Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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diversa, nel senso che non può più limitarsi a giudicare  se  la pennellata sia lieve, se il ductus lineare sia icastico,
può più limitarsi a giudicare se la pennellata sia lieve,  se  il ductus lineare sia icastico, se il tono sia giusto, se
la pennellata sia lieve, se il ductus lineare sia icastico,  se  il tono sia giusto, se l’impasto sia ricco; e neppure se
se il ductus lineare sia icastico, se il tono sia giusto,  se  l’impasto sia ricco; e neppure se gli accostamenti
se il tono sia giusto, se l’impasto sia ricco; e neppure  se  gli accostamenti cromatici siano preziosi, se l’equilibrio
e neppure se gli accostamenti cromatici siano preziosi,  se  l’equilibrio dei volumi sia rispettato. Ma deve scendere a
ringraziare l’opera di Gaetano Ballardini  se  lo studio della ceramografia ci ha dato queste possibilità.
ringraziare illustri professori di chimica e di ingegneria  se  oggi abbiamo questi mezzi. Dobbiamo ringraziare gli artisti
mezzi. Dobbiamo ringraziare gli artisti di grande fama  se  oggi la ceramica ha tanta risonanza.
si potrebbe chiudere il libro,  se  il paragrafo 4° che segue, non offrisse modo anche più
di sorprendere il Dami in contraddizione patente con  se  medesimo.
o volete quel copiosissimo composto che o conforma o,  se  colloca spesso in incongrua vicinanza le maniere fra sé più
premesso non è a maravigliarsi  se  vediamo di tanto superiore il numero dei Pittori; se fra
se vediamo di tanto superiore il numero dei Pittori;  se  fra essi nascono più facilmente contese artistiche, gare,
contese artistiche, gare, divisioni di opinioni e partiti,  se  infine offrono, a preferenza degli scultori, argomento alla
speranza di raccogliere onori e lucro; e disgraziatamente,  se  quelle idee non sono rette, restano come il mal seme che
 Se  l'artista potesse occuparsi di questo.
 Se  vivere, bastasse per far vivere.
rette volte in direzione opposta che non s’incontrano anche  se  apparentemente si attraversano, come invece sembra se, per
invece sembra se, per un inganno prospettico, dei due piani  se  ne fa uno solo.
come improbabilità e ridondanza come del già noto non ci  se  ne può né ci se ne deve servire per la valutazione in sé
e ridondanza come del già noto non ci se ne può né ci  se  ne deve servire per la valutazione in sé dell’opera d’arte,
aiutò nelle opere Giuseppe suo padre e lo zio Antonio. Ma  se  bene tutti costoro avessero allora gran nome, oggi appena
bene tutti costoro avessero allora gran nome, oggi appena  se  ne ricordano le fatiche.
questo punto parrebbe risorgere la questione  se  la nuova trasformazione di Bellini non si dovesse
di Bellini non si dovesse all'influenza di Antonello,  se  tuttavia, seguendo le indicazioni altrui, non mi fossi
Che cosa è la nuova scuola di pittura e di statuaria,  se  pure esiste una nuova scuola? Ce n’è una o cento? Se sono
se pure esiste una nuova scuola? Ce n’è una o cento?  Se  sono molte in quale punto s’accordano?
 Se  i grandi esempi dell'antichità furono adunque di norma anco
ed allegorico, dove troverà essa ricchezza di precetti  se  non nel classico artistico dei Greci? E quando in specie
deve campeggiare in soggetti mitologici o greci,  se  non la ritrova là dove ebbe la scultura la sua prima
ora esaminare  se  la qualifica di fenomeno-che-fenomeno-non-è spetti solo
da un repertorio e raggruppati in una struttura» 22;  se  in ciò consiste il messaggio non sembra che ci sia nulla
secondario del messaggio, ma anzi il carattere costitutivo.  Se  la definizione precedente riguarda la struttura del
 Se  ieri l’arte significava sentire e fare, oggi significa
sentire e fare, oggi significa forse concepire e far fare.  Se  in passato la durabilità dell’opera si basava sull’ottima
punto fondamentale, e cioè quella oscura «intelligenza di  se  stessa» a cui deve l’opera d’arte l’apparente conformazione
presenza astante, non si può dire neppure che comunica  se  stessa, anzi, proprio in quanto è, non comunica.
anzi, proprio in quanto è, non comunica. Comunicherebbe  se  fosse altrove, come quando si descrive il soggetto di
un libro: chi fa questo comunica, ma l’opera, in quanto è  se  stessa, si dà in proprio e non comunica.
 Se  i secoli avesser logora e patinata quella figura, e sotto
stata giudicata una delle più famose statue antiche. E  se  quèlla opera fu allora annunzio di più vasto sapere, essa
 Se  voi riguardaste i corpi di per sé, uno ad uno, ricercandovi
che l'originarono, invece di isolare la scultura in sé.  Se  il passaggio da un blocco ad un altro di forma, se lo
in sé. Se il passaggio da un blocco ad un altro di forma,  se  lo sbalzo di peso fra di essi è dinamismo, questo sarà
 Se  non fosse questo, per avventura, l'ultimo e singolare
 Se  il mondo è il luogo con cui commisurarsi e mettere alla
mondo è il luogo con cui commisurarsi e mettere alla prova  se  stessi, l’io è un altro spazio dell’inconoscibile, un
Rist e Matthew Barney, gli artisti hanno messo in scena  se  stessi come fossero attori ma anche pronti a sottolineare
coperture del mercato per un ritmo decorativo a sé stante.  Se  ciò è accaduto, questo non è il pregio del quadro; se mai
Se ciò è accaduto, questo non è il pregio del quadro;  se  mai il maggiore schematismo delle tende che si alternano
non esaminiamo ora  se  si operi bene o se si operi male; ne importa solo accennare
non esaminiamo ora se si operi bene o  se  si operi male; ne importa solo accennare a questo indirizzo
famigliare dei Romani non avrebbe quindi  se  non pochissime applicazioni, non si potrebbe estendere a
a tutti i generi dei nostri edificii, ed essendo già per  se  compiuta e perfetta, non si acconcierebbe a quelle
della società d’oggi. Per concludere, l’arte antica romana,  se  non si vuole durare sempre nel classicismo accademico (che
il Francia è il più insigne pittore che Bologna vanti; ma,  se  taluno mi domandasse: “ è veramente tra i pittori bolognesi
Tiarini possano ragionevolmente contendergli quest’onore.  Se  poi mi si chiedesse ancora se il Francia avesse per
contendergli quest’onore. Se poi mi si chiedesse ancora  se  il Francia avesse per avventura posseduto la scienza
includere rarum in successu artis invenitur. Ambire enim  se  ipsa debet extremitas et sic desinere, ut promittat alia et
debet extremitas et sic desinere, ut promittat alia et post  se  ostendatque etiam quae occultat». (N. H., XXXV).
 Se  a questi fìlistei fosse concesso, credete che non
i discepoli,  se  mai il nome di discepoli può aver luogo in una setta che
luogo in una setta che vuolsi onninamente naturalista; e  se  ha luogo, Vi dico non vi aver più campo la mera imitazione
infine concludere, sospirando, col dott. Beritens: Ah!  se  Greco avesse usato un paio d'occhiali!
costruisce con quel che di meglio ha in sé, non importa  se  nella sua cultura o nella sua fantasia; e che esprime
astante, ma, così dandosi in proprio, non comunica;  se  comunica, non è in questo darsi in proprio, ma per i
le favorite, i favoriti, i lenoni e tutti i parassiti.  Se  la speranza non fosse un sogno; se un’Italia una ci potesse
e tutti i parassiti. Se la speranza non fosse un sogno;  se  un’Italia una ci potesse essere, e Roma potesse diventare
affrettatamente questa XXX Biennale non potrà non chiedersi  se  si possa ormai tirar le fila sulla situazione in cui ci
cui ci veniamo a trovare da alcuni lustri a questa parte;  se  sia possibile di identificare in pochi e chiari concetti le
ossia il bianco e il nero (un colore risuona di più  se  è vicino al bianco e viceversa di meno se è vicino al
risuona di più se è vicino al bianco e viceversa di meno  se  è vicino al nero), ma anche alla forma che contiene il
forma: i colori “acuti” hanno maggiore risonanza cromatica  se  contenuti in forme appuntite, mentre i colori “profondi”
bisogno di un’arte valida per  se  stessa. Nella quale non intervenga un’idea preconcetta di
fuori, comunque, dalle misure normali da non saper dire  se  si muova o venga avanti o se sia immobile. Forse la verità
normali da non saper dire se si muova o venga avanti o  se  sia immobile. Forse la verità è che le figure di Giacometti
ad avvicinarci e ad allontanarci, ma non serve, come  se  quella cosa-figura si fosse posata finalmente sul fondo ed
anzi più necessario; perchè è un mezzo con cui solleva  se  stessa, e si tiene in sull’avviso, per non perdersi nei
della vita, nel cercarne le nuove manifestazioni. Ma  se  questa attitudine si perde, se una corruzione o decadenza
le nuove manifestazioni. Ma se questa attitudine si perde,  se  una corruzione o decadenza sociale si manifesta; allora nel
non v’era un raggio della poesia di Shakspeare? Che  se  in molti quadri francesi, questa musica divina è cessata,
in molti quadri francesi, questa musica divina è cessata,  se  il reale diviene in essi materiale; non accagioniamone il
di spazio ha subito anche solo dal cubismo in qua. Ma,  se  la «spazialità impressionista» si differenziava ampiamente
ampiamente da quella futurista, e questa da quella cubista,  se  i tentativi di rintracciare un’ipotetica quarta dimensione
 se  crediamo a Bacon, noi critici non aiutiamo a risolvere
nel suo Trattato della prospettiva - la pictura non è  se  non dimostrationi de superficie».
 Se  dunque si fondano le scuole di disegno elementare,
le scuole di disegno elementare, diminuendo le Accademie;  se  si stabiliscono, in tempi determinati, esposizioni
esposizioni nazionali con premi ai migliori artisti;  se  si fonda una buona scuola di architettura, e si riordinano
severi le pochissime accademie di cui si può aver bisogno;  se  gli storici e gli uomini di lettere vogliono volgere
quella leggera sentenza cade di per sè stessa, perchè  se  cambiano le generazioni, gli uomini rimangono sempre gli
sulle scene, ragguaglierebbe il tragico stile di un Maffei  se  intrecciato a quello del conte Alfieri. Qui in
di condotta sì originale che rapisce; e pareggia,  se  prima non l'eccede per eleganza e fuoco, il medesimo
delle catacombe con l’intento di simboleggiare l’anima.  Se  si tratta di una colomba sta a significare lo Spirito
tratta di una colomba sta a significare lo Spirito Santo,  se  invece è un pavone simboleggia il Paradiso e la Vita Eterna
il problema è sempre quello;  se  il «vedere di tocco» era stato presagito, senza esito
da Bassano, e con esito migliore da parecchi Bresciani,  se  il rinnovamento del Seicento consiste nel trovare il punto
 Se  si ripercorre all’indietro il comportamento di tutti gli
sbarazzare impunemente del mondo, per cui Dine l’oggetto  se  lo porta dietro, lo mette in mostra, ne fa la vera molla
lo mette in mostra, ne fa la vera molla della sua ricerca.  Se  l’arte è un mezzo per interrogare il mondo, quando non lo
a questo verbo di base, e solo in un secondo tempo vengono,  se  vengono, i commenti; ma esiste un mutismo ed un sentimento
cose che può fungere da test psicologico per verificare  se  si è compreso veramente, se si è entrati, direi, nella
test psicologico per verificare se si è compreso veramente,  se  si è entrati, direi, nella contemporaneità, dopo aver
14. Può significare che è lo stesso, lo stesso come  se  stesso: lo stesso con se medesimo. Oppure si dice che
che è lo stesso, lo stesso come se stesso: lo stesso con  se  medesimo. Oppure si dice che identico significa eguale con
medesimo. Oppure si dice che identico significa eguale con  se  stesso. Ma non c’è eguaglianza che dove c’è una pluralità.
pluralità. «Al contrario ogni cosa individuale che è per  se  stessa, ogni cosa che è per se stessa non può essere che la
cosa individuale che è per se stessa, ogni cosa che è per  se  stessa non può essere che la stessa con se stessa. Altri, a
cosa che è per se stessa non può essere che la stessa con  se  stessa. Altri, a lor volta, definiscono altrimenti