L'evoluzione
Questa nuova edizione nasce in un momento particolarmente «caldo» per quanto riguarda l’evoluzionismo. Da un lato l’approssimarsi del primo
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Primo: se la teoria dell’evoluzione sia tuttora importante per la scienza moderna. Secondo: se i documenti di cui disponiamo siano sufficienti a
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Al primo quesito è presto risposto. L’evoluzione è una teoria scientifica di grande importanza. È la teoria biologica più generale e più coerente di
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linneana, del mondo dei viventi, e dei precursori dell’evoluzionismo; poi dell’opera del primo assertore di un’aperta e chiara teoria evoluzionistica
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La prima era della terra è chiamata Archeozoica. Essa va dall’epoca del primo consolidamento superficiale del magma terrestre all’era Paleozoica, il
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Compaiono, nel Mesozoico, due nuove classi di vertebrati; gli Uccelli e i Mammiferi. L’organismo che molti paleontologi considerano come il primo
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, attraverso le successive generazioni. Secondo l’interpretazione letterale (per lungo tempo accettata, oggi superata dalla moderna esegesi) del primo libro
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Nacque così e si sviluppò in breve tempo un nuovo ramo della biologia, a cui fu dato nel 1906 il nome di genetica. Primo compito della genetica fu di
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Linneo si preoccupa, per primo, di trovare una definizione della specie: e qui si rivela tutta la sua concezione filosofica e cosmogonica. Afferma
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, insieme col primo, designa la «specie» con assoluta precisione, senza necessità di adottare lunghe perifrasi: Canis familiaris, il cane; Canis lupus
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E ancora, ecco l’inizio del primo capitolo della massima opera linneana, intitolato Imperium naturae:
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La Sapienza, particella dello spirito divino; è il sommo attributo dell’«Homo sapiens». Il primo grado della sapienza è conoscere le cose. La
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(cladogenesi). Nel primo caso la specie iniziale scompare; nel secondo può persistere e continuare a perpetuarsi, mentre la o le nuove specie che si sono
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L’evoluzione, fin dal suo primo gradino: la formazione di razze, presuppone una direzione, un orientamento, altrimenti si avrebbe una variabilità
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egli chiude il primo volume del Systema Naturae con due citazioni che sono come un programma di ricerche future:
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Il primo è il lamarckismo, che nella sua formulazione originaria postulava non soltanto l’ereditarietà dei caratteri acquisiti dal corpo, o soma
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primo organismo in cui erano in potenza tutti gli organismi posteriori sia stata "voluta” noi non sapremmo esplicitamente contraddire» ... E può allora
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un primo lume nell’argomento, allora completamente oscuro, dell’origine delle variazioni ereditarie. Come abbiamo visto, la genetica ha
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significativi, due stadi critici nella storia della terra. Il primo ha dato origine a tutta l’evoluzione organica, che si è svolta sul nostro pianeta, e ha
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Il primo a porsi il problema in termini scientifici fu il celebre medico e poeta aretino Francesco Redi, che si propose di risolvere la questione
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Oggi si può dire che si è scesi dal campo puramente speculativo sul piano sperimentale. Il merito di aver segnato il primo passo di questa graduale
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alla sintesi di prodotti organici a partire da sostanze inorganiche. È questo un episodio molto importante dell’evoluzione per due motivi: primo perché
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riferire al primo periodo interglaciale, fra la glaciazione di Günz e quella di Mindel, databile a non meno di 200 000 e non più di 500 000 anni.
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condizioni paragonabili a quelle dell’uomo del Neolitico. Ma quando e come è nato il primo essere cui si possa dare il nome di uomo? Ecco il problema
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Il primo ha struttura più massiccia e caratteri più scimmieschi. A. africanus presenta una mescolanza di caratteri antropoidi, con alcuni spiccati
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roventezza del globo al suo primo raffreddamento, e questo periodo di tempo è stato di venticinque mille anni. Il secondo grado del raffreddamento ha
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mille anni. Quindi la natura nel suo primo movimento di riposo diede le sue più belle produzioni, la quinta epoca ci presenta la nascita degli
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La scienza consiste invece in uno sviluppo di idee, di teorie, il cui primo scopo è cercare di spiegare il mondo in cui viviamo e i suoi fenomeni. E
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Il merito di avere per primo formulato in modo completo e coerente una teoria evoluzionistica spetta al biologo francese Jean-Baptiste Monet
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nei giovani anni aveva avuto come botanico. Preparò così la sua grande opera: Storia naturale degli animali senza vertebre, il cui primo volume fu
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tipo animale, e dimostrò la successione delle forme animali nei tempi geologici, colui che pure aveva al suo fianco il Lamarck, primo assertore dell
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avrebbero fatto) e da una inezia come la forma del mio naso! Ho sempre avuto coscienza che a questo viaggio io debbo il primo vero allenamento della mia
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diventa più o meno comprensibile. Avevo portato con me il primo volume dei Principi di geologia di Lyell, che studiai con cura e che mi fu utilissimo per
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, «detti mano al primo libro di appunti circa i fatti relativi all'Origine delle specie, argomento su cui avevo già lungamente riflettuto e a cui
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’argomento. Nel luglio 1837 cominciai il mio primo libro di appunti. Lavorai secondo i principi baconiani e, senza seguire alcuna teoria, raccolsi
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vendute tutte nel primo giorno della pubblicazione, e anche le 3000 copie della seconda edizione furono esaurite rapidamente. Fino a oggi (1876) in
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Si delinea così il programma di studio del problema evoluzionistico quale, infatti, è seguito nell'Origine delle specie: primo: l’indagine sulla
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Vediamo dunque quali sono gli sviluppi del pensiero di Darwin sull’evoluzione. Egli aveva affermato sostanzialmente: primo, che le specie non sono
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finalistica, pur plausibile, presenta alcuni gravi inconvenienti: primo ed essenziale, che non può dirsi una vera interpretazione scientifica: è una
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Perché, se a molti giovani, primo lo Huxley, che divenne il principale araldo dell’evoluzionismo, la teoria darwiniana apparve come una improvvisa
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Lamarck aveva proposto una semplice soluzione al primo quesito: le differenze individuali sono prodotte dall’ambiente, attraverso l’uso e non uso
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problemi: primo, quali siano le cause di queste differenze, e, secondo, se esse siano ereditarie, e, in caso affermativo, in qual modo vengano trasmesse ai
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due principi fondamentali. Primo, che quando egli parla di «caso» non vuol negare una causa o più cause, ma soltanto affermare che la o le cause ci
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diverrà per noi un altro nodo più indissolubile del primo. Domandate a un indiano perché il mondo resta sospeso in aria: vi risponderà che è portato sul
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Un primo ordine di cause è inerente alla difficoltà stessa del problema, alla impossibilità pratica di raccogliere prove assolutamente esaurienti e
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la teoria (la chiama «teoria») della creazione esposta nel primo libro della Genesi, e con la teoria di Aristotele della generazione spontanea, e
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