una botte. Quando avea fatto due passi per le stanze del palazzo reale, era come se avesse fatto cento miglia. Soffiava peggio di un mantice, sudava
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principe reale e avrebbe avuto quattrini quanti ne voleva! — Ma i banditori andarono attorno inutilmente. E come la Cecina cresceva, per quanto poco
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i vostri occhi son riposti in buon luogo; son nella gobba della Reginotta di Spagna. Il Re si trascinò fino al palazzo reale, dove questa abitava, e
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guardata fisso, tanto era bella! Il Re, contentissimo, tornò insieme con lei al palazzo reale, e ordinò che si preparassero subito magnifiche feste per gli
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disparte il ciaba e gli disse: — Lascia fare a, me; la tua figliuola sarà Regina. — Tornato al palazzo reale, chiamò il servitore: — Prima che tu sposi
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, e così lo trascinassero fino al palazzo reale. Gli, altri, vista la mala parata, stettero zitti. E il Re, giunto al palazzo reale, si affacciò alla
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accorto che gli era stato rubato l' anello, ed era uscito dal palazzo reale, piangendo la sua sventura. Fuori le porte della città avea trovato la
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brontolava; ma la sentiva lei sola. Non le diè retta e continuò un altro pochino, fino al punto della sua partenza dal palazzo reale. — Zitta, zitta
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prese a pigione una casa dirimpetto al palazzo reale. Il Reuccio rimase sbalordito: — Oh, che bellezza! Oh, che bellezza! Se fosse sangue reale, la
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, spera di sole, sarai regina se Dio vuole. - E fece il decreto reale, che dichiarava il Reuccio e Tizzoncino marito e moglie. Il mago ebbe la pagnotta
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osavano dirgli sciò per rispetto del Re; girava di qua e di là per tutte le stanze del palazzo reale, s' appollaiava dovunque, e insudiciava e riempiva
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dirgli sciò per rispetto del Re; s' appollaiava dovunque, insudiciava perfino il soglio reale e lo riempiva di pollìna. E poi, notte e giorno
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, e aperse bottega dirimpetto al palazzo reale. La Regina volea comprar delle gioie e lo mandò a chiamare. Quello andò, e in uno scatolino a parte ci
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andarsene: — Mi lasci qui incatenato? — Lo meriteresti, ma ti sciolgo. Se mi hai ingannato, guai a te! — Il giovane si presentò al palazzo reale e si
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Re l'abbandonò in mezzo al bosco e tornò al palazzo reale. Ma Serpentina, gira di qua, gira di là, non trovava l' uscita. Vide uno scarafaggio
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, indispettita, gli fece colle sue mani un bel puttino di terra cotta. — Ecco, se era buona! — Tutti accorrevano al palazzo reale per vedere quel puttino di
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preparativi, poi, secondo le istruzioni del mago, mandò a chiamare la mamma del bimbo a palazzo reale e la fece sedere a lato della Regina. Il puttino
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presentarsi: — Sua Maestà che cosa comandava? — Comando e voglio la tua figliuola per sposa. Lei diventerà Regina e tu ministro di palazzo reale. — Maestà, c
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luna e del sole sarebbe stata sua sposa! E lui se ne tornerebbe al palazzo reale, Re come prima e più beato di prima! Ma la sua disgrazia volle che
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principessa reale per moglie. La Regina disse al Re: - Almeno facciamogli vedere tutte e due le figliuole; così sceglierà. — Il Re, per contentarla, rispose
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-di-rospo, il palazzo reale sembrerebbe una stalla. — Il Re e la Regina si guardarono, maravigliati. — Reuccio, dite davvero? — Dico davvero. - La
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Avea davanti una fila di stanze, così ricche e così splendide, che quelle del palazzo reale, in confronto, sarebbero parse vere stalle; e Testa- di
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Il Re diè l' esempio egli il primo; e il palazzo reale fu pieno di gatti, tenuti assai meglio dei cortigiani e anche dei ministri. Inoltre, a tutti
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desinato saporitamente. Il Re, dalla contentezza, ordinò una festa di ballo. Va per indossare il manto reale, e lo trova interamente rosicchiato dai topi
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a riempirsele di questi. Così fino all'ultima stanza, dove, in un angolo, si vedevano ammonticchiate le arance d' oro del giardino reale. C' era lì
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il tuo padrone! Per mantener la parola ora patisco tanti guai! - Il Re di Francia arrivò con un gran séguito, e prese alloggio nel palazzo reale. — E
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canto; c'è del pane e del formaggio: mangerete per questa sera. Domani a mezzogiorno, aspettami sotto le finestre del palazzo reale: sarà la tua
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via per la caccia, attaccherete la corda alla cima, prenderete Ranocchino e la corona reale, metterete il coltello fra i denti è vi lascerete andar giù
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viso. Ranocchino, si capisce, le aveva già perdonato. Si fecer le nozze con magnifiche feste, e Ranocchino, a suo tempo, ebbe la corona reale.
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faccia. Lei disse: — Andiamo a presentarci al Re mio padre. Son tredici anni che non mi vede: - Al portone del palazzo reale non volevano lasciarla passare
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linguaggio delle fiabe, cioè invece di principe reale e di principessa reale. Reuccio trovasi nelle lettere del Sassetti per Re di piccola potenza.
Pagina Prefazione
. Un giorno la balia scese, insieme colla bimba, nel giardino reale. La bimba avea tre anni, e si
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reale non s' era visto nessuno. I banditori andavano di regno in regno: — Sia cristiano, sia infedele, chi riporta la Reginotta, gli vien concessa
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reale? — gli domandarono i ministri. — Non me n' importa nulla. — Allora sappiate, Maestà, che la più bella ragazza del mondo è la figliuola di un
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arrivava a spuntare. Una bella giornata eh' era freddino, la Regina s' era messa davanti il palazzo reale per riscaldarsi al sole. Passa una
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LE ARANCE D' ORO Si racconta che c'era una volta un Re, il quale avea dietro il palazzo reale un magnifico giardino. Non vi mancava albero di sorta
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reale, coi piedi scalzi e intrisi di mota. La Regina le domandava: volle infornare il pane da loro; il Tizzoncino Tizzoncino, perchè non ti lavi la
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Re non seppe resistere: — Figliuola mia, parti pure! - Le diè quattrini a sufficienza, e una notte, mentre tutti nel palazzo reale dormivano, la
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reggerete lo strascico del manto reale! - Il giorno dopo andò col padre l'altra figliuola. Comparve la vecchia colla conocchia e col fuso, e cavò di
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In esso si può far cuocere della pastina, del riso, del tapioca, ecc. Si può servire con pasta reale, con crostini tanto tostati che fritti nel burro
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mostarda ed un mezzo bicchiere d’olio mischiato poco a poco, un pochino di sugo di limone, un cucchiaino di Salsa Reale Scarpa (1) (Worcesteshire italiano
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