Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: quel

Numero di risultati: 42 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Iris

339217
Illica, Luigi 10 occorrenze

Ma la mousmé dalla verandah di Kyoto arresta quel moto, quel linguaggio, quella agitazione, quell’incertezza nei desiderii, così essa rispecchia

umane, nella servile adulazione di quel saluto.

Oh, il disperato urlo di terrore di Osaka, ritto davanti alla finestra spalancata, gli occhi in quel profondo nero dell’abisso nel cui fondo, ironia

ceffo di quel pupazzo padre e la voce rauca di Kyoto che le fanno erompere in piccoli gridii di protesta, di rivolta, di sdegno!

desiderî di fanciulle, di mostri rimorsi d’uomini, – o bei colori, la capricciosa fanciulla vi spreme in gocce incoscienti, ma pure voi anche in quel

’orrore di quel silenzio!… E il vecchio si agita e cammina! Vuole entrare nella sua casa e se ne allontana! – Urta nella siepe di biancospine, vi si

. Quante volte non ha essa invidiato chi sapeva trarre codeste misteriose dolcezze da quel delicato istrumento di acero rosato ed ebano?! E un sàmisen

di belle donne, dai piedi nudi e le capigliature sciolte, sotto la luce di infinite lumiere, sempre uguale, in quel formicolìo di gente affannosa che

insozzare di fango al Casa Verde, la verandah, Kyoto, lo splendore delle vesti di Osaka, sorpresi questi due alla improvvisa apparizione di quel padre

E infatti – (e ciò riempie di estremo stupore quel pubblico di mousmé) – il pupo Jor riesce ad avvinghiare il pupo Dhia e, così abbracciato, portarlo

XX Legislatura – Tornata del 28 gennaio 1898

598610
Chinaglia; Biancheri 15 occorrenze
  • 1898
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Ieri ho accennato a quel tale Sinito Francesco. Ebbene per lui il rapporto si esprime così: «Quattro malviventi, fra cui il Sinito Francesco

Pagina 3947

Arcoleo sotto-segretario di Stato per l'interno. Badiamo, dico eccesso in quel momento. Che in quanto alla responsabilità e riguardo al tempo in cui

Pagina 3947

si può misurare fino a qual punto vi sia stato eccesso in quel momento…

Pagina 3947

Cosicchè, mentre alla superfìcie le riunioni dichiarate alle autorità significano protesta contro questo o quel disegno di legge, poi in fondo si

Pagina 3949

Permetta, signor presidente. Voglio parlare di tutto quel sistema di illegalità e di scortesie colle quali l'autorità politica del Mantovano, che il

Pagina 3950

Infatti, egli ha avuto bisogno di portar qui le motivazioni di quel prefetto; motivazioni le quali, se dovessero essere ammesse, porterebbero a

Pagina 3952

fatto, che d'altronde ammette anche l'onorevole sotto-segretario di Stato, che in quel Comizio vi potessero prender parte i socialisti, e vi potessero

Pagina 3952

Ora tutto sta innanzi all'autorità giudiziaria, la quale, per quel che consta al Ministero di grazia e giustizia, non è stata inoperosa: chè; anzi

Pagina 3953

aumento per le aggiudicazioni, deve essere prodotto dallo avere conglobato in quel conto il residuo debito in conto corrente dopo i passaggi suddetti

Pagina 3958

Ora, siccome quel fondo di dotazione è composto di mutui, di azioni dell'istituto di credito fondiario, di conti correnti ipotecari, e poi di due

Pagina 3959

quel qualunque vantaggio che possa aversene, ma soltanto sfatare le esagerazioni. Nell'allegato dell'esposizione finanziaria vi è una nota che dice che

Pagina 3960

assegnamento al fondo di riserva di cui l'onorevole ministro nella sua esposizione si compiace, pare che non potrà esser fatto altrimenti che col passare a quel

Pagina 3960

cartacea, pure debbo riconoscere che, sotto un certo punto di vista, la proposta del Petriccione risolveva radicalmente la questione. Invece, quel che

Pagina 3965

non per effetto di volute combinazioni di borsa. Avrà quel miglioramento serio e duraturo che è nei voti di tutti, se si avrà il coraggio di fare una

Pagina 3967

Abbiamo avuto il coraggio di dichiarare necessario quel sacrificio; ed il ministro, dando la garanzia dello Stato, pur avendo il convincimento che

Pagina 3972

SCURPIDDU

662785
Capuana, Luigi 17 occorrenze

io ti mordevo; ricordi? - E ora che fai? Io il postino. - Io il nuzzaru , da massaio Turi Serra. Quel giorno Scurpiddu voleva vedere il telegrafo

Non chiuse occhio in tutta la nottata, ripensando quel "Ne riparleremo domani", E se lo zanni voleva proprio quattrini? Come trovarli lì per lì

voleva essere una carezza. Quel ragazzo bruno, magro, con quegli occhi neri, intelligenti e pieni di tristezza, con quei capelli neri, arruffati, che

padrone, quasi per farsi scorgere, un po' maravigliata che quel giorno egli non la invitasse a posarglisi su la spalla come al solito. All'ultimo

vedendo cani e nessuno, richiudeva il portone ridendo: - È quel boia di Scurpiddu ! E Scurpiddu compariva poco dopo, lieto della burla fatta. Un giorno

la stazione. egli non perdeva d'occhio quel fumo che correva, correva come il vento. - E senza cavalli! Gli pareva impossibile. E rimase a bocca

? Quando saranno cresciuti ... Per ora fa spassare il ragazzino! E spàssati! Spàssati! - Sarà vero, mamma, quel che dice il Soldato ? Ricorreva dalla sua

sembrava quasi una risata. Scurpiddu cominciava ad aver paura di trovarsi là, solo solo, a quell'ora, con quel silenzio interrotto soltanto dal grido del

un altro marito laggiù, lontano, in quel paese di cui egli non rammentava il nome, sotto le montagne piene di neve: marito cattivo, che l'aveva

, quelle anteriori più piccole; gli assi delle ruote e il timone di canna. Vi aveva lavorato una buona mezza giornata, così intento a quel balocco, che si

, a intervalli, gli riappariva davanti agli occhi la triste scena di quel cataletto con su la cassa della morta, portato via da quegli uomini, e dietro

; era stato in tanti posti quel Soldato ! - Rompete le file! E Scurpiddu buttava all'aria il bastone, facendo il grido del porcellino o saltellando o

saltando da un ramo all'altro, egli si divertiva con quel balocco, e le cicale, per risposta, frinivano più forte. Spesso arrivavano fin là le grida

, singhiozzava di rabbia, senza poter piangere. In quel momento si avvicinava massaio Turi: - Manca un'altra tacchina, - gli disse la moglie. Massaio

A furia di sentirsi dire: E se ti ammazzavano? Scurpiddu concepiva ora la paura che avrebbe dovuto aver in quel momento; e non valevano a

quale egli andava a cavallo a capo fila, con le mule legate per le cavezze, una dietro all'altra, la più giovane in coda. Giusto in quel momento lo vedeva

uno scoiàttolo per arrampicarsi, e poi, il vento spingeva il fumo da quel lato, avvolgendo la terrazza, quasi l'incendio avesse ingoiato la stanzetta