Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La  primavera  comincia all'equinozio di primavera e non ai 22 di dicembre
La primavera comincia all'equinozio di  primavera  e non ai 22 di dicembre giorno a partire dal quale il Sole
all'equinozio perchè appena nei giorni dell'equinozio di  primavera  va stabilendosi un certo equilibrio fra calore perduto dal
che brillò improvvisamente in Serpentario (ofiuco) nella  primavera  del 1818. (v. Monthly Notices, R. A. S. vol. VIII, pag.
 primavera  la natura si risveglia dopo assopimento invernale; in
un lungo viaggio in Italia. Tornerà a Parigi soltanto nella  primavera  del 1696 dopo aver compiuto rilevamenti astronomici e
una stessa stagione simile a quella che oggi si ha in  primavera  ed in autunno. Ne deriverebbe una uniforme e graduale
la metà fra i due solstizi: quel momento è l'Equinozio di  primavera  (22 marzo). La parola equinozio suona:
sul fronte osservativo, c’è ancora da registrare, nella  primavera  del 1692, la scoperta di una strana “luce verticale”
campione. La linea di Melun, misurata da Delambre nella  primavera  del 1789 per farne la base di tutte le 115 triangolazioni,
 primavera  del 1929 Jansky progettò uno strano aggeggio: era una
Marte, e avviene principalmente un po' dopo l’equinozio di  primavera  del pianeta e un po' prima dell'equinozio di autunno: esse
accumulato un anticipo di dieci giorni. L’equinozio di  primavera  veniva quindi a cadere l’11 marzo, mentre al Concilio di
verso il sud. Da quell'epoca, senza interruzioni, fino a  primavera  e fino al solstizio d'estate, i punti, nei quali il Sole
medesime costellazioni di una volta. Così l’equinozio di  Primavera  che ai tempi d’Ipparco cadeva nella costellazione di
spostate del pari. Il fatto positivo che l’equinozio di  Primavera  si considera come corrispondente all’asterismo dell’Ariete,
tradizione più diffusa fa nascere il cannocchiale nella  primavera  del 1608 e lo attribuisce a Hans Lipperhey (o Lippershey),
astronomica nell’isola di Cayenna (Sud America), dove nella  primavera  del 1672 inviò Jean Richer con uno strumento che consentiva
oscilla tra gusto macabro e feticismo, si è conclusa nella  primavera  del 2010, quando le dita e il dente dello scienziato hanno
allacciare con un cavo i 2048 dipoli dell’antenna. Nella  primavera  del 1967 i due ettari di prato si erano trasformati in un
più corto dell’anno giuliano. Per mantenere l’equinozio di  primavera  fisso intorno al 21 marzo bastava omettere un giorno
Sono in una delle prime trenta copie del libro che nella  primavera  del 1610 rivelò al mondo la nuova visione dell’universo
per determinare con esattezza i giorni degli equinozi di  primavera  e d’autunno e dei solstizi d’inverno e d’estate. Queste

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