tempera come una matita. - Guardate quante macchie di inchiostro su di me! - geme il grembialino, male appoggiato sopra una sedia. La luna si ritrae piano
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di un dialogo. Nino e Ninetta si divertono al cinematografo della loro scuola, che è provvista di una bella macchina cinematografica. Quante cose
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concerto di battipanni. Le case odorano di olio di noce, acqua ragia, candeggina, lavanda. Il Giovedì Santo i ragazzi visitano le chiese, quante più
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agio. Quante volte la mamma ed io ti diciamo: Ninetta, lava i dentini dopo i pasti! Ninetta, non spezzare le noci con i denti; non stuzzicarli con l'ago
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tappeto perchè maggio lo trapunti di fiori. I giardini e gli orti sono un paradiso. Che profumo di rose! Quante, quante ne fioriscono! Molte di esse sono
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, Sangue, Anima e Divinità del Nostro Signor Gesù Cristo per nutrimento delle anime. - Quante cose sono necessarie per fare una buona Comunione? Per fare
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. Quante! Le vengono incontro vestite d' argento. Finalmente si ferma dinanzi alla luna che ride e spalanca la bocca. - Vuoi entrare nel mondo della luna
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anche in fondo al mare, nelle casette di alghe, in tempo di guerra. Chi sa quante pescioline vedove, quanti pesciolini orfani aspetteranno invano il
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mamma. Vero: e allora? - Allora, ditemi un po', in casa vostra quante persone hanno denti d'oro in bocca? I ragazzi si guardano sbalorditi. Il maestro non
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incominciare. - Proprio come te, Ninetta - dice la mamma ponendole una mano sul capo - quante volte giungi a sera senz'aver combinato nulla di buono a
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