Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: quel

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così individuato, come centro istantaneo I,  quel  punto che divide il segmento OO' in parti inversamente
giustificare tali denominazioni, basta osservare  quel  che avviene nei casi particolari, in cui Γ è puramente
in un moto rotatorio (uniforme) coll’asse passante per  quel  punto.
che, anche col nuovo riferimento, la velocità vettoriale è  quel  vettore che rispetto alla terna Oxyx, ha le componenti
suo punto qualunque P coincide colla normale al cilindro in  quel  punto (rivolta verso l'asse).
R. Se quindi si considera sul segmento OP  quel  punto P', che dista ρ' da O, siamo certi che P' cade entro
il centro di gravità di un generico sistema come  quel  punto dello spazio, per cui il momento polare risulta
circa il comportamento rispetto alla sua traiettoria di  quel  punto del piano mobile che ad un dato istante è polo di
vettori caratteristici dei moti componenti, rispetto a  quel  medesimo polo.
usando  quel  linguaggio espressivo che il Calcolo legittima
In quanto si è dianzi esposto si ha  quel  che basta per la effettiva valutazione del potenziale in
in un punto equivale al loro risultante, applicato in  quel  punto.
di un piano o su di una retta coincide colla proiezione su  quel  piano o, rispettivamente, su quella retta
in cui si considerano grandi gittate e quindi si esce da  quel  campo ristretto, in cui la nostra rappresentazione
materiale, conferisce alla massa di un corpo qualsiasi  quel  carattere di universalità (o indipendenza da ogni
ad un lato vale essendo h l'altezza corrispondente a  quel  lato. Il raggio di girazione rispetto alla perpendicolare
unidimensionale (§ 35, form. 149): come si è visto in  quel  caso, possiamo considerare solo i primi termini (i secondi
dell’arco |Δs| compreso fra i punti, che danno luogo a  quel  divario angolare. Ed è il rapporto
uguale (in valore e segno) all’incremento subito in  quel  tempuscolo dall’energia cinetica del punto.
un punto generico P di l, e riferiamoci a  quel  particolare istante t, in cui per effetto della rotazione
grandissime, per modo che l’impulso della forza in  quel  pur brevissimo intervallo di tempo abbia un valore assoluto
 quel  che riguarda i nove coseni direttori αi, βi, γi (i = 1, 2,
connesso col telaio della vettura (a differenza di  quel  che accade nei carri ferroviari in cui le ruote sono
dalle leggi della rifrazione, che si possono compendiare in  quel  principio variazionale che, nel caso delle onde luminose,
tempo, ha come velocità la risultante delle velocità che a  quel  medesimo punto in quel medesimo istante competono nei moti
la risultante delle velocità che a quel medesimo punto in  quel  medesimo istante competono nei moti M 1, M 2… (moti
in P con più altri, applicati nel medesimo punto, e aventi  quel  vettore per risultante). l'aggiunta o soppressione di due
lontane e molto riposte; e forse, senza questa tendenza,  quel  piccolo numero di fenomeni che la scienza degli uomini è
l’azione del vapore, sia sul punto di mettersi in moto in  quel  modo che si richiede in condizioni di regolare
moto su L (o ciò che è lo stesso rispetto al sistema S) di  quel  punto P che durante il moto di S si trova, ad ogni istante,
tangenti). Si coordina poi ad ogni punto P della curva  quel  punto Q della rispettiva tangente, per cui risulta il
trascinamento v τ, o velocità spettante nel moto rigido a  quel  punto di S, con cui P si trova istantaneamente a
che nel moto composto competono a codesti due punti, in  quel  medesimo istante, le velocità
nella posizione occupata da P in quell’istante); ha  quel  verso rispetto a cui il moto nell’istante considerato
sarebbe nulla e la relazione non potrebbe sussistere per  quel  valore di k): quindi, se un certo numero è un autovalore,
vettore che ha la direzione e l’intensità della corrente in  quel  punto.
determinata è necessario indicare il luogo cui corrisponde  quel  peso, p. es. Roma. Allora l litro di acqua distillata (a
del lavoro totale, che sarebbe compiuto da quelle forze per  quel  dato spostamento.
suo punto P (x, y, z) è tangente alla forza F (X, Y, Z) in  quel  punto. Il verso di percorrenza, che rimane fissato sopra
quali si vogliano, è data dalla proiezione ortogonale, su  quel  piano o,rispettivamente, su quella retta, della velocità
31), un sistema equivalente al loro risultante applicato in  quel  punto. Così pure sono equivalenti due vettori applicati
di quei valori delle variabili indipendenti. In tutto  quel  che segue ci riferiremo, per maggiore generalità, a una
meccanica ondulatoria lo spazio hilbertiano è riferito a  quel  particolare sistema, di assi che abbiamo chiamato
si esprime talvolta dicendo che la massa pesante (cioè  quel  coefficiente per cui bisogna moltiplicare la forza del
z, è la sezione del nostro ellissoide col piano cui compete  quel  valore di z. Il contorno di tale sezione è un’ellisse, che
teoria di Bohr e Sommerfeld. Ma nella meccanica ondulatoria  quel  principio ha trovato, per opera di DIRAC, una formulazione
trascinamento, risulta animato, rispetto alla terna fissa,  quel  punto solidale colla Oxyz, in cui viene a trovarsi in
istante la lunghezza la direzione dell’asse di rotazione e  quel  verso, rispetto a cui il moto appare destrorso. Codesto
Ωξηζ, resta definita la derivata vettoriale di v, come  quel  vettore che ha per componenti rispetto a codesta terna le

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