. — Sei stato proprio tu, invece! Vieni fuori, se hai coraggio! — Son qui! Non mi vedi? Nessuno si vedeva. — Qui, sotto la tavola! Tit guardò sotto la
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Carissimi Lettori l'Autrice, che potete vedere qui sopra in un ritratto dell'epoca, magnificamente incorniciato, era una ragazza di circa tredici
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mi sposo. E poi, va' subito in cerca di una moglie per me. Gira per il paese, e tutte le piú belle ragazze e principesse che trovi portale qui al
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venire qui? piange sempre, la povera Rosetta. — Oh, Rosettina mia! — gridò Caterí scoppiando a piangere. — Me l'ero quasi dimenticata. Ma ora abbiamo
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pugilato, qui sulla piazza. Si radunerà una gran folla, e tutti saranno sicuri che vinco io, che sono un peso massimo. E invece vincerà Piuma. Tu devi
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Caterinuccia. — Sono Tit, — egli rispose. — Qui fa piú caldo che fuori. Ho bussato al tuo palazzo perché ho fame. Potrai offrirmi un po' di stufato e la
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vicino per partecipare alla conversazione, — Bandiera vecchia, onor di Capitano! — Che c'entrano qui le bandiere e i Capitani ? — chiese la rondine
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? Che cosa avete da dire contro di me? — tempestò il gallo, furioso. — Signori, signori, — disse la topina, — possibile che anche qui si debba
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per la tua festa, - disse. — Sono qui con questa signora, che è la madre di Bellissima, per sapere se avete sentito parlare di una certa Bellissima
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smorfia amara. — Ci vuole un'infermiera, — dichiarò il vecchio, — che stia qui il giorno e la notte. — Io, — disse Caterina facendosi coraggio, con un filo
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Signora del Pineto. — Bisogna star qui giorno e notte, — disse, — e non dormire quasi mai. Non c'è posto per un altro letto, e quindi l'infermiera
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mise a piangere per far capire la sua contentezza. Tit la guardò impietosito e pieno di cortesia. — Tu sei stata sempre qui? — domandò. — Oh, sí
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ancora una volta la Principessa mi baciò in fronte. Sí, mi baciò ancora una volta. Mi sembra come se fosse ora, l'ho ancora qui il suo bacio. Invece
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illuminate e ogni bambino vi possiede un appartamento. Vi sembrerà strano, ma spesso i bambini che sembrano i piú poveri qui dove siamo, hanno invece
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Bellissima, che è partita con lo stracciarolo; ma neppure qui l'abbiamo trovata. Ne avete notizia, voi che girate tanto? Il mercante rispose di no, e
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zitta, sa fare la frittata di lumache e sa spazzare in terra. — E Grigia vi ricambia? — chiese Tit con interesse. — È qui, il difficile, — rispose il
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Sogno, i cinque amici si ritrovano spesso, a casa di Caterì e nel regno di Tit; qui vivono le piú gloriose avventure, ad
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Passai io, e dissi, in tono severo e solenne: — Figli miei, perché mai state qui senza far niente, mentre tutti lavorano? Non sapete che l'ozio è il
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Sul campetto di calcio di via Monte S. Gabriele si suona bene. Qui non c'è nessuno che si lamenti, nessuno che dorma, nessuno che senta. Le case sono
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sua, un giorno che sua madre non c'era, non mi ha chiesto niente, mi ha detto di entrare, mi ha portato nella sua stanza: - Puoi venire qui quando
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qui come due grandi, come un uomo e una donna. Ce ne stiamo stretti uno accanto all'altra, nel freddo umido del mattino autunnale, nel silenzio totale
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, Saturno ... Urano ... - E poi? - Dunque ... Mercurio ... - Tutto qui? E il pianeta dove siamo noi? Come si chiama? - Ho come un vuoto di memoria
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adesso, Maristella. Ascolta in silenzio la sfuriata di sua madre, a mento sul petto. - Guarda come sei conciata! Sembri una stracciona! E qui, cos'hai
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. - Sono qui apposta — penso io e sto per dirlo, ma poi sto zitto, sorrido e vado a cercare qualche altro signore col carrello. Una commessa all'entrata
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pelliccia che prende scatolette di cibo per gatti, un ragazzo che arraffa sacchetti di caramelle. Poi acchiappo a casaccio, un po' qui un po' là. Un
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? - Sì, grazie, signora Nasochiuso. Volentieri. - Niente prosciutto, giusto? - Giusto, niente prosciutto, grazie. - Ho qui un bel pezzo di pane arabo
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non ci sono bambini italiani. Qui a Novara mí trovo bene, i bambini sono simpatici. Le prime volte non capivo, ma adesso ho imparato bene l'italiano
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