Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: se

Numero di risultati: 362 in 8 pagine

  • Pagina 1 di 8
di ioduro conveniente al collodio. — È cosa difficile,  se  non impossibile, lo stabilire la quantità dell’ioduro
variare la quantità dell’ioduro da aggiungersi al collodio.  Se  il collodio è contrattile può sopportare molto ioduro, se
Se il collodio è contrattile può sopportare molto ioduro,  se  non è contrattile, se ha poca coerenza, ne abbisogna una
può sopportare molto ioduro, se non è contrattile,  se  ha poca coerenza, ne abbisogna una quantità minore.
24 ore lo strato di gelatina ,  se  non venne lasciato troppo spesso, sarà secco, e si potrà
carta un temperino che tagli la gelatina senza stracciarla.  Se  l’operazione è ben riuscita, la prova gelatinata si
 Se  invece D=1000F, d = F(1+1/999)
prende il liquido, il cui titolo è conosciuto p. e. 1/500,  se  ne mettono 10 parti nel tubo, poscia si allungano di 4
tubo, poscia si allungano di 4 parte d’acqua, indi si vede  se  la differenza di modificazione della carta, posta in
in entrambi, sia tale da riescire sensibile a prima vista.  Se  la differenza è sufficientemente sensibile, ciò vuol dire
di acqua è10/11x1/500, e la loro differenza è 1/11x1/500.  Se  la carta accusa fortissimamente tale differenza di titolo,
allungare le 10 parti del liquido con 1/2 parte di acqua.  Se  la diversità di colorazione riesce ancor sensibile, ciò
= 0,5/10,5x1/500 = 1/21x1/500, di differenza di titolo. E  se  la differenza di colorazione è ancora troppo forte si
ottiene una molto grande esattezza, ma non cosi, mi pare,  se  i liquidi sono dilungatissimi, vale a dire se il corpo a
mi pare, se i liquidi sono dilungatissimi, vale a dire  se  il corpo a determinare è in piccolissima porzione
 Se  invece di mettere la prova nell’acido gallico sciolto
di campeggio, si ottiene una immagine nera su fondo grigio.  Se  si mette in decozione di altre materie coloranti, p. e. di
di Robbia si ottiene immagini diversamente colorate;  se  infine dopo di avere passato la prova nel bagno ferrico, la
K. Akademie der Wissenschaften. B. 21. del foco, ma anche  se  il campo è sufficientemente piano e sufficientemente privo
dall’aberrazione sferica, ossia si viene a conoscere  se  l’oggettivo è buono o cattivo.
posto,  se  si suppone il punto A lontanissimo dalla lente,
riconoscere  se  un raggio di luce è polarizzato basta farlo riflettere
 Se  invece si considera il peso dell’aria si trova che sopra
fatto, si prova colla carta di curcuma  se  questa soluzione a titolo conosciuto sia più, oppure se sia
se questa soluzione a titolo conosciuto sia più, oppure  se  sia meno concentrata della soluzione da determinare. Quella
sulla carta un arrossamento più profondo, più celere.  Se  si aggiunge dell’acqua alla soluzione più concentrata sarà
o ciò che vale lo stesso, allo stesso titolo o tenore; e  se  si tiene conto dell’acqua che si aggiunge, sarà anche
e finezza di dettagli. Si fissa coll’iposolfito di soda.  Se  si tentasse sviluppare più presto l’immagine coll’acido
mercurio nel momento dello sviluppare l’immagine fa vedere  se  la sostanza accelerante, se il bromo venne dato alla prova
sviluppare l’immagine fa vedere se la sostanza accelerante,  se  il bromo venne dato alla prova nella giusta quantità
lontani.  Se  si osserva l’oggetto AB sotto l’angolo visuale AoB, ossia
alle estremità opposte dell’oggetto, si troverà che  se  l’oggetto si avvicina l’angolo cresce, e decresce se
che se l’oggetto si avvicina l’angolo cresce, e decresce  se  l’oggetto si allontana sino ad A’ B’, per esempio. Nel
quando non si introduce in esso che del cloruro d'argento.  Se  nel sensibilizzare la carta si fece uso di nitrato
delle macchie brune indelebili di solfuro d'argento.  Se  l'iposolfito di soda è egli pure acido e piuttosto
acido e piuttosto dilungato, questo rischio è maggiore, e  se  è neutro e concentrato sarà minore. Ma se si rende
è maggiore, e se è neutro e concentrato sarà minore. Ma  se  si rende l'iposolfito fissatore leggermente alcalino,
rende l'iposolfito fissatore leggermente alcalino, oppure  se  si trasforma preventivamente in cloruro il nitrato
 se  F=1 metro, per esempio, essendo 1/d = 1/1-1/500
d’argento è per  se  stesso alterabilissimo. Ma sciolto nell’iposolfito di soda,
un precipitato nero di solfuro d'argento, principalmente  se  sopra di essa si lascia agire liberamente la luce.
 Se  lo svolgimento si fa molto lento e le ombre non accusano i
le parti illuminate dell’oggetto diventano intense, e  se  il disegno stesso, fissandolo coll’iposolfito o cianuro,
 Se  si prosegue a scemare la distanza dell’oggetto dalla lente,
si prosegue a scemare la distanza dell’oggetto dalla lente,  se  si pone per esempio D = F, si trova 1/d = 0, ossia d d’una
 se  il liquido a tenore sconosciuto è maggiormente concentrato
 Se  l'immagine al sortire dalla macchina a copiare potesse
è un acido fortissimo, ed il lettore non si meravigli  se  prescriviamo quest’acido a preferenza dell’acido acetico.
tale azione non può venir effettuata dall’acido acetico,  se  non quando se ne aggiunge una dose molto forte.
non può venir effettuata dall’acido acetico, se non quando  se  ne aggiunge una dose molto forte.
colla temperatura e colla concentrazione del liquido.  Se  la temperatura è grande il tempo deve esser minore, e se la
Se la temperatura è grande il tempo deve esser minore, e  se  la concentrazione è grande il tempo dell’immersione del
nell’acido nitrico viene prontamente ingiallito, invece  se  si introduce un pezzo di cotone nell’acido non succede
notevole modificazione dal contatto dell’acido nitrico; ma  se  si avvicina un corpo acceso a questo cotone, si trova che
 Se  il disegno, che è di color violetto, non si manifesta
di iodio per ottenere l’intensità di tinte che si desidera.  Se  finalmente il disegno, mentre è ancora amido, viene coperto
 Se  l’operazione procederà in modo regolare, e se il calore
l’operazione procederà in modo regolare, e  se  il calore dato dalla lampada nell’essiccamento è abbastanza
 Se  invece di usare il cielo per fondo si pone un riflettore
m ed n, e vi è solo una perdita di luce per la riflessione.  Se  il riflettore fosse parabolico, e sopra di esso cadessero
e non si produrrebbe una immagine ottica della negativa.  Se  il riflettore CD è concavo, lo spazio n m è più stretto che
CD è concavo, lo spazio n m è più stretto che fg;  se  è piano, è egualmente ad fg, e se è convesso è maggiore di
n m è più stretto che fg; se è piano, è egualmente ad fg, e  se  è convesso è maggiore di fg. Da ciò nasce, che quando non
 Se  ora si considera posta davanti alla lente la retta A B
alla lente la retta A B (Figura 23), egli è chiaro che,  se  si tira l’asse secondario B b dal punto estremo B, ogni
pure in b, questo punto è il foco coniugato del punto B.  Se  ora si tira l’asse secondario dal punto A, e se si tira un
punto B. Se ora si tira l’asse secondario dal punto A, e  se  si tira un altro asse secondario dal punto M, si trova
immagini di questi spigoli saranno solo parallele tra loro  se  il vetro sarà verticale. E più in generale: le immagini di
le immagini di due o più parallele saranno anche parallele  se  il vetro sarà parallelo alla loro direzione.
l’immagine nel vetro spulito della camera oscura per vedere  se  essa è di una luce uniforme, oppure se in alcune parti cade
oscura per vedere se essa è di una luce uniforme, oppure  se  in alcune parti cade una luce irregolare, o vi si trova
e le spalle, ispezionare l’interno della camera per vedere  se  alcuna delle pareti di essa manifesta una illuminazione
lenti dell’oggettivo venendo avanti alla camera per vedere  se  esse riflettono troppa luce in alcune parti, o proveniente
troppo illuminata. Tutti questi casi possono verificarsi, e  se  non si prende ripiego hanno per effetto di rendere confusa
 Se  la carta non accusa l’aggiunta di 1 d’acqua per 10 di
della soluzione paragonata colla soluzione allungata.  Se  si dovette aggiungere 3 parti di acqua per rendere tale
liquido stesso a misura che tu abbassi il resto del foglio.  Se  tuttavia tu vedi che esse si formano, scacciale col soffio
 se  vi fosse contrazione invece di avere dopo il miscuglio il
 Se  ora dal centro C si porta la candela più vicino allo
osserverà che il suo foco coniugato, ossia la sua immagine  se  ne allontana rapidamente crescendo di estensione. Giunta la
di Biella, si ottiene un collodio di grande sensibilità  se  a questo si aggiunge 1/2000 del suo peso di nitrato di
estranee. Un tal collodio produrrà prove istantanee  se  vengono usate le debite cure nel sensibilizzare e nello
nel sensibilizzare e nello sviluppare, ma principalmente  se  esse vennero prodotte in una stagione propizia, con luce
 Se  all’occhio posto in o arriva da un punto A del corpo un
 Se  all’incontro noi esporremo la lente davanti ad un paese con
più vicina alla lente che non l’immagine dei punti vicini.  Se  si adatta quindi il vetro spolito, o parafuoco, in modo da
lontani, sarà confusa l’immagine degli oggetti vicini, e  se  si rende invece distinta l’immagine degli oggetti vicini,
ed accusa la sua presenza colla resistenza che frappone.  Se  si tuffa un bicchiere capovolto nell’acqua, il bicchiere
contenuta nel bicchiere vi mette insormontabile ostacolo.  Se  invece si inclina il bicchiere, l’aria viene scacciata, e
2, oppure 3 per 100 di nitrato, ma sarebbe troppo attiva  se  fosse più concentrata.
è quella che ha per effetto di diminuire la sua sensibilità  se  il sensibilizzatore del collodio contiene delle sostanze
hanno per effetto di accrescere la sensibilità del collodio  se  il sensibilizzatore è leggermente acidificato con acido
per 8 ore, avendo cura di rinnovare l’acqua nel frattempo.  Se  si mettesse la prova nell’acqua corrente basterebbe
di tre ore per essere fissata sufficientemente bene;  se  si volesse ottenere sulle prove una tinta molto nera
 Se  invece si avvicina il punto A alla lente, la distanza D
dalla lente, la distanza della sua immagine cresce. Così,  se  per es. si fa D = 4 F, ossia se si pone l'oggetto ad una
sua immagine cresce. Così, se per es. si fa D = 4 F, ossia  se  si pone l'oggetto ad una distanza dalla lente, che sia il
 Se  nel sensibilizzare la carta venne adoperata una soluzione
così intima e così forte, per cui due corpi sacrificano  se  stessi per generare un terzo corpo con proprietà diverse,
la immagine, si troverà che questa immagine è molto debole  se  il vetro è distante dalla piccola apertura, ma che, se il
se il vetro è distante dalla piccola apertura, ma che,  se  il vetro spulito sarà più vicino ad esso, l’immagine è
intensa, e che si può riprodurre fotograficamente,  se  la luce del sole, che illumina gli oggetti, non viene
filtra la soluzione  se  riesce torbida, per liberarla dalle materie in sospensione
di applicare il collodio sul vetro si riconosce  se  la densità del collodio è quella che conviene. Dalla
ogni punto della linea, che si vuol rappresentare.  Se  il corpo è poliedro se ne può dunque disegnare in
linea, che si vuol rappresentare. Se il corpo è poliedro  se  ne può dunque disegnare in prospettiva ogni vertice ed ogni
disegnare in prospettiva ogni vertice ed ogni spigolo;  se  invece esso è terminato da una superficie rotonda, se ne
se invece esso è terminato da una superficie rotonda,  se  ne può sempre indicare il contorno, supponendo una linea
difetto sarà diverso secondo le cause, da cui esso procede.  Se  dal collodio, gli si aggiungerà dell’iodio, o qualche
aggiungerà dell’iodio, o qualche goccia di acido muriatico.  Se  dal bagno sensibilizzatore, con l’aggiunta di un po’ di

Cerca

Modifica ricerca