primavera, passeggiando insieme tra la splendida esplosione dei fiori delle aiuole che fiancheggiavano i brevi viali del nostro giardinetto. La
prosa letteraria
, in un pomeriggio di primavera, gremita di gente, addobbata, imbandierata, infiorata, e fluttuante e ondeggiante e tumultuante di folla, è come se
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dalla mancanza, dalla trascuranza, dall'inerzia, dall'ignavia e ha fatto quel che doveva. Napoli, primavera 1904
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, senz'altro sfogo che una porta, talvolta angusta che, d'inverno, deve star chiusa, che, di notte, non può stare aperta; e appena la primavera viene, chi lo
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