7. Fruttificazione. 1. Il terzo periodo della vita delle piante è la fruttificazione, ossia la formazione del frutto, e del seme. Ricorda qui le
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ed operare diversamente. Tu penserai che chi ha fatto il più, deve fare anche il meno, per prevenire i danni che possono colpire la raccolta. Ricorda
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23.Consigli d'oro. Carlambrogio insegna l'attività ai suoi figlioli con l'esempio, e coi consigli: spesso ricorda loro queste sentenze: Le gambe sono
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nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi: Chi fa falla; — provando e riprovando si impara; — col vedere quel che non va, si capisce quel
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può; Se ha il cuore buono, ed umile; Se dimentica quel che dà, e ricorda quel che riceve; Se gode del benessere altrui, come del proprio; Se usa
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istruttivo, o morale, e vi si ragiona sopra. Così le ore fuggono, come fossero minuti. Ma la giornata non finisce senza una qualche opera buona: si ricorda
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l'animo più coraggioso. Ma abbi a compagni nuotatori abili, e fidi, e ricorda quel che ti dissi dei bagni. In questi esercizi non far lo spaccone, e il
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22. Consigli d'oro. Carlambrogio insegna l'attività ai suoi figlioli con l'esempio e coi consigli: spesso ricorda loro queste sentenze: Le gambe sono
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riuscirai. Chi maneggia la prima volta l'aratro, non tira i solchi dritti come un I. Si sa che nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi
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istruttivo o morale, e vi si ragiona sopra. Così le ore fuggono, come fossero minuti. Ma la giornata non finisce senza una qualche opera buona: si ricorda
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Riassunto. Ricorda quanto hai imparato in questo primo capitolo. Hai visto che l'aria è indispensabile alla vita, e che dev'essere pura, perchè giovi
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, per ora. La faremo dopo, in caso. Io sono venuto da lei per vedere se.... Si ricorda lei di avermi veduto, sarà un paio di mesi, col signor
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Bonaventuri, il quale, se il lettore si ricorda, aveva offerto i suoi servigi a Sappia fin da quella sera, che s'eran trovati in casa della Luisa, dove
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ricorda come Nanà quando a Parigi Labordette le aveva detto ch'ella avrebbe posato per la testa e per le spalle dinanzi allo scultore che doveva modellarle
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soltanto perché non trovarono la scala per mandare un muratore fin lassù. Questa frega papalina mi ricorda quella di Stefano Gallinaccio, albergatore