Abrogare il già abrogato ovvero l'abrogazione al quadrato. Considerazioni sul D.lgs. n. 212 del 2010 di abrogazione espressa cumulativa di leggi
si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza
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La legge che fa variare la forza di attrazione tra due corpi con l’inverso del quadrato della loro distanza si fece strada nel corso di un ventennio
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Newton fa intendere che già nel 1666 era arrivato a stabilire che la forza di attrazione gravitazionale varia con l’inverso del quadrato della
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la gravità diminuisse con l’inverso del quadrato della distanza. “Una ellisse”, rispose Newton senza esitare. Halley gli chiese allora la
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del quadrato della distanza.
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intuendo la legge dell’inverso del quadrato. In particolare Hooke nel 1674 aveva scritto in modo esplicito che la Luna tenderebbe a muoversi in linea
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Cavendish potè dimostrare che l’entità della rotazione variava in rapporto diretto con il prodotto delle masse e inversamente rispetto al quadrato
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speciale di Einstein: la troviamo nella più celebre delle formule, E = mc2, dove c elevato al quadrato è il fattore di moltiplicazione che converte la
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raggi luminosi. Il suo nome rimane legato alla “legge di Biot” secondo la quale l’angolo di rotazione è inversamente proporzionale al quadrato della
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meno ed estese agli amanti separati la legge dell’attrazione pari all’inverso del quadrato della distanza. In omaggio al pubblico femminile nel 1785
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realizzata in sei anni da R. Wood usando un obiettivo da 15 centimetri e 1,35 metri di focale. Ogni lastra copriva un quadrato di 6° di lato. Con pose
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energia e massa convertibili con un fattore di moltiplicazione enorme, pari alla velocità della luce elevata al quadrato. L’energia del radium veniva
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centimetro quadrato del nostro corpo è attraversato da 60 miliardi di neutrini senza che possano neppure farci il solletico. Il tre per cento dell
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correttamente solo da Newton introducendo una forza, la gravità, che varia con il quadrato della distanza e il prodotto delle masse in gioco.
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orbitale dei pianeti e che per questo la loro velocità diminuisce con il quadrato della distanza dalla stella, come succede per l’intensità luminosa
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cubo del semiasse maggiore dell’orbita di un pianeta e il quadrato della sua distanza dal Sole. Questo risultato è però disperso in un affresco
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