vezzeggiativi. Volevo dirti che in quel canestro ci sono sei trote dell'Arve, pescate stanotte a Chamonix, squisite. Faccio colazione con voi.
teatro - commedia
Pagina 100
Guardami quel cielo, di' tu se l'aria non trema. Pensare che a Milano dipingevo come un'educanda! Non sono ancora della forza di Helmer, no, ma sento
teatro - commedia
Pagina 107
Ah! Era un invito il biglietto di quel scimiotto?
teatro - commedia
Pagina 117
eleganza correttissima. Vi si giuoca, perchè il giuoco, fra la gente per bene, esprime quel distacco dal denaro che è il segno degli uomini superiori
teatro - commedia
Pagina 121
tu? Di quel ridere che fa buon sangue e scarica il cervello come uno sternuto? Voi sorridete e deridete: ecco tutto. La vostra giocondità esce di
teatro - commedia
Pagina 122
Ma guardala lì fuori, la ricchezza. È lì, fuori della finestra. Sono quei prati, quei boschi, quel lago e quei vigneti. La ricchezza è delle cose.
teatro - commedia
Pagina 123
Ah già. Sono io Max. Non mi ricordo mai che tu mi poetizzi a quel modo. È una società allegra e rispettabilissima.
teatro - commedia
Pagina 130
Oh a quel patto! Lo dirai tu a Nennele.
teatro - commedia
Pagina 149
Mi fa schifo, schifo, schifo. S'è fatta comprare due sgorbi da quel bel signorino, che le fa il patetico intorno. Ha capito che era lui il compratore
teatro - commedia
Pagina 173
Non so ancora. Volevo passare stamani dal mio amico per averne notizie. Ma con quel ritardo! Gli ho telegrafato dall'ultima stazione, che me ne
teatro - commedia
Pagina 177
Ma sì. È da un pezzo che mi stai sulle piste. Bel rispetto! Fingevo di non accorgermene per riguardo a quel pover uomo di tuo padre.
teatro - commedia
Pagina 181
Mi ha fatto leggere una lettera di quel suo amico. Ci sei andato un giorno solo.
teatro - commedia
Pagina 188
pensavi già da principio che non avresti durato a quel lavoro?
teatro - commedia
Pagina 190
Lo pensavi già da principio, di', che non avresti durato a quel lavoro? Fino da quando hai detto a Massimo che lo accettavi?
teatro - commedia
Pagina 191
O Massimo, se tu sapessi come mi rimorde dirti queste cose. Sono così piccole cose. Ma bisogna che tu le sappia, perchè resti tu solo a quel
teatro - commedia
Pagina 202
Oh! Oh! Si dice un no a quel modo? A tuo padre? Guarda che tono, madamigella! No! E io dico di sì. Andiamo.
teatro - commedia
Pagina 212
Sì. Guai a te se mi gualcisci quel pastrano. È un modello di Londra. E mammà dipingerà all'acquerello il lago ed il Castello di Chillon. Vendita
teatro - commedia
Pagina 22
Quel negoziante di colori, diceva che i milioni sono impegolati, che a chi li ha avuti per le mani ne resta sempre attaccato alle dita. E lo diceva
teatro - commedia
Pagina 26
E volevo pregarla se potesse disporre altrimenti di quel vestito.
teatro - commedia
Pagina 35
Ci sarebbe ancora quel piccolo conto.
teatro - commedia
Pagina 36
A quanto ammonta quel conto?
teatro - commedia
Pagina 44
Me ne dispiace per i tuoi knickerbockers, ma quel bel costume ne vedrà dell'altre e si dovrà avvezzare. Si parte di casa fra mezz'ora. Prego di
teatro - commedia
Pagina 47
Ne ha avuti tanti! Bada che c'è lì quel danaro.
teatro - commedia
Pagina 49
stazione. Don Michele è venuto lui in anticamera a consegnarmi quel biglietto. Mi ha domandato a che ora partivano; si troverà alla stazione anche lui.
teatro - commedia
Pagina 52
Uno sì. Quel vecchietto. Viene qui qualche volta.
teatro - commedia
Pagina 79
Quando è che ti sei accorta di quel denaro?
teatro - commedia
Pagina 80
Perchè parlare so. Quel che mi manca, sono gli elementi. È di sapere che siano quelle cose che sono eguali in tutte le lingue. Capisci?
teatro - commedia
Pagina 85
Perchè batti tanto su quel vedova? Non l'ha ammazzato lei suo marito.
teatro - commedia
Pagina 87
Per bacco. E tu hai quel cómpito lì?
teatro - commedia
Pagina 96
più intera, e più schietta. A me quel lago dà una sensazione di bellezza a qualunque ora ed in qualunque condizione mi trovi. A te per goderne, occorre
teatro - commedia
Pagina 96