scrivono per intero nei fogli in bianco seguendo nella loro compilazione, per quanto è possibile, le formule stabilite; quando nessuna di queste è
Trascurando queste interpretazioni, limitiamoci ora ad esaminare brevemente i varî modi della riproduzione. Questi si possono riunire in due
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ciascuna di queste combinazioni — è superfluo ripeterlo — agiscono poi le condizioni esterne, provocando modificazioni non ereditabili.
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con C e D; 3/16 con C; 3/16 con D) e da 1/16 di piante omozigote recessive ccdd. Soltanto in queste si manifesta la forma ellittica (Fig. 28).
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le medesime qualità che continua a vivere in queste innumerevoli generazioni, che si succedono. Ogni generazione trasmette completo il proprio
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Queste conclusioni possono spiegare molti fatti che rimasero oscuri nei primi tempi del mendelismo, e che furono spesso opposti come ostacoli
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Si distinguono nella divisione mitotica quattro fasi: profase, metafase, anafase e telofase, e a ciascuna di queste corrispondono varie modificazioni
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corpo si spezza in due o più punti, per mezzo di solchi trasversali, ma queste parti, prima di staccarsi dall’individuo generatore, si sono già completate
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invece il maschio ha otto autosomi e un X; nel Melandrium 22 autosomi e una coppia XY; e nel Rumex vi sono condizioni analoghe. Queste osservazioni
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caratteri morfologici e provenienti quasi sempre da due individui diversi. Queste cellule, i gameti (cfr. Fig. 33), hanno ricevuto varî nomi, a seconda che
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ad una di queste. La concordanza fra i dati della genetica e quelli della citologia appare, ancora una volta, manifesta e sorprendente.
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devono esaminare e classificare parecchie migliaia di moscerini, di cui si debbono studiare caratteri talvolta minutissimi. Il risultato di queste analisi
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nelle cellule germinali esso si è rivelato sempre costante e queste cellule sono le sole importanti
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casi. La Carothers trovò in un ortottero, Trimerotropis suffusa, 12 coppie di cromosomi, che nella meiosi formano 12 gemini. Tre di queste coppie
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, riferendosi questa volta direttamente al cromosoma, e segnando su di un suo disegno schematico i varî loci: queste care si chiamano citologiche (Fig. 62).
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i geni su queste strutture relativamente gigantesche, valendosi di varî mezzi, di cui i più importanti sono i seguenti: rottura dei cromosomi fra due
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Queste considerazioni dànno ragione, almeno in parte, della grande variabilità dei risultati degli incroci fra specie diverse.
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ricerche anche a queste specie, ma non ottenne risultati concordanti con quelli dei piselli: più tardi si riconobbe che nei Hieracium v’è una tendenza
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numerosissime coppie di caratteri allelomorfi, e per ciascuna di queste vale la regola della dominanza o quella della fusione. Nel complesso risulta un
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esse stabilire se e quanto i figli possano differire dai genitori e se queste differenze possano andar sommandosi di generazione in generazione in modo
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. Riassumeremo brevemente i principali risultati di queste ricerche.
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, perché inducono cambiamenti minimi. Queste piccole mutazioni sono molto probabilmente le più numerose.
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fu ottenuto per irradiazione l’allelomorfo normale e da questo, nuovamente l’eosin. Queste due serie di mutazioni si possono perciò indicare così:
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Queste aberrazioni, come le mutazioni geniche, si verificano spontaneamente, ma molto di rado; anche di esse i raggi ionizzanti aumentano di molto la
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L’analisi di queste aberrazioni sarebbe oltremodo interessante, ma è incompatibile con la mole di questo libro. Non si può neppure far cenno ai
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possono essere in relazione con il numero delle gravidanze, e probabilmente anche con l’età dei genitori. Ma queste,
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nervoso, e via di seguito. Man mano che procede lo sviluppo, e quindi il differenziamento delle varie cellule, queste vengono a contenere un numero
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Tutte queste teorie fisiologiche, e altre analoghe (V. ad es. le ricerche di biofisica e biochimica dei sessi di Gambusia, eseguite da E. Remotti
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uova sono capaci d’esser fecondate. Varî autori (Guyénot, Harms, Ponse), hanno visto che queste uova, fecondate da spermî di maschio normale producono
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Nonostante queste limitazioni, e altre che vedremo, (cap. XXII) la teoria di Weismann ebbe ed ha grande valore, e la distinzione, fra soma e germe
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Queste speculazioni, quali puramente teoriche, quali basate su osservazioni di fatti, benché possano apparire, in questa schematica esposizione
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Ambedue queste tesi sono dimostrate all’evidenza da tutti i casi d’intersessualità e d’inversione del sesso.
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In altri animali le condizioni sono simili: soltanto lo stabilirsi di queste diverse potenzialità nelle varie regioni del citoplasma può avvenire più
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Daremo alcuni pochi esempî (né molti ve ne sarebbero) per illustrare queste ricerche e i loro principali risultati.
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E se così è, possono queste variazioni dar ragione della evoluzione delle specie, secondo che ammettono le teorie trasformiste? È questo il problema
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compromessa. Perciò abbiamo voluto ricordare queste ricerche, sebbene tuttora molto incomplete e appena iniziate.
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Oltre a queste, naturalmente, sono ereditarie anche le combinazioni diverse che si producono per effetto dell’ibridazione fra razze o fra specie
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certa percentuale di mutazioni, e queste possono costituire la base su cui lavorano i fattori di evoluzione.
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cause diverse entrino in giuoco, e, fra queste, certo devono avere una notevole importanza le variazioni della compagine cromosomica.
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desistito dal tentativo di accennare a queste ricerche, soprattutto con lo scopo di dimostrare che, nonostante il pessimismo di alcuni autori, il
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eziologia di queste malattie entrano in azione due categorie di fattori: genetici o costituzionali, e esterni o ambientali. I fattori genetici, di
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Alcune di queste differenze sono facilmente misurabili, o direttamente espresse da numeri: ed esempio la statura, o il peso, o il numero delle
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anche queste esprimere con numeri, il che ne renderebbe più facile lo studio. Fermiamoci dunque sulle prime (caratteri quantitativi) avvertendo che anche
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Queste «leggi» ebbero già molta risonanza, soprattutto presso gli statistici, e ancor oggi si discute, in taluni trattati, di «eredità galtoniana
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di queste numerose condizioni, che, studiate analiticamente e singolarmente, si manifestano fattori di variabilità più o meno importanti. Ognuna di
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di queste molteplici, e spesso singolarmente inefferrabili cause è la distribuzione delle frequenze secondo la curva di Gauss.
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Con queste semplici premesse, e ammettendo che gli incontri fra i gameti avvengano a caso, si spiegano perfettamente i fatti fin qui descritti.
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3) legge della indipendenza. - Se si incrociano individui che differiscono per più coppie di allelomorfi, ciascuna di queste si comporta, nell
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Ora, trovate queste relazioni, e i principî su cui si basano, è facile estendere il mendelismo ai varî gradi di poliibridismo. Si osserva, infatti
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Un caso che sembra si accordi con queste premesse è quello di una particolare forma di epilessia, l’epilessia mioclonica.
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