Perché Saba fosse infelice, lo posso spiegare in un modo solo: egli era uno di quegli uomini (ne esistono ancora al mondo) che soffrono anche per gli
Ugo Ojetti. Saba era di passaggio, e volle parlare ad Ojetti, forse perché intendeva collaborare alla rivista e ottenerne qualche guadagno. Lo
diverso dagli altri». Sono parole d'una lettera scrittami da Umberto Saba il 6 agosto. Poche righe più in là, incoraggiandomi ad andare a trovarlo nella