Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: roma

Numero di risultati: 37 in 1 pagine

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Racconti 3

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Capuana, Luigi 2 occorrenze
  • 1905
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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. Io sono stato a Roma parecchie volte, ho frequentato il caffè Aragno, il Salone Margherita, l'Olimpia, l'Orfeo ... accademicamente, come si dice

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vengono da Roma -. E il barone di Pietrerase, nelle sue frequenti visite, ripeteva le stesse cose. - Il principe però ... - obiettava il marchese

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IL Santo

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Fogazzaro, Antonio 14 occorrenze

così, di' la Verità. Invece qui all'albergo c'è una signora innamorata di me. Ridi pure, è proprio vero. Vive a Roma. Suo marito è sottosegretario di

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Una carrozza signorile si fermò sull'imbrunire davanti a una casa di via della Vite, in Roma. Due Signore ne discesero frettolosamente e sparirono

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perché? "Eh!" Il medico fece il viso del furbo che la sa lunga e non la vuole dire tutta. "Ma!" diss'egli "ci sono due preti di Roma che villeggiano a

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fra il professore Mayda e sua nuora, sapeva che il professore era chiamato molto spesso fuori di Roma, lo stimava un grande chirurgo ma non un grande

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' Arcivescovo una domanda di dilazione. Sua Eminenza gli aveva aperto gli occhi. Il colpo era venuto da Roma dove si era malissimo disposti verso di lui

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. L'arciprete gli aveva dato del marsala. Dei signori venuti da Roma con gran provvigioni gli avevano dato del cognac e del caffè. Benedetto chiamo a sé con

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. "Egli mi prese" disse il giovine con voce rotta dalla commozione "la mano e tenendomela e accarezzandomela pronunciò queste parole precise: "Da Roma non

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riconobbe. Aperse e lesse: "Sappia che il Direttore generale della Pubblica Sicurezza farà il possibile per indurla a lasciare volontariamente Roma. Rifiuti

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le lapidi e i cippi e i sarcofaghi pagani guardano Roma. Da quelle della parete cristiana, che guardano il cortile del Belvedere, non entrava lume. Il

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cattiva, andiamo via, andiamo via." Alzò il viso lagrimoso. "Andiamo a Roma" diss'ella. "Sì sì" rispose Noemi, commossa "andiamo a Roma, partiamo

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Roma, dall'aprile al novembre in Subiaco, nella modesta villetta di cui avevano appigionato il secondo piano. Non spendevano abbondantemente che in

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signori Selva, ma c'è a Roma chi li conosce o crede di conoscerli. Non è uno scrittore, il signor Selva? Non ha scritto di religione? Mi figuro che sarà

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rassicurarlo e credette allora dirgli quello che prima aveva taciuto. Don Clemente aveva telegrafato a Selva che sarebbe giunto a Roma l'indomani

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germanica di Roma e con Noemi d' Arxel, discorrendo di religione con la sorella e il cognato di lei. Le due sorelle d' Arxel, orfane, erano belghe di

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CAINO E ABELE

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Perodi, Emma 21 occorrenze

. Abbandonando Roma, mandava a monte la vendita del palazzo, non poteva impedire la dichiarazione del fallimento e privava suo fratello degli ultimi rimasugli del

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stato assente da Roma tutta la quaresima e quell'assenza aveva avvalorato la voce della fuga e della totale rovina. E ora nel vederlo sorridente al solito

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basse calunnie, io non la potrei condurre a Roma; qui viviamo fra amici fidata i quali apprezzano le sue virtù e non giudicano con i meschini criterj

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appassionata tediavalo più che a Roma quando ne disprezzava palesemente l'amore, ma perché ella gli offriva il mezzo di appagare il suo odio. Questo

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avvenire lieto ed egli è al settimo cielo. Io, peraltro, sono davvero beata, perché mi ha promesso tutto quello che volevo. Domani partirà da Roma un

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Roma e ho avuto da lei due risposte brevi, ma esse sono state la mia sola consolazione da che sono qui. Maria dunque sta bene e domanda che io torni

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e onesto preventivo gli diceva chiaro che su per giù gliene sarebbero mancati cinquecento. Egli non era dunque punto tranquillo e telegrafava a Roma

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. Egli non aveva mai spiegato un' attività maggiore che dopo il ritorno da Roma, e nel piccolo porto di Selinunte non vi era stato mai maggior numero

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nell'inverno mi condurrà a Roma? - domandò lei. Sì; anch'io sono in parte del suo parere; i sacrifizj che c'imponiamo per il mondo sono inutili, non

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VELLEDA BIANCHI A ROBERTO FRANGIPANI ROMA. Mio buon signore Dal mio telegramma e dalla lettera di Maria, saprà già che suo fratello, dopo una

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avete più fiducia in me, lasciatemi tornare al mio paese. Sapete Costanza che io mi uniformo in tutto e per tutto alle istruzioni che vengono da Roma

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Roma, non lo aiutavano a sopportare la noia della veglia, ne a scacciargli dalla mente il pensiero che suo fratello in quel momento era felice. Roberto

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danaro, scrivi a me, darò gli ordini al cassiere, poiché prevedo che dovrò restare molto tempo a Roma. Povero Roberto, quanto ti sacrifichi per me

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, è venuto un agente elettorale da Roma per l'Orlando, - susurrò il vecchio a bassa voce; - indovina chi è? Non saprei. Quel malanno del Marvuglia

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. Finché i Frangipani avevano abitato Roma, don Ahille aveva amministrato i beni dotali dalla signora, di cui era lontano parente, poi era divenuto il

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VELLEDA BIANCHI A ROBERTO FRANGIPANI ROMA. Mio buon signore Ho avuto agio di eseguire tutte le disposizioni che conteneva la sua lettera, ho potuto

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. Orlando poi m'impiegherà a Roma, me l'ha promesso. Sono usciti altri insieme con te? No, agli altri ha perdonato, ma essi gli hanno fatto capire che

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. Voi e i miei elettori, mi conoscete. Benché nato a Roma, ho nelle vene il sangue siciliano ed è in mezzo a voi che sono cresciuto, che sono

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dolori di lei. È Franco, l'istigatore di tutte lo perfidie. Era un inetto a Roma; qui nella solitudine è divenuto un malvagio. L'ho presentito subito

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parlare dai suoi amici con intolleranza del giogo dell'Orlando; il quale a Roma, brigando e inchinando tutti i capi partito, era riuscito a metter creature

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Roma ero tutto lieto di poter consegnare a mio fratello qualche migliaio di lire che avevo salvate a stento dalla rovina. Vedete quel che ne ha fatto

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