Lo presenta poi di botto ai signori nel salotto: e al veder quella barbona ciascheduno lo canzona!
Dietro a sé quella rovina l’alpinista anche trascina che tra un orrido sconquasso di rottami piomba al basso.
Ebbene, questa politica sarà la nostra, insieme a quella mediterranea: politica puramente economica, di lavoro, di scambi, di cooperazione, di pace
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Questa posizione mentale — assai diversa da quella di un secolo o di mezzo secolo fa quando non pochi fra i cattolici non accettavano il regime
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dirigevano verso quella piazza.
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La nostra eseguì tiri efficaci contro obbiettivi di Valle Drava. Quella nemica fu particolarmente attiva nell’Alto But e nella zona di Plava (Medio
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Quella nemica fu particolarmente intensa contro le nostre posizioni di Monte Civaron in Valle Sugana e sul Cauriol in Valle di Fiemme.
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Lungo la rimanente fronte azioni delle artiglierie. La nostra distrusse magazzini militari presso Sant’Ilario, a nord di Rovereto. Quella nemica
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Sulla fronte Giulia azioni limitate delle artiglierie. Quella nemica tirò su Gorizia senza nostro danno.
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Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie: quella nemica si dimostrò particolarmente attiva contro i capisaldi da noi conquistati di Quota 208
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Lungo la rimanente fronte azioni varie delle artiglierie. La nostra provocò esplosioni e incendi in Poscosta (Valle Corvaratorrente Gader); quella
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che chiamasi velocità angolare intorno ad O, in quanto dà il rapporto della variazione elementare dell’anomalia del punto a quella corrispondente del
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su quella direzione.
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2° Un grave lanciato in qualsiasi direzione e con qualsiasi velocità iniziale, si muove sempre con quella stessa accelerazione costante e diretta
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e questa equazione oraria, mentre per h > 0 o h = 0 si identifica con quella già nota dei moti oscillatori smorzati o, rispettivamente, dei moti
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In un solido in movimento, se una retta è normale alla traiettoria di uno dei suoi punti, lo è pure a quella di qualsiasi altro (corollario del n. 2).
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essa una punteggiata simile a quella delle loro origini.
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cioè ne l moto di un sistema rigido la velocità angolare ha la stessa derivata (accelerazione angolare) rispetto alla terna fissa e a quella solidale
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si ha cioè che se ω è costante (pel n. prec. è indifferente supporre questa costanza rispetto alla terna fissa o a quella mobile) la derivata di v 0
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allontanato all’infinito (in direzione ortogonale a quella della traslazione).
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Concettualmente siamo, come si vede, ricondotti ad una questione di inviluppi, analoga a quella che si incontra nella definizione di profili
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Un pianeta dicesi interno od esterno (rispetto alla Terra) secondoché la sua traiettoria è interna od esterna a quella della Terra. Sono interni
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cioè a quella stessa accelerazione che sarebbe dovuta all’unica forza F 1 + F 2, risultante dalle due forze fisicamente distinte F 1 ed F 2.
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Per ogni punto x 0, y 0, z 0 del campo passa una superficie equipotenziale ed una sola, cioè, quella di equazione
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Analogamente per le accelerazioni: rapporti o limiti di rapporti tra velocità e tempi. Rappresentante tipica dell’unità di accelerazione è quella di
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20. Sistemi assoluti di unità. - Nel sistema tecnico considerato al n. prec. Si è assunta come unità primitiva quella di peso e si è definita come
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appare che una rappresentante dell’unità di forza si ha in quella forza che, agendo (con intensità costante) per un secondo sopra un corpo di massa 1
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lunghezze nel rapporto da l a quella dei tempi da 1 a quella delle masse da 1 ad e si ha
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Codesta indeterminatezza delle due reazioni appar paradossale in confronto con quella veduta, insita nel nostro modo di rappresentarci i fatti
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crescono colla distanza, delle forze che provengono da una generica coppia di facce opposte, prepondera sempre quella che si riferisce alla faccia
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In questi esercizi adoperiamo per brevità la locuzione «trazione (pressione o forza) atta a smuovere» anziché quella precisa «atta a porre il punto
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A norma delle (17), la valutazione dei tre momenti d’inerzia A, B, C si riconduce subito a quella delle tre somme
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Il baricentro di un settore circolare sta sul raggio mediano a una distanza dal centro, che è i 2/3 di quella che compete al baricentro dell’arco
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Se si fa coincidere O col baricentro, q 0 va a zero, e non v’è correzione di primo ordine. Rimane quella di secondo
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L’attrazione a esercitata da un arco di circonferenza omogenea sul proprio centro è identica a quella di un’unica massa situata nel punto medio dell
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Perciò, in base al teor. del n. prec., esso sarà pur in equilibrio sotto la sollecitazione effettiva delle F e f equivalente a quella di sole forze
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inclinato, a quella di equilibrio, in cui è verticale, il lavoro è positivo.
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Dicasi l la lunghezza di ciascuna trave, λ (l) quella dei tratti AB', CD', e μ (λ) quella dei tratti BC', DA', con che il rettangolo d’appoggio ha i
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Quella equivalenza è dunque una conseguenza delle equazioni vettoriali (5) e (6), le quali, per altro, in quanto sono, non soltanto necessarie, ma
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La configurazione di equilibrio di un filo, come già quella di un sistema articolato, si chiama poligono funicolare; ed anzi è questo caso dei fili
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Si noti che per ogni valore di a, inferiore alla portata minima a 0, la freccia più conveniente (quella cioè che rende minimo τ) è legata ad a dalla
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Notiamo ancora che nell’intorno di P la curva è tutta situata da quella banda del piano rettificante (b, t) verso cui è diretta la normale principale
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Detta δs0 l’ampiezza della prima, δω quella della seconda e p il passo della vite, è facile riconoscere che
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Ora il segno di (P 1 - P) x b discrimina se P 1 si trova, rispetto al piano oscillatore, dalla banda positiva (quella definita dal verso di b) o
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ossia la tensione dalla banda del tratto conduttore è doppia di quella che si desta dalla banda del tratto condotto.
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con due espressioni analoghe per μ, e ν (le quali si deducono da quella di ʎ con sostituzioni circolari su a, b, c).
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[La condizione che si vuoi imporre a P equivale evidentemente a quella di trovarsi in equilibrio relativo rispetto ad assi uniformemente ruotanti
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Se si applica la precedente definizione ad un moto uniforme, cioè ad un moto di equazione oraria (8), si ritrova quella costante v, che già chiamammo
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a questa nuova denominazione, piuttosto che a quella usata sin qui di segmento orientato.
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fornisce il rapporto fra la variazione elementare della distanza del punto dal polo O a quella corrispondente del tempo, chiamasi anche velocità di
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