ecclesiastico e per regolare i rapporti tra la Chiesa e lo Stato.
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vogliano governati i rapporti della Chiesa collo Stato, in nessun altro paese l'autorità del Pontefice nelle materie religiose è così piena e così
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rapporti della Chiesa italiana col Pontefice. La prima parte stabiliva i rapporti del Pontefice colla chiesa universale e l'obbligo nostro di far sì che
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principii direttivi che hanno servito di guida alla Commissione nel fissare e l'entità delle cifre e i loro reciproci rapporti. Dove trovò a ridire non
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rapporti colia società esterna, cioè nelle questioni di reclutamento.
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rapporti fra la Chiesa e lo Stato nel territorio stesso italiano, naturalmente l'Italia è anche essa perfettamente libera di non lasciarsi guidare da altro
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questione dei sodalizi religiosi e della proprietà ecclesiastica, se non dal punto di vista dei soli rapporti interni dello Stato. Ogni altra considerazione
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Stato, ed in questo noi siamo pienamente liberi di regolarne e definirne i rapporti nel modo che meglio risponda alle nostre condizioni ed al nostro
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, con i quali il Papato possa provvedere a quei dispendi che sieno creduti necessari al disimpegno dei suoi rapporti colle associazioni religiose
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qui a cercare un concordato, ma a fare una legge la quale regoli, secondo che stimiamo pel meglio, ciò che concerne i nostri rapporti e i nostri
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Questa situazione creava al Governo una condizione assai difficile nei rapporti colla diplomazia, che non poteva accettare così facilmente codesto
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tocca ai rapporti con altri Stati, si credesse obbligato il Ministero a ritirarsi? È lo stesso Ministero che ci ha condotti a Roma, ed a cui per questo
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Nello stato presente l'Italia è in buoni rapporti con tutte le potenze. La sola Francia potrebbe suscitarci degl'imbarazzi. Taluni respingono tale
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Accademia della crusca
