questo coltello nel cuore, a voi e a me. Chè se gli si spaccasse il
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Questo dico io : per qual motivo dovreste essere in collera con me che non vi ho fatto nulla poi il giorno di Pasqua ha da essere come il bucato, se
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(ripiega la mantellina e se la mette sul braccio)
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Dite le donne, piuttosto! che prima vi fanno mille giuramenti; e poi, quando un povero diavolo se n'è andato lontano, che il cuore l'ha lasciato via
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Se volete venire un momento qui fuori, potremo discorrere di quell'affare in libertà.
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Non sta bene in questo momento che vi troviate qui, in piazza! Se volete essere accompagnata... Tu, Camilla, resta qui con comare Nunzia, se mai.
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Dico così, come parla il vino, che ne ho bevuto un dito di soverchio, e vado a far quattro passi per dar aria al cervello. E se mai ... alla Santa
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(Tutti corrono verso il fondo, vociando; la gna' Nunzia colle mani nei capelli, fuori di sè. Due carabinieri attraversano correndo la scena. Cala la
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Ambrogio, che era un ragazzo quieto, lo tirava per la giacchetta, dicendogli all'orecchio: — Andiamo via, se no si attacca lite. Dopo, al cellulare
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entrambi, e non ci pensavano più. Quando le tornava la febbre, alla ragazza, o tossiva più del solito, cercavano se aveva preso freddo, se si era bagnate le
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inglese o in tedesco, secondo la giornata, e se ne andava dietro all' istitutrice, diritta ed impettita. Infine, la vigilia, donna Vittoria aveva
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vedere se la seguiva. Quando furono al vallone, disse piano a Bellina: — Dietro ! — E si mise al riparo di un noce grosso. Poi diede la voce — Ehi
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, se vi confesso anche cotesto! Ho vista la vita dall'altro lato. Se sapeste che rovescio! La giovinezza, il passato, voi! Quante cose si vedono nelle
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con vivacità strana. —Il marchese Danei — rispose la contessa. —La solita pozione per questa notte — continuò il medico, come se avesse dimenticato
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, chiacchiero, per lettera; e vi corro dietro con la mente o con qualche altra cosa anche; se siete tuttora in collera, dovreste perdonarmi pensando soltanto, che
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poter dissimulare uno spasimo interno che di quando in quando le mozzava il respiro. Allorchè tutti se no furono andati, rimasero faccia a faccia
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smorta come lei, e la chiamò con un' altra voce. — Bice! Il petto della madre si contraeva spasmodicamente, come se qualche cosa vi agonizzasse dentro
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congratularsi dei due fortunati avvenimenti in una volta. Il marchese Danei era un partito convenientissimo; e se un qualche indiscreto arrischiò delle
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arrossiva se parlava di suo marito! — Dimenticherete, siate tranquillo! ella avea detto a Roberto. E per di- menticare era bastato!... Ahi! Ella
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pensieri neri, degli impeti di irritazione sorda ed ingiusta, degli scoramenti improvvisi, come se tutti l'abbandonassero. Allora guardava muta, cogli
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di molti riguardi... È una malattia gentilizia ... Io stesso non avrei preso su di me questa responsabilità se non fosse stata... la gravità del caso
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