. Ma quel che già vidi nel fondo del mare, i baratri oscuri, le luci lontane e grovigli d'alghe e creature strane, Senia, a te sola lo voglio narrare.
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catene a quel fetore che facea sì bene, ai professori. Amici, or vedo quanto abbiam perduto; della nostra esistenza, calda un'onda nel buio del
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ogni anno quel dì rifesteggiando che alla fame, alla sete, che al dolore, che alla vita mortale l'ha svegliato, ogni anno in quel dì si riconforta ad
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il cuore che tu feristi. Se m'ami Elsa a che mi fai soffrire? Tu della vita mia unico raggio tu che sola m'infondi quel coraggio che mi fa vivo! Lo
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