edifizio, e si introdurrebbe anche nelle cose più serie il regno della moda e del capriccio.
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del regno.
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L'onorevole ministro Jacini, credo, ha detto una cosa giustissima. L'Abruzzo era unito al regno di Napoli. Sta bene: ma geograficamente appartiene
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, non dirò regionali, ma subnazionali, che è qualche cosa di peggio; non bisogna parlare del regno di Napoli, il quale estendeva la sua frontiera
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ai rapporti di tutta la provincia col resto del regno.
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regno: le strade ferrate secondarie sono rese possibili dalle strade arteriali, ma nel tempo stesso le fanno vivere: sono come le
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presidente. Si riprende la discussione del progetto di legge pel riordinamento e l'ampliazione delle reti ferroviarie del regno.
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«La Camera invita il Ministero a studiare la materia delle tariffe pei trasporti sulle vie ferrate tanto nelle esigenze dei servizi interni del regno
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Ma vi ha di più ancora, i ministri stessi del regno d'Italia diedero affidamento a questa Camera che la strada di Serravezza sarebbe costruita.
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le cave del regno d'Italia nelle stesse circostanze, cioè di far giungere la ferrovia sino al piede di ogni cava. Allora io comincierei per ricordarmi
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1° Seguito della discussione del progetto di legge per il riordinamento e l'ampliazione delle reti ferroviarie del regno.
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tutte le Provincie alcuni Codici e progetti di legge per l'unificazione legislativa del regno.
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È questo un nuovo argomento che concorre a dimostrare l'utilità di estendere il Codice di commercio sardo a tutte le parti del regno, di che vi
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della marina, non imperano nelle altre parti del regno, così era necessario che quelle disposizioni non fossero soppresse.
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La Commissione ha avvertito che nell'articolo 9 della legge per modificazioni alla legge generale dell'ordinamento giudiziario del regno è accaduto
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scegliere uno di questi Codici ed attuarlo in tutte le parti del regno.
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dovesse adottare uno dei Codici esistenti nel regno. Da una parte il Ministero non ne faceva domanda, dall'altra ciascuno di quei Codici presentavano lacune
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cassazione. Se il Governo, per ogni questione nella quale la magistratura del regno va in diversa opinione, dovesse prendere la penna e decidere egli
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provincie; una terza contiene alcune modificazioni alla legge sull'ordinamento giudiziario per tutto il regno.
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accordare la cittadinanza ai nostri connazionali che appartengono alle provincie della penisola non ancora unite al regno d'Italia.
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grande nazione. Scorgo poi artifiziosamente dimenticata la parola italiano, quasi che noi fossimo in un regno ancora innominato, i cui cittadini
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del regno d'Italia non le hanno dimenticate; che noi siamo in una sosta, ma non abbiamo rinunziato al compimento della grande opera dell'unità; che
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. La cittadinanza, o signori, la dà la terra in cui si nasce; ogni individuo nato nel regno d'Italia è cittadino italiano. Poscia potevasi venire alle
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sociali. A questi contadini dovremo dire, quando sarà pubblicato il Codice civile del regno d'Italia: voi non potrete ottenere quei benefizi che avevate
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colmando così una lacuna della procedura penale dell'antico regno sardo, fa del ricorrere in Cassazione, in caso di condanne di morte, un obbligo pei
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Signori, ieri l'onorevole deputato Tecchio, accennando i vizi del sistema tenuto per la unificazione legislativa del regno, venne parlando del
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controversie che si agitano colà fra i cittadini italiani gli appelli si portano alle Corti del regno.
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del Codice di commercio Albertino a tutto il regno.
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Eppure è questo il primo e più urgente bisogno del nuovo regno che da essa solamente può ricevere quella coesione e quella stabilità che sono le
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regno, non è in vigore in tutte, però in quasi tutti i luoghi ci sono leggi parziali sulle fortificazioni Evidentemente queste laddove sono state fatte
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dalla Camera, e sono lieto che essa mostrisi disposta a riconoscere la convenienza di applicare in tutto il regno un Codice il quale già fece così
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3° La legge per alcune modificazioni all'organico giudiziario del regno, che costituisce l'allegato C;
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Non bisogna dissimularlo, è cosa notoria, la spesa per l'amministrazione della giustizia nel regno d'Italia è enorme. Ascende a circa un terzo più di
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Vi propongo conseguentemente che sia bensì pubblicata in tutto il regno la legge sull'organizzazione giudiziaria; ma che sia soppresso nell'atto
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esiste più. Da parecchi anni il regno d'Italia è costituito ne' suoi limiti attuali; i guardasigilli che si sono succeduti hanno dovuto provvedere
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Io non parlo, signori, di cose nuove. In questo regno subalpino la necessità del procuratore fu abolita da parecchi anni in molte giurisdizioni.
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Per tutto il regno poi si rende quest'uffizio indispensabile; non si lascia ai cittadini la facoltà di ricorrere direttamente ai tribunali.
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Con queste parole il legislatore dimostra che non intende di fare alcuna distinzione, che vuole in tutto il regno stabiliti i procuratori legalmente
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Quindi nei cinque grandi porti del regno si dovranno conservare i consoli, stante l'importanza delle incombenze che vi hanno. Ma nei luoghi dove vi
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varie provincie del regno.
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; imperocchè era impossibile che il Codice civile si attuasse in mezzo a tutte le procedure che esistono nel regno, della procedura lombarda, e della
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«7° La legge per alcune modificazioni all'organico giudiziario del regno, che costituisce l'allegato D.»
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«2° Il Codice di procedura civile presentato al Senato del regno nella tornata del 26 novembre 1863.»
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1° Il Codice civile presentato al Senato del regno nelle tornate del 15 luglio e 26 novembre 1863, con le modificazioni concordate tra la Commissione
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leggi per l'unificazione legislativa del regno;
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Dippiù, in seguito alle pratiche fatte dal Governo del regno d'Italia, le autorità pontificie avevano dato opera a concorrere dal canto loro alla
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Accademia della crusca
