lieta novella di primavera sulla vecchia città che beveva i soffi tepidi per ogni finestra. Quei soffi si spandevano blandi per le piazze, saltavano
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dovuto scrivere. Ne preparò otto o dieci. Quale gli pareva fredda, quale pretensiosa. Finalmente scrisse sulla guardia del libro: Alla Primavera
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sapore di primavera ilare che inebbria meglio del Johannisberg." "Si voltino" disse don Innocenzo "guardino la mia casetta come sta bene." Stava bene
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"aspetti il caffè. Mi pare che si potrebbe uscire a prenderlo nell'orto, non è vero?" Uscirono nell'orto all'aria dolce, odorata di primavera. Il sole
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. O giovinezza! primavera! amore! Cadano sui sepolti e sulle sepolte le foglie delle rose! *** E il cieco brancolando sulla soglia Della contrada
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sa raccapezzarsi a vivere. Partì quella stessa primavera per l'America e non seppi altro di lui.
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primavera Rosilde per suo consiglio affittò un grazioso villino dalle parti di Brighton. L'aria aperta, la quiete della vita campestre compierono la sua
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si riebbe ancora, in primavera esso prese casa fuori Porta Vittoria e ci sfuggiva; al principio dell'inverno, nel novembre 1875 morì ed è sepolto nel
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Cimone che è al suo fianco; nelle lucide albe di primavera hanno raccolto, nel loro splendido giardino, fiori e baci, baci e fiori inesauribili; ne
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indimenticabili notti create per l'amore! O eternamente bello golfo di Napoli, dall'amore e per l'amore creato! Nelle notti di primavera, quando il
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di bianco, coi grandi cappelli di paglia coperti da una primavera di fiori, cogli ombrellini dai colori splendidi che si accendono al sole; passano le
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cangia il suo strazio. Allegre le vie della vecchia Napoli nella primavera novella dell'anno, per la gioia degli uomini; lieto lo scampanìo delle chiese
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