Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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le fondamentali modalità del processo rimasero immutate  quali  sono ancora oggidì e quali le descrisse il Cennini nel
del processo rimasero immutate quali sono ancora oggidì e  quali  le descrisse il Cennini nel citato Libro dell’arte, secondo
non dà che le combinazioni collo zolfo veramente solide,  quali  il cinabro ed il vermiglione, ma anche queste subordinate
buonissima vernice, poi in che modo si deve applicare, e  quali  precauzioni si devono prendere prima e dopo l’operazione.
molto laboriosi nel depurarli e specialmente le ocre per le  quali  usavano questo metodo: macinavano grossolanamente le ocre a
metodo: macinavano grossolanamente le ocre a guazzo, le  quali  poi le discioglievano in una terrina con molt’acqua: quando
sono pure talvolta fatti oggetto di sofisticazioni per le  quali  non si saprebbe suggerire altro modo di scoprirle se non
rimasti nell’intonaco ultimo per incuria di preparazione, i  quali  per l’umidità assorbita dall’aria si gonfiano staccando
sistematico e paziente processo di invisibili pennellate,  quali  porterebbe il condensare in piccoli spazi gran numero di
eseguite colla irruente fantasia e prestezza di mano  quali  possedettero il Cambiasi, che, dice l’Armenini, lavorava
integrità di rapporti di tinte stabilite dal pittore, per i  quali  ci è dato di valutarne il singolare valore pittorico.
opacità, che conta rinomati sostenitori, fra i  quali  basta citare John Ruskin, schieratisi risolutamente contro
e durabilità ai dipinti, e quei principi direttivi dietro i  quali  l’artista può trasformare le sostanze coloranti in elementi
che paragonando le due seguenti ricette, la prima delle  quali  è tolta dal libro dei colori: Secreti del secolo XV (1): «A
meglio vale adoperare processi tecnici più solidi e sui  quali  non sia d’uopo operare contro il proprio sentimento
colori verdi, coi  quali  si chiude la relazione di sir Davy Humphry, rivelarono la
processi della pittura si è detto delle conclusioni alle  quali  pervenne il Mèrimèe, studiando diversi colori di pitture
dipinti, cooperano molto alcuni restauratori di quadri, i  quali  soffiano di continuo in quella ignoranza e ne smungono coi
col suo incisivo criterio determinò i limiti entro i  quali  si potrebbe decidere l’argomento per beneficio dell’arte.
è sempre a tal punto da doversi ancora ricercare per  quali  norme si pervenga alla più lunga durata dei dipinti, e per
norme si pervenga alla più lunga durata dei dipinti, e per  quali  proprietà delle materie coloranti possa mai sperare
dire sia una sovrapposizione di tratti innumerevoli, dei  quali  è difficile vedere l’incrocio finchè i tratti sono lasciati
tratti sono lasciati nel loro stato opaco polveroso e secco  quali  escono dalla mano dell’artista, ma che sotto la trasparenza
alla presenza dell’olio nei colori, fra le molecole dei  quali  è in parte interposto e in parte pure sovrapposto.
campioni di colori portati dall’Egitto dal Rosellini, fra i  quali  sono resine colorate, due terre gialle, due terre rosse,
pittorica, vi si connettono conquiste d’altro ordine  quali  le appartenenti alla fisica, oltre l’abbandono nel proprio
pittura l’uso di salvaguardarle col mezzo delle vernici, le  quali  per tal modo risalgono molto addietro nelle pratiche
masse pietrose più o meno compatte e colorate sotto le  quali  comunemente si presentano in commercio.
a proposito, sono ancora altri colori trasparenti, i  quali  si adoperano sopra le abbozzature a dare il lustro a quelle
e parimenti il falzalo finissimo mischiato con la lacca. Le  quali  cose tutte soleva usar molto Leonardo, Raffaello, Cesare da
difficoltà dipendenti esclusivamente da cause tecniche, le  quali  non sono sempre così facilmente superabili da non
coppale. — Non si conoscono le piante dalle  quali  si trae questa resina, che si trova in commercio
è da notarsi, che possono emanare da corpi pure oscuri, i  quali  cioè sono lontani anche dal suggerire l’idea di
a quei danni che non possono essere rimediabili e pei  quali  non vi è possibilità di ripristino, cessa di avere ragione
o di mucillaggine lasciati dall’imperfetta preparazione, i  quali  decomponendosi sviluppano dei fermenti nocivi anche ai
sviluppano dei fermenti nocivi anche ai colori coi  quali  si mescolassero.
del compito del restauro derivò una somma di pratiche le  quali  includendo, riguardo la compagine materiale dei dipinti, il
corpo solido formano una specie di tubi esilissimi, entro i  quali  le molecole liquide per l’attrazione colle solide
le pratiche degli artefici del secolo XIV, sulle  quali  il Vasari nelproemio alle Vite, più che soffermarsi ebbe a
ciò che non accadrebbe usando forti tinte a corpo, le  quali  sarebbero soggette a tutti i pericoli della tempera.
potrebbe dire di avere esaminate tutte le circostanze dalle  quali  dipende la riescita durevole di un dipinto a fresco,
celebri cultori di questo processo di dipingere, fra i  quali  il Lomazzo annovera il Leonardo, sono a testimoniare che
di sovrapposizioni operate e pel numero di spazi, nei  quali  coi vuoti e la sottigliezza eccessiva delle tinte si è
colori distinguono l’encausto descritto da Plinio (1), dei  quali  tre metodi, secondo i migliori interpreti, due per la
rame, il cinabro, il piombo nel suo stato naturale, ai  quali  più tardi si aggiunse l’ossido di manganese, formano la non
nomi più comuni sotto i  quali  gli ossidi di ferro corrono per l’arte sono, pei gialli,
lacche, i rossi e gli azzurri, i violetti ed i bruni, nei  quali  la consistenza essendo dovuta a gomme o colle che inducono
da un aggregato di minutissime parti di colore nelle  quali  la luce libera dall’ostacolo dei glutini, che ne ritardano
per l’affresco e date le condizioni eccezionali sulle  quali  può essere fondata una vera e lunga esperienza in tale
grande quantità di tutti gli altri colori conosciuti e pei  quali  basta per la prova stenderne una quantità qualunque su
contenersi nei limiti di sottili impasti e velature,  quali  bastano per risolvere un lavoro condotto a buon punto, non
da esaminare, perchè nei minerali, salivo pochissimi dai  quali  non si ritraggono colori, la forma che li individualizza è
non presentando screpolature era difficile determinare  quali  eccipienti avessero servito a sciogliere e conglutinare i
clima freddo ed umido rendeva necessarie siffatte cure, le  quali  tuttavia per un eccesso di vernici grasse e miscele
le ceneri d’Inghilterra, di Germania, di Harlem, dei  quali  impedivasi il facile verdeggiare a cagione degli oli, che
 quali  osservazioni si può ricavare il principio generale che se

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