vivere (e morire) secondo natura si vede in due classici puri, come Poussin e Claude Lorrain, nei quali la tragedia si scioglie in elegia e l'orrore
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non può più essere una scelta di fatti memorabili: quali mai potrebbero essere tali in cospetto dell’infinità e dell’eternità di Dio? Tutta la pittura
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’ambiente di due modi di vita, di organizzazione sociale, i quali si integrano reciprocamente.
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direzioni infinite, pieno d'innumerevoli cose, ciascuna delle quali sarà ad un tempo centrale e periferica; e la cui struttura muterà col gioco delle
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mondo non è ottemperanza a una guida, un'attesa di istruzioni dall'alto: non impara, si educa. Quali che siano i limiti di questa concezione, essa
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più grande conflitto di fede e scienza, ha indicato in quali termini potesse porsi quel problema della persuasione, ch’era anche il problema dell’arte
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della sua forma reali, tutto ciò che si può fare è di verificare i procedimenti di pensiero mediante i quali si prende coscienza del mondo, cioè di
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vario e vivace di materiali nei quali la mente umana, anche per potere organizzare l’esistenza sociale, deve trovare una correlazione non
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fine dichiarato delle poetiche barocche sia la meraviglia, che implica la sospensione delle facoltà intellettive, dimostra su quali zone della mente
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architettura monumentale; ma si tratta di valori diversi, quali l’agiatezza, la rispettabilità, la civile eleganza. Anch’essa mira a condizionare
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sostituisce l'immaginativa “sociale”. Mansart, Le Vau, Perrault sono anzitutto perfetti funzionari tecnici, per i quali l'utile a cui persuade la
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