Se una forza f agente sopra un punto mobile, nelle sue varie posizioni successive, è inversamente proporzionale al quadrato della sua distanza r un
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DES CARTES e di LEIBNIZ, «se la velocità (v) o il suo quadrato debba prendersi come misura di una forza agente sopra un punto mobile». Sappiamo oggi
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possono permettere di riconoscere il movimento della terra in un ordine di approssimazione in cui si trascuri il quadrato dell'aberrazione astronomica
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essa è dell'ordine del quadrato dell'aberrazione e però dovrebbe essere apprezzabile!
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Per rendere plausibile questo accorciamento (che per la terra è dell'ordine del quadrato dell'aberrazione) e per ottenere la spiegazione completa del
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dell'aberrazione astronomica (come nei calcoli di Laplace) diventa dell'ordine del quadrato di essa.
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«Quadrare il cerchio» significa, per chi non ne avesse esatta nozione, «costruire un quadrato avente la stessa area di un cerchio assegnato». Che un
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«Operando sul diametro di un cerchio, mediante la riga e il compasso, si può costruire il lato del quadrato avente la stessa area del cerchio, o (ciò
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Il movimento si può quindi spiegare ammettendo una forza attrattiva, inversamente proporzionale al quadrato della distanza, che emani dal centro e si
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‑mente proporzionale al quadrato del raggio vettore.
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suddetto, e la sua misura è inversamente proporzionale al quadrato del raggio.
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ragione inversa al quadrato delle distanze.
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luna. Se l'attrazione della terra si esercita non soltanto sulla luna, ma su tutti i corpi, in ragione inversa al quadrato della loro distanza
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5) L'azione attrattiva e repulsiva dei fluidi è, per due elementi di volume, in ragione inversa al quadrato della distanza.
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