amplesso affettuoso, ci vediamo respinti o derisi, il sentimento benevolo che ritorna a noi ferisce direttamente l'amor proprio, il quale, entrando
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per noi stessi. Nei gradi minimi di questa malattia l'uomo non si crede egoista, ma si ama assai: senza supporlo, decide sempre in proprio favore le
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e seconda persona. A questi appartengono il pudore e le varietà infinite di sentimenti che prendono i nomi di amor proprio, di onore, di ambizione
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dignità aggiungiamo una dose infinitesima di amor proprio, che è di colore molto spiccato, noi diamo al primo una tinta visibile agli occhi miopi. Basta
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può procurarci sono veramente riprovevoli. Ogni giorno abbiamo sott'occhio le più ridicole compiacenze dell'amor proprio, che cammina in sfacciato
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più multiformi: l'amor proprio. La dignità di noi stessi non può mai essere colpevole, anche ne' suoi gradi maggiori; mentre la compiacenza che si
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Questi piaceri individuali, quantunque infiniti, non formano che un solo emisfero nel mondo dell'amor proprio, il quale non è sodisfatto
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Le gradazioni per le quali l'amor proprio arriva alla superbia, e l'approbatività alla frenesia della lode, sono infinite, e noi passiamo per esse
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L'amor proprio è così strettamente unito a tutti i piaceri, che nell'organismo morale si può rassomigliare al tessuto connettivo. È per questo che
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. Questo nuovo sentimento ne' suoi infimi gradi si confonde coll'amor proprio, per cui può ancora esser messo tra i nobili affetti, quando se ne
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che tiene sul proprio tavolo le lettere che ha ricevute da forse un mese, per far credere che le ha tutte ricevute nella giornata, è colpevole dello
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vista la meschinità di queste compiacenze, chiamandole superbiuzze, ambizioncelle, velleità dell'amor proprio. L'uomo che sa scrivere una serie di righe
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compiacenze dell'amor proprio si associano ai piaceri di questo sentimento, e noi godiamo assai nel mostrare ai conoscenti le nostre proprietà terriere, le
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loro cassetti ogni genere di cose, senza essersi prefissi uno scopo speciale nelle loro laboriose raccolte. Nè questo istinto è proprio soltanto dei
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celibi più insopportabili e altri eccentrici individui, che, mentre fanno, ad esempio, dormire il proprio cane sotto le molli piume, e accarezzano il
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proprio, siamo arrivati ai piaceri che derivano dall'amore alle cose e alle bestie, nei quali la parte della prima persona prepondera ancora in modo
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contrario. In questo fatto entra come fattore formidabile l'amor proprio, il quale, invertendo l'ordine naturale della cose, fa spesso soffrire delle
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sodisfatti dall'ospite benevolo questi esercita il proprio sentimento sociale nel modo il più completo soccorrendo e beneficando. L'uomo che estrae
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amor proprio. Egli si sacrifica spesso, ma vuole che il rogo che lo consuma spanda all'intorno una fiamma lucida e grande. La donna invece sa compiere
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angosciose di domandare la ragione di un lungo silenzio. e) Gioie purissime di parlare del proprio amore. Seguono le altre 99.945 specie principali. N. 7547
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veder circondato il proprio letto da una corona di figli che piangono per lei, la donna-madre raccoglie sul sentiero della vita infinite gioie
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onde di voluttà che passano da un labbro all'altro. Nel primo periodo della maternità, ogni cura prestata al proprio figlio, ogni carezza, ogni piccola
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Anche questi nobili e generosi affetti possono darci gioie morbose. Il padre che gode ammirando nel proprio figlio i primi germi di una passione
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corre sempre verso la perfezione, anche essendo sicuri che non la si può raggiungere; or bene, si deve amare il proprio padre e la propria madre fin
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di esser padre, che quando può esserne fiero e quando, camminando baldanzoso appoggiato sul braccio del proprio figlio, si sente inumidire il ciglio da
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entrando in cosa alcuna l'amor proprio, si può con pochissimo sacrificio concedersi le gioie delle delicate sorprese e dei doni generosi. Il fratello
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. La gioia si esprime a un dipresso in ogni caso colla stessa fisonomia, ma il sentimento vi passa il proprio pennello onde dare al quadro una tinta
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proprio paese per entrare in quelli di un altro. L'amor di patria è un sentimento che campeggia sovrano nelle più grandi questioni dell'umanità e che
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compiacenza dell'amor proprio e dalla sodisfazione di aver riportato una vittoria. Il sentimento del giusto è sodisfatto in tutta la sua semplicità quando
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. Quasi sempre l'uomo si compiace di aver fatto il proprio dovere, eleva il capo e fa tutti quei gesti energici che accompagnano l'esercizio di uno
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carattere specifico è quello di essere sodisfatto del male altrui. Così alcune offese particolari fatte all'amor proprio suscitano l'invidia, la quale non
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che ha le proprie leggi e il proprio scopo; dovunque e sempre si è odiato, dovunque e sempre si odierà! La fisonomia delle gioie dell'odio e della
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, allora l'uomo si sente e gode della vita, provando uno dei piaceri più semplici e nello stesso tempo più complessi. Questo piacere è proprio di tutte le
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dell'amor proprio, o una gioia data dall'amore al dovere. I piaceri della volontà sono tenacemente cementati con altri elementi, e si tengono sul
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insieme a vari piaceri dati dall'amor della lotta, dall'amor proprio e dalla nostra vanità. In tutte le scoperte e in tutte le invenzioni l'amore del vero
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raggiungerlo. Allora l'offesa del nostro amor proprio si associa al disgusto della facoltà mentale mal sodisfatta, e ne può nascere un dolore di una
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verità della sua essenza quando, ad esempio, vedendo smascherato un impostore, diciamo: «Ci ho proprio un gusto matto!» Ciò nondimeno, parlando del senso
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il proprio cuore e ama generosamente; è allora che la donna, rammentando di essere amante e madre, può cingersi la fronte di una corona immortale
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. Il primo, e forse l'unico necessario a tutti i giuochi, è l'esercizio dell'amor proprio sotto tutte le forme. Vi è sempre uno che deve vincere ed
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materni. Amor proprio. Egoismo Massimo TIPO MEDIO. Dignità. Minimo Pudore. Amicizia. Sentimenti paterni e materni. Amor di patria. Crescendo Religione
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. ............................................. 116 VI. - Dei piaceri fisiologici dell'amor proprio ............................................. 119 VII. - Dei piaceri
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poco all'età della ragione. La rosea e fragile creaturina che stampa i primi suoi passi sulla terra s'immagina proprio sul serio di prender possesso
stessi: - Ma insomma, che cosa faccio di male? Ecco, mio caro, la risposta. Leggi con attenzione quanto verrò ora dicendoti, e se proprio ti pare di
, in un canto, qualche silenzioso orante che, proprio in quel momento, espande i dolori del suo cuore e chiede soccorso alla bontà suprema: rispetto a
, di esagerazione, e si cade anche spesso nell'adulazione. Se proprio non è necessario, allora è meglio tacere: se il dovere impone una frase cortese
corrisponde all'aspettativa e non si può mutare, conviene aver pazienza; se invece è cosa che dipende dall'albergatore si esponga garbatamente il proprio
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trattarla proprio come una della famiglia (il che sarebbe un errore iniziale, e si conviene solo alle domestiche di provata fedeltà, che sono in casa
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TI SBAGLI: SU DI UN MACININO COSÌ IO PROPRIO NON CI VENGO.
Invano il giudizioso scudiero tenta di placare gli ardori del padrone: - Badi bene, signor errante, che son proprio mulini, con le sue pale e col suo
di mulini a vento, ai quali non manca proprio niente per essere quello che sono. Ma il nostro cavaliere - bontà sua - se li immagina chissà quali