gran maestro della politica, sa per tutti trovare dei segreti che il genio stesso non trova. Siamo, conclude l’oratore. tutti d’accordo su questa linea
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sa che là deve passare la costruenda ferrovia. La legge di espropriazione è inesorabile e la ferrovia passerà lo stesso. In tali casi il proprietario
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sa quali spropositi toccherebbe di dire a noi, se ci mettessimo a parlare del Brasile. Ma l’errore sta nel metodo, e per questo ne facciamo cenno
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il presidente invitò a parlare l’on. Degasperi. Come si sa il d.r Degasperi parla agli operai, al nostro popolo: semplice, affettuoso, forte. Ricordò
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colleghi, per quanti conoscono Fiemme non c’era bisogno di nuovi comizi. Si sa come la pensate. Ma vi hanno provocato, hanno detto che la vostra
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spendere ben più. Ai 2 dicembre 1902 deliberò di assumere un prestito per costruire la Molina-Moena preventivata in Cor. 2.450.000 e chi sa quanto
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società o, alla più, sta là dove ci possono star tutti. E per fortuna le poverette trovano anche qualche buon prete che sa tranquillarle in proposito
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’altra abitazione. Ogni ape lo sa e desidera modificare questa situazione, ma esse sono attaccate le une alle altre e non possono volare tutte insieme, e
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stesso, almeno in teoria, sono nemico acerrimo dei cosiddetti oratori elevatissimi, dei quali si sa dire, quando hanno finito, che son della gran brava
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confusione e non si sa con chi trattare. Dopo aver avvicinato l’on. Devito e aver preso degli accordi con lui, tocca ora rifare tutto col nuovo
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dimissionaria direzione della Cassa ammalati. (Un socialista interrompe). Ehi! Signor interruttore, sa niente lei dell’affare della lega metallurgici
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Alessandro III, di Gregorio IX per gli ebrei dell’Inghilterra. E poi, signor Todeschini, non sa quello che ne pensa il Papa presente dei massacri in Russia
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nessuno ve lo sa dire, come la nonna non vi saprebbe dire chi sia l’orco o il salvanello. Ma intanto e i nostri avversari e le nonne adoperano la
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del resto è già cominciata. Ma non è tutto, ancora, signore e signori. «Colui che ha studiato la cosa a fondo dice de Saint Bonet sa che dopo il primo
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prima e sempre quella che i clericali non entrino in Municipio. «Teniamo le polveri asciutte!» avverte l’«Alto Adige»: non si sa mai! Per questo sforzo
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