«1° I religiosi professi ordinati in sacris prima della pubblicazione della rispettiva legge o decreto di soppressione, e non dopo il 18 gennaio 1864
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Gli onorevoli Abignenti e Rega hanno proposto un emendamento, che consiste nel cambiare le parole ordinati in sacris, con le altre pel chiericato
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Abignenti. … L'onorevole Sebastiani posteriormente, osservando di non aver nulla detto ha riflettuto che si era detto «ordinati in sacris,» appunto
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Ho proposto che invece di dirsi: «i religiosi ordinati in sacris,» si dicesse: i religiosi professi per chiericato, secondo la regola del proprio
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Sebastiani, ha risposto di non accettarlo, appunto perchè essa aveva detto: «ordinati in sacris,» in altri termini la Commissione non accetta
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emendamento, perchè estenderebbe il benefizio di questa legge ai chierici, mentre noi intendiamo solamente di accordarlo a quelli ordinati in sacris
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Essendo dunque così, se la Commissione vi propone di dire ordinati in sacris, una volta che sono così obbligati gli ordinati in sacris, come sono
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Ora la Commissione ci dice: sono obbligati a quello stato non solo i sacerdoti, ma anche i diaconi ed i suddiaconi, perchè ordinati in sacris.
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un'esclusione, perchè le due categorie sono di sacerdoti e di laici, oppure d'ordinati in sacris o di laici. Che cosa ne verrebbe? Che quelli che hanno fatto
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I religiosi professi ordinati in sacris prima della pubblicazione della rispettiva legge o decreto di soppressione, e non dopo il 18 gennaio 1864 per
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scala e diceva che quelli ordinati in sacris erano assimilati ai sacerdoti, e gli altri avrebbero ottenuto la pensione assegnata ai laici, ma io dico
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