di Carlo Rolfi [Questo saggio di Rolfi costituiva la Prefazione all'edizione Perino, Roma 1884, di Una serenata ai morti.] Nel 1873, i pacifici
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una vastità imponente, mentre a Roma il Quirinale è scarso; a Parigi lo straordinario diventa naturale. Infatti quando crescono le funzioni delle cose
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Parigi va a Mabille, come assaggia l'acqua minerale il forestiere che si trovi a Vichy o visita la mortificante rupe Tarpea lo straniero a Roma. Ora
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acuto, rado e scomposto, peggiore di quello di Roma; e credono di camminare con il sedere seduto sopra baionette di nemici sotterranei. - Ah! è quella
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contemporanei? Questo avvenimento - poichè ci accadde accennarlo - fu l'incendio e la distruzione di Roma, decretata da quel popolo stesso che pochi anni
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intenderebbe sublimarsi emancipandosi da ogni istinto materiale. Dopo la riforma religiosa, che ebbe principio colla distruzione di Roma, due foggie di preti
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! Così, il giorno in cui i soldati d'Italia dovranno schierarsi sul Mincio per attaccare i tedeschi, ovvero spingersi a Roma alla conquista di una
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- è stato così compito, con noi, a Frascati, bisognava usargli una cortesia, qui, in Roma. Vede tutte le famiglie nobili, dà del tu a tutte le
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abbassò il capo e se ne andò a casa rinunziando. In Roma, dicembre 1883.
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profittato per andare sino al Caffè di Roma , sai, al Corso, per vedere, se ci fosse il marchese d'Aragona... - Con la pioggia sei andato? - Avevo
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