Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: roma

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Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico

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Garibaldi, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1870
  • Fratelli Rechiedei
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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, abitava Roma da più anni. Progenie di popolo libero, disprezzava tutto quanto apparteneva alla famiglia dei chiercuti. Ma Roma! La Roma del genio e

proprio d’Orvieto". "Mangiate, bevete ch’io vi guarderò le spalle da quei malandrini di Roma. Accidenti

, perseguitati dal governo imperiale di Roma, allora pagano, con atroce accanimento, si rifuggivano nelle catacombe, per salvezza sovente e sovente per potersi

meno antichi alle persecuzioni ed alle stragi dei barbari, Il terreno sui cui Roma è edificata, come quello de’ suoi dintorni, offre facilità alle

Lascio pensare a voi quale scompiglio vi fosse in Roma il giorno quindici febbraio che seguì la notte tragica di Palazzo Corsini. Un andirivieni, un

e di Roma. Io ho veduto greci in Costantinopoli inchiodati per un orecchio alla porta della loro bottega e lo straniero passando sogghignare con

fino allora nella Solitaria e giurò che non tornerebbe tra questo popolo infelice se non quando Roma, libera dalla peste pretina, le permetterebbe d

di romani, durante la notte, quel soldato, cui i preti avevano dato ad intendere che i difensori di Roma eran tanti assassini, giunto che fu alla

, armati ed agguerriti alla scuola di Roma, cominciarono a disprezzare i dissoluti ed effeminati padroni, poi, ad ammazzarli, per impadronirsi delle loro

E dentro Roma che faceva Cucchi con tutti i patrioti Romani e delle provincie consacrati alla liberazione della città od alla morte? Cucchi, da

preti. Tale era la condizione di Roma nei primi mesi di quest’anno 1867 in cui si vedevano mercenarii stranieri sostituiti da altri mercenarii ancora

voluto estendere negli altri Stati dell’Unione. Morale o materiale, è dunque sempre Tirannide la causa delle rivoluzioni. Ed in Roma chi negherà non

cercavan pascolo alle libidini dei padroni, non sapevan forse che tale tesoro viveva nel recinto di Roma? Lo sapevano. E una fra l’altre agognava da

di questi impostori. La notte dell’8 febbraio era in Roma notte di congiura. Convegno il Colosseo; perciò Attilio dopo aver pedinato quel messo di

amici i Romani che bastava tirassero poche fucilate anche all’aria peché l’esercito italiano marciasse immediatamente su Roma. Ed i Romani, poveretti

alzò in Roma a’ Celesti» e di qualunque dei grandi Maestri del bello. Eppure non è egli mero caso il nascer bello? e non ho conosciuto io molta gente con

Era oscura la notte e nuvoloni neri neri si addensavano sulla città santa spinti da violento scirocco: il mendico di Roma avvolto nel suo mantello

ricompense di molto oro e quant’altro potevano desiderare. Povero popolo di Roma! E chi dobbiam contar noi sotto quella denominazione quando si sia

. «Ottima scelta! - rispose il cardinale, - Gasparo vi condurrà nei più reconditi siti della foresta più facilmente che a traverso le vie di Roma. Egli

, meditava il concetto di un gruppo in marmo per il suo arrivo in Roma, che rappresentasse la bellissima Giulia sostenente il suo compare barcollante e in

Roma», non vollero rimanere inoperosi, e per molestare l’eterno nemico presero queste determinazioni. Si arrolarono nelle truppe pontificie indigene; e

per contemplare i frantumi del secondo governo, negazione più impudente di Dio che il primo e più fatale all’Italia, la Negromanzia. Ma Roma cadeva

Una delle cose ch’io notai come straordinaria in Roma fu il contegno e la bravura del soldato Romano. Quei soldati propriamente che si chiamano

faremo un addebito; gli diremo: a rivederci in Roma». «Nella vita e nella morte, noi vi seguiremo» risposero ad una voce quei tortissimi ed uno solo

Muzio, dell’antico capo della contropolizia di Roma, fu la prima che s’udì rompere quel sepolcrale silenzio. «Dunque: - disse egli - io ti voglio

ed in questi giorni di convulsioni politiche e di paure pretine la corda e la tenaglia erano all’ordine del giorno negli orridi sotterranei di Roma

e della sua complice, ma in Roma, al curatore delle anime, al medico spirituale, al confessore della padrona di casa, chi ardirebbe fare uno sfregio

Noi già dicemo che Roma è la terra classica delle belle arti. Là sono ammonticchiate le ruine del mondo antico coi loro templi, colonne, obelischi

di Stamboul, men depresso, ma è altrettanto vizioso e degenerato. E Venezia!, come Roma, come altre sorelle italiche è degenerata! La mia comparsa in

conosceva appartenere a quella numerosa schiera di servi prostituti, che il prete ha sostituito in Roma alla maschia schiatta dei Quiriti. «Buona sera

quando Roma non ebbe più nemici potenti, e facile divenne mettere le mani su ciò che v’era ancora da conquistare dei paesi sconosciuti, i Romani

le mosse del nemico e non essere sorpresi. Voi, Principe, dovete tornare a Roma. La vostra presenza qui non è necessaria per ora, mentre là, potete

, quell’esercito straniero, che sbarcato a Civitavecchia, se ne era con fraude impadronito, e col fallace titolo d’amico, s’avanzava su Roma, beffandosi

continuatore della vendetta universale. Totila alla testa delle feroci sue orde conquistava Roma, la distruggeva, ne sterminava la popolazione ed era questa

Roma ella avea scelto il suo domicilio, in Roma avea trovato il pascolo necessario al sommo suo genio, all’immenso amor suo del bello. In Roma avea

Era la mattina del quindici Febbraio, e la campagna di Roma era illuminata dai primi raggi del sole. Quel solenne deserto ove un dì sorgevano città

in marmo, professione la quale permette in Roma una certa vita indipendente, se pure indipendenza può esistere, ove padroneggiano preti. Il padre di

brindato «alla libertà di Roma» iniziò il pranzo, che continuò poscia con molta alacrità per parte di tutti i commensali. Terminato il pranzo, le donne

allontanare colla banda per un’operazione importante. Nella notte la casa fu assaltata e portato via il mio bene in Roma. Puoi immaginare la mia

accaduti nella campagna di Roma stavano in attesa dei loro Capi, allontanatisi per alcuni giorni con missioni importanti. Chi precedeva la banda or giunta

- il Solitario impaziente chiese a Giulia: «Ebbene, quali nuove dalla nostra Roma? Sono gli stranieri fuori? Ed i preti quando lasceranno respirare

così s’era acceso per lei di altissimo affetto. Clelia vinceva di beltà le più leggiadre donzelle di Roma, e forse era altera e non vaga di amori, ma

paesi, come l’America, l’Inghilterra, la Svizzera, la tortura è realmente abolita, né colà il progresso è vana parola. In Roma pure non se ne parla, è

forte distaccamento venuto da Roma, hanno smessa la paura che li trasportò fuggendo dalla selva Ciminia e vogliono infilzare quanti italiani vi sono

Roma per parte dei capi liberali si prese la determinazione di pigliare il campo e riunirsi alla banda d’Orazio si pose alla lor testa per guidarli e

Procopio e ai compagni, avea messo sotto le armi quanta truppa straniera ed indigena v’era in Roma. La polizia coi suoi cagnotti era in grande confusione

favorito ed il più dissoluto della caterva dei masnadieri principi di Roma; e andò innanzi immerso nelle sue riflessioni.

la stessa sorte a Bologna. Lo straniero ed il prete gozzovigliarono nel più puro sangue italiano e la iena di Roma rimontava il suo trono contaminato

bellezza adriaca, che io sognai mille volte quando le lagune erano schiave come lo è la mia Roma? Perché? perché non la vidi che un solo istante? ma essa mi

. È un inviato di Roma, e certo c’è del nuovo per noi. Colui è Cencio. Addio!». I nostri lettori ricorderanno l’agente subalterno di Don Procopio, per

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