Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La storia dell'arte

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Pinelli, Antonio 24 occorrenze

Santa Trinità, fu il colto mercante fiorentino Palla Strozzi. Costui era, di fatto, l’uomo più ricco e potente di Firenze ed ambiva a dimostrarsi un

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prospettiva e dunque mescolandole ai personaggi della storia sacra, Fig. 92. Masaccio, Il tributo, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria del Carmine

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. 94. Masaccio, Battesimo dei neofiti, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci. alcun risalto plastico e

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Santa Maria del Carmine, Cappella Brancacci. Fig. 96. Masaccio, La cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, 1425 ca., Firenze, chiesa di Santa

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dipinto da Ambrogio Lorenzetti, quasi un secolo prima, sulla facciata dell’Ospedale senese di Santa Maria della Scala. Quasi certamente quell’artista

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Un’altra opera menzionata in tutti i manuali come caso esemplare di rappresentazione illusionistica è il coro bramantesco della chiesa di Santa Maria

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Brera. Fig. 117. Donato Bramante, Coro di Santa Maria presso San Satiro, 1482-86, Milano. Fig. 118. Francesco Borromini, Galleria prospettica, 1652

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, 1568), nel descrivere il famosissimo Cenacolo (fig. 7), dipinto da Leonardo da Vinci su una parete del refettorio del convento milanese di Santa Maria

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Leonardo da Vinci, Cenacolo, iniziato nel 1494, Milano, convento di Santa Maria delle Grazie. pregandolo di intervenire sull’artista, e al duca, che sapeva

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delle porte della scenae frons. Proprio come il coro bramantesco di Santa Maria presso San Satiro o la Galleria prospettica del Borromini, questa veduta

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1569. Lo scenografo, in questo caso, si è ispirato ad una veduta reale di Firenze, con Palazzo Vecchio, la Loggia dei Lanzi, Santa Maria del Fiore

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Negli anni in cui Piero dipinse la tavoletta di Urbino il problema della riconquista della Terra Santa era effettivamente molto sentito in Italia e

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battersi per l’unificazione e per una crociata che riscattasse Costantinopoli e la Terra Santa dal dominio musulmano.

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Nel Tributo della moneta della Cappella Brancacci, nella chiesa fiorentina di Santa Maria del Carmine (tav. 8a), Masaccio ci dà un saggio

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’azione bloccata nel suo svolgersi. La Santa Caterina d’Alessandria della collezione Thyssen a Madrid (tav. 13) rappresenta un’eloquente dimostrazione

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eseguite, all’alba del Seicento, proprio per il luogo in cui tuttora le possiamo ammirare, la Cappella Cerasi nella chiesa romana di Santa Maria del

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, compiuta quasi un secolo dopo dal Caravaggio in una tela per un altare della chiesa romana di Santa Maria in Vallicella (fig. 34). In questo dipinto il

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, chiesa di Santa Maria del Popolo, Cappella Cerasi. influenzato e influenzano i criteri di restauro. La riprova è che, volgendosi indietro, ci si rende

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corpo di Cristo. In questo affresco in Santa Maria Antiqua a Roma dell’VIII secolo (fig. 60), il modo di rappresentare la figura umana deriva alla

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di Santa Croce (foto prima dell'alluvione del 1966). pittori come Cimabue, e ancor più Giotto, tornarono a confrontarsi con la realtà naturale e con

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risalgono però ancora, in tutto e per tutto, ai modelli greco-bizantini. Dieci anni più tardi nel Crocifisso in Santa Croce a Firenze (fig. 64) purtroppo

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mistica di Fig. 65. Giotto, Crocifisso, 1295 ca., Firenze, chiesa di Santa Maria Novella. una società impregnata di valori trascendenti, ma che costituiva

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mezza Europa. Nel Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria (fig. 76) di uno dei maggiori miniatori e pittori lombardi, Michelino da Besozzo

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piccole tavole dipinte da devozione privata. In ambito profano, prodotti di lusso Fig. 76. Michelino da Besozzo, Matrimonio mistico di Santa Caterina

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