guardo intenerito, che quel monosillabo, quella risposta breve riescono più lusinghieri di qualunque discorso. Da quel momento lo sposo ottiene
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cameriera lo annuncia. Quel povero cuoricino balza di gioia. Avrebbe, una cosa da dirgli, proprio a lui solo, e tornerebbe tanto a proposito cogliere
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famiglia. In quel cofanetto trova l'abito bianco sacramentale pel giorno delle nozze, alcuni altri abiti; uno o più scialli turchi, e di Casimira. Se
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, que'contorcimenti, quel ridere scemo, quasi che il fare una manifestazione d'affetto ai genitori fosse cosa buffa, quegli straordinari abbassamenti di
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assortito. La sposa, che quel giorno è il personaggio più importante, siede a destra nella prima carrozza, a sinistra sua madre, o quella parente che ne
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visite assidue alle chiese, ai musei? Ed i suoi gusti artistici? Cosa dirà di quel quadro? di quella statua? Che impressione le farà quella musica
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governo della casa, riceve il grave deposito di un nome di cui è responsabile, risponde dell'onore di quel nome, e del decoro della famiglia. I
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occorre dirne il titolo. Il mio libro lo possono leggere anche le signorine. È per questo che cercavo di dare un'altra forma alla tesi di quel racconto
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pregiudizi; suo marito neppure. Ma qualcuno de' commensali potrebbe averli; e quello là sarà infelice, non per quel giorno soltanto, ma per tutto un anno
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almeno la libertà di servirsi da se. Gli scaldavivande in tavola sono affatto fuori di moda; e non occorre spender parole a descrivere quel genere di
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un poeta? presenterà quel poeta all'ammiratrice. Due persone che hanno viaggiato molto le saranno grate se le riunirà per discorrer delle loro
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giovine non avrà più occasione di arrossire come in quel gioco innocente.
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teneri dei loro gusti per cercare nel mio libro insegnamenti che li combattono. Ma una signora che, per disgrazia, avesse un marito di quel genere, dovrà
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E, poichè ci siamo, parliamo di quel raccolto, che consiste in un ricambio d'inviti, ai quali, s'accettino o no, si risponde sempre con una carta di
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neppure una goccia di quel caffè prezioso ed obbligandoci a ringraziarla di nulla mentre si ripartiva assetati! Quando s'invita un ospite, è di buon
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la madre, anche una signora giovine manda la sua carta; ma dicono i galatei francesi, vi aggiunge due parole di condoglianza. Oh Dio! Anche in quel
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complimento della bimba, ed in che imbarazzo mettesse il babbo di lei, col suo risentimento. La povera Gemmolina non capiva nulla di quel cambiamento di
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Un giovinotto chiamato una volta a quella cerimonia, mi diceva: - Ho tanto speso perchè quel piccolo monello rinunciasse alla carne, che mi sono
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.... - Ebbene, lo fa seppellire. - Ma il lutto ? - Il lutto? Ma che, le pare? Non si usa. Se lei, signora lettrice, dovesse perdere quel suo cherubino
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quello; Va; vieni; fa» Comandano come sultani; e mai una buona parola.... - Ah! da noi poi è differente. Tutto quel che domandano è per favore, e per ogni
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È la santa missione della madre. Tocca a lei sola quel peso. Deve scrivere al giovine, parlargli a cuore aperto: "Avete tolta alla mia figliola la
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quelle che propongono di non parlar mai dei propri anni, come se quel silenzio dovesse impedire agli altri di pensarci. E poi quelle che, all'opposto, si
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circonda, indulgente e tollerante; sopratutto tollerante. Lasci stare quel benedetto a' miei tempi, che in bocca dei vecchi è un perpetuo rimprovero alle
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buono, perchè facendo tutto per abitudine, anche l'amore, sono dei modelli di costanza, debbono essere gli inventori di quel motto che è la
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lions a far visita con quel disimpegno tra le mani non sa privarsene, e difende energicamente il suo cappello come difenderebbe la borsa e la vita, e
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anche una sbarra a saliscendi dinanzi per assicurare dalle cadute la personcina minuscola che ci si deve sedere. Quel mobiluccio, che i Toscani
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finito. Mantenendo le signorine in quel grado di semplicità e d'inesperienza che è una delle loro attrattive, lasciando loro la fede, gli entusiasmi della
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un marito placido che le stimi a quel modo. Una moglie che viene abbandonata a se stessa è come un gioiello che si lascia sopra una tavola d'anticamera
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elefante. E però, visti e considerati tutti gli inconvenienti sovraesposti, quel viaggio d'esplorazione intorno alla tavola in cerca dell'esatta misura
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parla, ed il bambino non ha che rispondere. Dato però, che il visitatore non facesse quel primo passo, tocca al piccolo padrone di casa a farlo
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delle istanze. Le istanze reclamate a quel modo le furono fatte; sfido io! Ma l'istitutrice rimase male, ed il babbo pure quando lo seppe, al vedere
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civiltà a cui si è tenuti in società verso i conoscenti, si è tenuti verso i compagni. Nulla è più scortese che quel saluto gettato là dall'uscio della
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Così dice quel grande de'grandi che è Victor Hugo. E dice vero. Se sapessero i ragazzi quanto sono crudeli ,Verso quel maestro dal quale fuggono così
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campagna, e se la campagna è bella, ed un mondo di calcoli insulsi e volgari, a cui i bambini non dovrebbero nemmanco pensare. E, quel che è peggio
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troppo timidi, rimangono trascurati. Alle volte vi sono bimbi che non sanno ancora ballare, ma al vedere quel movimento insolito, all'udire la musica
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il rispetto a quel dolore che dovranno provare, staccandosi dalla loro figliola per darla ad uno sposo, una signorina educata non dovrà mai
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, o di qualche suo malanno. Ed intanto la signorina pensa a quel forte e bello di là da venire, al quale Jolanda pensava soltanto quando era sola con
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quel po' di coltura, non hanno difficoltà a trovare i lati deboli dell'istruzione delle mamme. Quanta delicatezza ci vuole per non mostrare di trovarli
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genere di complimenti indicano un sentimento di eguaglianza, che una giovinetta non può arrogarsi con una signora. Cederà poi quel posto d'onore alla
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della stagione il più fresco e gaio. O, se si mettono un abito scuro, lo rallegreranno con fiocchi di nastri azzurri, rosei o rossi o di quel colore
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bianco sul seggiolotto. Osserva che il babbo e la mamma fanno ogni maniera di cortesie a quel vecchio signore, che Sono felici di ospitarlo. Pensa che
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dovesse contenersi, sapendo che dovrebbe incontrar a quel ballo, e che le verrebbe presentato, un giovine il quale da un mese la guardava, e del quale
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, perchè si vedeva ronzare intorno tanti mosconi. - Oh Dio! Che barba! - Caro quel miele ! - I mosconi volano anche intorno.... Via; la porta è chiusa e
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ci fosse venuta con quella missione. Io aveva quel difetto, e quel pregio; e la zia era placida, e troppo indulgente; ed il babbo era avaro; e le
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un'altra Tota che viene ogni sera da noi e le farà compagnia. Era nel cuore di gennaio. Faceva quel freddo orribile degli inverni di Torino. Si abitava
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per quel bel signore. Quando giunse il babbo della ragazza la zia gli presentò il nuovo conoscente, di cui aveva prese informazioni e studiato il
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orecchiette curiose, che vorrebbero interrogare la cameriera su quel che ne dicano gli usci di casa, che, nella sua qualità di cameriera perfetta, deve aver
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