Data a Roma, addì 9 marzo 1961
La narrazione del Mancini adunque ci offre la vera spiegazione della partenza del Greco da Roma.
Pagina 109
Ma un'altra questione, forse, mi si domanderà di risolvere prima di chiudere queste note fugacissime. Quando precisamente il Greco abbandonò Roma?
Pagina 109
Ma molte altre direzioni stilistiche s'intrecciavano a Roma nel decennio dell'operosità di Borgianni.
Pagina 112
Queste erano adunque, brevissime, le sorti dell'arte di Caravaggio nel primo quarto del seicento, a Roma.
Pagina 115
degli elementi del disegno, vi stette molti anni e tuttavia tornò a Roma che Caravaggio v'era ancora e tanto lavorò prima della sua partenza da poter
Pagina 116
artista che in questa pausa s'infanga a Roma, Domenico Greco, fugge presto, come credo, per asfissia fantastica.
Pagina 13
Le deviazioni iniziali che Caracciolo imprime allo stile caravaggesco, ci fanno ricordare che il Calvario di Vienna fu comperato a Roma nel 1810
Pagina 187
Eppure col 1616, cioè, io credo, poco dopo il suo ritorno da Roma, comincia la serie copiosa degli affreschi di Giovambattista Caracciolo.
Pagina 188
Infine, parecchio prima della Gentileschi era venuto a Napoli da Roma Giuseppe Ribera, e questa è la terza tendenza che si frappone alla
Pagina 203
Nell'anno 1630 ebbe luogo in Roma una gara artistica oltremodo interessante: dodici quadri furono commessi dal Re di Spagna ai dodici artisti che
Pagina 243
Così dovevano essere rappresentati i manieristi a Roma nell'anno 1630.
Pagina 244
Ma i giovani che si recano a Roma verso il 1615, trovano l'ambiente assai mutato: il più eminente dei toscani a Roma è ora Orazio Gentileschi: sicché
Pagina 265
Seguì per tal modo Artemisia a fiorire sete, carni e pavimenti in Roma accanto al Bilivert e a Riminaldi; mentre il padre inseriva visibilmente la
Pagina 267
Se si prescinda da questi e da altri piccoli problemi di «dopo Gentileschi» che potrebbero rilevarsi a Roma, rimane a dire del seguito massimo dello
Pagina 269
A.MÜNOZ, La scultura barocca a Roma: Caratteristiche generali, in «Rassegna d’Arte», luglio, 1916 (in ‘L’Arte’, 1916, p. 368-69).
Pagina 317
A.Muňoz, La scultura barocca a Roma: Iconografia - Rapporti col teatro, in «Rass. d'Arte», Ottobre 1916 (in: 'L'Arte', 1917, p. 60-61).
Pagina 350
servirono al Ricci più che i Carracci e il Correggio le forme agili e ricche di contrasti ottici che Lanfranco e Brandi avevano svolto a Roma, largamente. Nel
Pagina 369
Carstens nacque nel 1754, morì nel 1798, e fu avversato a Roma dalla cerchia pseudoclassica che faceva capo a Tischbein e a Goethe.
Pagina 372
Da Roma eran venuti quadri degli accademici romani (Sacchi), bolognesi (Reni, Lanfranco) e francesi (Vouet).
Pagina 411
spendere in Roma li quadrini meglio».
Pagina 414
di giudizi sui pittori contemporanei operanti in Roma, ironeggiava invece come segue.
Pagina 415
A. MUÑOZ, La scultura barocca a Roma: Vº: Le tombe papali («Rassegna d'Arte », maggio 1918) (in: 'L'Arte', 1918, p. 238-39).
Pagina 417
Anche da studiare è l'allievo del Greco a Roma, Lattanzio Bonastri da Lucignano.
Pagina 453
Il Kehrer non ha fatto a tempo neppure a servirsi della «Vita del Greco» a Roma data dal Mancini e da me pubblicata nell' «Arte» del 1914.
Pagina 453
Ritroveremo la strada di Roma, e nel ripassar per Napoli, ecco alcuni altri soggetti più recenti, fra' quali è il Giordano, giammai assente da
Pagina 486
frequente anche in Roma ove ci convien tornare.
Pagina 487
esclusa la schiera dei vigorosi maestri nordici, per cui Roma era stata «caput mundi» per tutto il primo quarto del secolo (la presenza di un solo Stomer
Pagina 493
25, 26. Paesi. Roma, Senatore Silj (L). Scelti perché autenticati dalla firma del pittore, allora quasi dimenticato [figure 218, 219].
Pagina 495
30. La Pietà. Roma, Coll. Contini (L).
Pagina 496
65. Madonna. Roma, Coll. Addeo. Mi pareva di Fr. Trevisani. Ma nulla venne corretto.
Pagina 496
138. Cristo morto. Roma, Galleria Nazionale. Mi appariva copia dall'originale Mingoni (entrato poi nella mia raccolta).
Pagina 496
139a. Cristo morto. Roma, Ministero Lavori Pubblici. Attribuitogli nella seconda edizione, mi risultava cosa vicina al Brandi.
Pagina 496
Capitoli nuziali (Roma, Galleria Nazionale) attribuiti al Ghezzi (459) e col Martirio di San Bartolomeo (Roma, Coll, Marchesi) esposto al nome di Giaquinto
Pagina 496
29. La fuga in Egitto. Roma, Galleria Nazionale (L) [figura 164]. Per altro dipinto, orientabile verso l'Ansaldo, v. a CAVALLINO, n. 267 [figura 230].
Pagina 496
155. Lucrezia e Tarquinio. Roma, Accademia di San Luca. Opera toscana vicina al Bilivert.
Pagina 497
265. La Comunione degli Apostoli. Roma, Coll. Zoccoli [figura 229] (L)
Pagina 499
243. Baccanale. Roma, Coll. A. Brasini. Escludevo che l’opera fosse del Castiglione.
Pagina 499
252. Il congedo di Tobiolo. Roma, Galleria Nazionale [figura 228]. Mi pareva soltanto copia settecentesca (forse del Diano) dal Cavallino, ma non
Pagina 499
320. Ritratto di dama. Roma, Coll. Borelli [figura 235].
Pagina 500
290 A. Sacra Famiglia e donatori. Roma, Coll. Contini [figura 234] (L).
Pagina 500
416. Agar e l'Angelo. Roma, Galleria Nazionale (L., 1916). Ma non ne ero più tanto sicuro. [Oggi ritengo sia cosa giovanile di Giovanni Andrea de
Pagina 501
470. Il martirio di San Bartolomeo. Roma, Coll. Marchesi. Si veda sopra, alla voce BONITO, per il n.10 v. AMIGONI, JACOPO.
Pagina 503
540. Bozzetto della Santa Petronilla. Roma, Galleria Nazionale. Era palese trattarsi di copia, non di bozzetto.
Pagina 504
659. Madonna in trono fra angeli e Santi. Roma, Galleria Borghese [figura 249]. L'attribuzione era del Cantalamessa e così ci si astenne dal
Pagina 506
748. Giuditta e Oloferne. Roma, Coll. Lazzaroni [figura 253] (L).
Pagina 507
713. Un Santo. Roma, Galleria Nazionale. Sebbene il riferimento durasse in entrambe le edizioni, il quadro non mi pareva del Novelli, anzi
Pagina 507
Proposi di restituirgli il bel Ritratto della Coll, G. Marchesi di Roma [figura 221], prima esposto (200) come «attribuito al Caravaggio», ma non
Pagina 507
876, Madonna e Santi Gesuiti. Roma, collezione Barberini [figura 251].
Pagina 509
Nella prima edizione figurava anche col Sant'Omobono della chiesetta omonima a Roma (878) e con il Cristo fra i Dottori del Palazzo Reale a Napoli
Pagina 509