Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: se

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vede subito che l'energia è un integrale primo  se  ( e solo se ) , cioè se l' hamiltoniana non contiene
vede subito che l'energia è un integrale primo se ( e solo  se  ) , cioè se l' hamiltoniana non contiene esplicitamente il
che l'energia è un integrale primo se ( e solo se ) , cioè  se  l' hamiltoniana non contiene esplicitamente il tempo: si
manifesto che si annulla uno di questi tre componenti,  se  la direzione di v è complanare a due delle date direzioni;
la direzione di v è complanare a due delle date direzioni;  se  ne annullano due, se la direzione v coincide con una di
complanare a due delle date direzioni; se ne annullano due,  se  la direzione v coincide con una di esse.
osservi che  se  f(x) è funzione pari, cioè se f(— x) = f(x), tale è anche
osservi che se f(x) è funzione pari, cioè  se  f(— x) = f(x), tale è anche C(ω), e se f(x) è dispari,
funzione pari, cioè se f(— x) = f(x), tale è anche C(ω), e  se  f(x) è dispari, anche C(ω) è dispari. Nel primo caso la
quale si annulla  se  Δ 1 = 0, cioè se Q appartiene al lato P 2 P 3.
quale si annulla se Δ 1 = 0, cioè  se  Q appartiene al lato P 2 P 3.
 Se  esiste anche un solo spostamento per cui L 0, l’equilibrio
per cui L 0, l’equilibrio si dice instabile, mentre  se  è sempre L = 0, l'equilibrio si dice indifferente. Se poi è
se è sempre L = 0, l'equilibrio si dice indifferente.  Se  poi è L ≥ 0, l'equilibrio si suole spesso chiamare ancora
 Se  il sistema non ammette spostamenti virtuali irreversibili,
ammette spostamenti virtuali irreversibili, il che accade  se  non vi sono vincoli unilaterali, essa si riduce alla
 se  ruotasse su sè stesso a guisa di trottola) ed un momento
 Se  h 2 > h, h > 0, k 0 le due radici z 1, z 2 sono di segno
che per t → - ∞ la x tende all’infinito col segno di c 1  se  c 1 ≠ 0, allo zero se c 2 se c 2 = 0; per t → - ∞ tende
x tende all’infinito col segno di c 1 se c 1 ≠ 0, allo zero  se  c 2 se c 2 = 0; per t → - ∞ tende all’infinito col segno di
all’infinito col segno di c 1 se c 1 ≠ 0, allo zero se c 2  se  c 2 = 0; per t → - ∞ tende all’infinito col segno di c 2,
c 2 = 0; per t → - ∞ tende all’infinito col segno di c 2,  se  c 2 ≠ 0, allo zero se c 2 = 0. Cioè in generale (per c 1 ,
tende all’infinito col segno di c 2, se c 2 ≠ 0, allo zero  se  c 2 = 0. Cioè in generale (per c 1 , c 2 ≠ 0) il mobile
hermitiani: per due funzioni qualunque f e g, si ha,  se  è hermitiano (e solo se è tale):
funzioni qualunque f e g, si ha, se è hermitiano (e solo  se  è tale):
 se 
per quanto s’è detto or ora, varrà il segno superiore  se  si tratta di una elica destrorsa, l’inferiore se si tratta
superiore se si tratta di una elica destrorsa, l’inferiore  se  si tratta di un’elica sinistrorsa.
matrice vi è almeno un elemento non nullo (altrimenti,  se  la k-esima linea fosse tutta di zeri, la sommatoria della
non potrebbe sussistere per quel valore di k): quindi,  se  un certo numero è un autovalore, uno almeno dei numeri è
è pure un autovalore. Questa condizione è soddisfatta  se  gli autovalori formano una progressione aritmetica di
formano una progressione aritmetica di ragione , cioè  se  sono dati dalla formula
 Se  poi R = 0, il momento risultante M è (n. 35) indipendente
M è (n. 35) indipendente dal centro di riduzione e quindi,  se  M > 0, il sistema non è mai equivalente ad un unico
> 0, il sistema non è mai equivalente ad un unico vettore;  se  M = 0 il sistema equivale ad un vettore nullo, e si dice
 se  la f è funzione univalente come supporremo, e se le Gr sono
se la f è funzione univalente come supporremo, e  se  le Gr sono discrete, le loro probabilità sono uguali a
probabilità sono uguali a quelle delle corrispondenti Xr:  se  invece la X ha uno spettro continuo di valori X', con
è r = 0: ivi le espressioni precedenti sono regolari  se  , mentre se divengono infinite dell'ordine di : tale
0: ivi le espressioni precedenti sono regolari se , mentre  se  divengono infinite dell'ordine di : tale singolarità è
in particolare, la poligonale si rinchiude, cioè  se  A n coincide con O, si ha l’identità, valida per n punti A
il radicale va preso in senso aritmetico;  se  v > o, cioè se si tratta di un vettore v non nullo, la
il radicale va preso in senso aritmetico; se v > o, cioè  se  si tratta di un vettore v non nullo, la rispettiva
in un piano due vettori ruotanti aventi eguali frequenze;  se  i due vettori hanno lo stesso verso, la loro risultante è
lo stesso verso, la loro risultante è un vettore ruotante;  se  hanno versi opposti, la loro risultante può decomporsi in
alternativo ed in un vettore ruotante (che si annulla  se  i due vettori ruotanti componenti hanno grandezza eguale).
 se  si pone
 Se  ora poniamo
 Se  cioè se la velocità iniziale è diretta in basso
cioè  se  la velocità iniziale è diretta in basso obliquamente,
 Se  poi lo spostamento è ortogonale alla forza, il lavoro è
è ortogonale alla forza, il lavoro è nullo; e, viceversa,  se  una forza (non nulla) per un dato spostamento dà un lavoro
 Se  quest’equazione ha due radici distinte z1,z2 cioè se sì
quest’equazione ha due radici distinte z1,z2 cioè  se  sì ottengono così le due soluzioni particolari e e z 1 t, e
 se  ne deduce per derivazione
 Se  gli autovalori sono in parte discreti ed in parte continui,
autovalori sono in parte discreti ed in parte continui, e  se  l'autovalore su cui si fissa l'attenzione appartiene ai
certe sommatorie con integrali, in modo abbastanza ovvio.  Se  invece l'autovalore considerato appartiene allo spettro
 se  l'intervallo (a, b) non contiene
dunque cercare  se  la (183') ammette soluzioni finite e continue dovunque, e
a 0 per tendente a : si troverà che ciò è possibile solo  se  è uguale ad un numero dispari positivo.
a j antiparallelo, o parallelo, al campo. Naturalmente,  se  j è intero, anche i valori della serie (347) risultano
intero, anche i valori della serie (347) risultano interi:  se  j è semi-intero, risultano semi-interi.
 se  non hanno punti comuni;
 Se  Θ è commensurabile con Θ, la curva si chiude. Basta
con Θ, la curva si chiude. Basta pensare, che,  se  esiste un numero razionale tale che nΘ è multiplo di 2π.
per i cappi già descritti. Viceversa è chiaro che,  se  Θ non è commensurabile con 2π, nessun nuovo cappio si
 se  hanno in comune un tratto .
matrice continua si dirà hermitiana  se 
si deve cercare,  se  è possibile, di ridurre l'equazione all'eguaglianza di
sole funzioni di x con una contenente sole funzioni di y:  se  ciò riesce, ciascuno dei due membri dovrà separatamente
è costante, si tratta di un’elica cilindrica (circolare,  se  sono costanti entrambe le curvature).
 Se  μ è costante, risulta in particolare
si conclude che,  se  si pone
 Se  ci limitiamo al caso in cui f sia o possa ritenersi lo
Γ è anche necessaria per l’equilibrio; in altre parole,  se  codesta condizione non è soddisfatta (cioè se là forza è
altre parole, se codesta condizione non è soddisfatta (cioè  se  là forza è esterna a Γ), l’equilibrio è impossibile.
tutto, è chiaro che l'urto non può produrre nessun effetto  se  l'energia dell'elettrone urtante è minore dell'energia che
portare l'atomo nel primo degli stati eccitati, vale a dire  se  è minore di E2-E1, il quale limite chiamasi, per ragioni
l'atomo rimane inalterato, e l'elettrone riparte come  se  avesse urtato un corpo perfettamente elastico: perciò tali
 se  G è una componente cartesiana dell'impulso
 Se  si opera come nel caso precedente, ponendo
che una coppia è equivalente ad un vettore nullo,  se  è nullo il suo momento (ossia se sono nulli i due vettori
ad un vettore nullo, se è nullo il suo momento (ossia  se  sono nulli i due vettori componenti, oppure se tali vettori
(ossia se sono nulli i due vettori componenti, oppure  se  tali vettori giacciono sulla stessa retta); e che una
 se  n è pari, si dovrà considerare la soluzione a potenze pari
considerare la soluzione a potenze pari (, arbitrario),  se  n è dispari quella a potenze dispari ( , arbitrario).
viene che,  se  vi sono due piani diametrali, il centro di gravità è
di gravità è situato sulla loro intersezione; e ancora:  Se  un sistema ammette più piani diametrali, questi hanno
di transizione dallo stato n allo stato è rilevante solo  se  la differenza di energia tra i due stati, , è molto vicina
tra i due stati, , è molto vicina al valore hv, ossia  se  è assai vicina a v: praticamente, il massimo è così acuto
acuto che si deve ritenere possibile la transizione solo  se  (condizione di risonanza). Questa transizione, se ,
solo se (condizione di risonanza). Questa transizione,  se  , richiede assorbimento di energia a spese della
 Se  invece di un intervallo costante (to, tl), se ne considera
Se invece di un intervallo costante (to, tl),  se  ne considera uno (to,tl), col secondo estremo t variabile,
osservi che  se  l'elettrone si trova in uno stato di quelli che al § 29
di quelli che al § 29 abbiamo chiamato « semplici», cioè  se  la sua energia ha un valore ben determinato e quindi la ha
quale,  se  fosse positivo, diventerebbe infinito o per
osservi anche che,  se  c è una costante
dentro e un po’ fuori della circonferenza primitiva: così  se  ne scosta meno che se fosse tutto interno od esterno.
della circonferenza primitiva: così se ne scosta meno che  se  fosse tutto interno od esterno.
 se  si tien conto di certe correzioni relativistiche

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